colite-malassorbimento

Un corretto assorbimento sta alla base di una buona nutrizione ed alimentazione. Una giusta alimentazione non può garantire da sola un corretto apporto di nutrienti (nutrizione). Un conto infatti è ciò che assumiamo come alimentazione, un altro sono i nutrienti che effettivamente vengono assorbiti.

Si può anche seguire un regime alimentare perfetto, se gli elementi nutritivi non vengono assorbiti il risultato sarà un organismo debilitato e che si ammala di frequente. Al pari di chi segue un´alimentazione qualitativamente e quantitativamente carente.In patologie come colite ulcerosa e colon infiammato le pareti intestinali, a causa soprattutto di un processo molte volte cronico di flogosi e conseguente alterazione strutturale, presentano delle pessime condizioni per favorire il giusto assorbimento dei nutrienti fondamentali.

In questi casi diventa importante l’aiuto di un professionista esperto di colite che sappia come curarla.

Se sono molti i fattori che determinano un corretto assorbimento, sono anche molte le cause di malassorbimento nel caso in cui i suddetti fattori non funzionino come dovrebbero, sino a rendere necessaria un’azione che comprenda come curare la colite.
Per semplicità si possono suddividere le attività digestive in due categorie principali: quelle di digestione e quelle di assimilazione.

Digestione vuol dire scomposizione di proteine, grassi e carboidrati in aminoacidi, acidi grassi e zuccheri semplici mentre l´assimilazione interviene dopo la digestione e consiste nell´assorbimento dei nutrienti affinché possano essere utilizzati dall´organismo. Quindi un difetto nelle azioni enzimatiche di scomposizione può determinare una cattiva digestione e quindi malassorbimento. Lo stesso effetto lo si ha, se è presente un difetto di assimilazione ad esempio per un´infiammazione della mucosa intestinale.

Una corretta alimentazione per dimagrire deve tener conto del fattore buon-assorbimento altrimenti l´eventuale dieta rischia di mettere in pericolo la salute della persona nel caso in cui fosse quantitativamente limitante. Infatti in tal caso la persona non solo assorbe di meno ma poichè assimila ancora meno rischia di privare nutrienti ad alcune funzioni vitali dell´organismo.
La cura non è cosa semplice, ma è ampiamente possibile se si fa attenzione a tutti questi fattori, incluso quello dell’assorbimento.

Per un´alimentazione per il morbo di Crohn già sappiamo che siamo in presenza di malassorbimento. Ecco perchè si tende a consigliare potenti multiminerali e potenti multivitaminici almeno in un periodo iniziale; non certo il Multicentrum o il Supradin che oltre ad avere bassi dosaggi hanno anche le vitamine in quantità sbilanciate con possibile induzione di carenze vitaminiche artificiali se il prodotto viene preso a lungo.

Cause:

Vediamo ora i principali motivi di malassorbimento partendo dall´inizio del tratto digestivo.

  • La masticazione

La digestione inizia veramente in bocca; la saliva contiene ptialina – un enzima per la digestione dei carboidrati – e quindi più mastichiamo, più digeriamo i carboidrati assunti con il cibo.
Al contrario un pasto frettolosamente consumato vuol dire che, nel nostro stomaco e poi nell´intestino, riverseremo un chilo più difficile da digerire che può facilmente causare meteorismo ed una digestione incompleta.Anche per le proteine la masticazione è importante in quanto l´azione meccanica dei denti rende possibile una più ampia superficie di contatto tra il cibo ed i succhi gastrici nello stomaco o con gli enzimi proteolitici nell´intestino.

Il cibo dovrebbe essere quasi liquefatto prima di essere ingerito. Tale consiglio va dato anche per chi è soggetto ad intolleranze alimentari in quanto una digestione incompleta è una delle cause delle intolleranze come vedremo più avanti. La ptialina scomponendo lunghe catene di carboidrati in più corte, svolge un lavoro importante soprattutto per chi ha un pancreas con un produzione enzimatica in difetto.

Durante una masticazione completa alcuni nutrienti passano direttamente in circolo direttamente dalla bocca che è particolarmente irrorata dai vasi sanguigni. Questo è un ulteriore punto che sottolinea quanto veramente la digestione inizi dalla bocca.

Una masticazione lenta e prolungata ha effetti positivi molto evidenti che può servire a curare la colite e migliorare la salute del colon. Una corretta masticazione rappresenta un toccasana per tutte le forme di colite e uno dei migliori rimedi naturali per il colon irritabile.

  • Ipocloridria

Oggi si pone spesso l´attenzione sull´eccesso di acido cloridrico nello stomaco come causa di gastriti ed ulcere, quindi siamo più inclini a pensare a qualcosa per ridurre l´acidità. Questo può essere il caso per alcune persone ma per molte altre (e a loro insaputa) il problema è l´opposto.
In questo caso è la ridotta produzione di HCL a causare problemi. Questo disturbo si chiama ipocloridria e causa una condizione di malassorbimento, intossicazione ed intolleranze alimentari.

L´azione della pepsina attivata in pepsinogeno grazie all´acido cloridrico, rappresenta la prima digestione delle proteine che vengono così scomposte in peptoni e poi in peptidi, che saranno poi scomposti in aminoacidi nell´intestino. Senza un PH acido determinato da una sufficiente quantità di HCL, il pepsinogeno non si trasforma in pepsina con la conseguenza di un´insufficiente digestione delle proteine a livello dello stomaco. Inoltre l´acido cloridrico uccide batteri e germi e contribuisce direttamente alla denaturazione delle proteine facilitando ulteriormente la loro digestione. Il rischio in questi casi e il degenerare della situazione verso una acidosi tissutale.

  • Infiammazione intestinale

Questo fattore oltre ad essere causa di carenza di enzimi (quelli prodotti dalla mucosa intestinale), è anche la causa principale di cattiva assimilazione. I cibi completamente scomposti faranno fatica ad essere assorbiti dall´orletto a spazzola delle cellule dei villi intestinali se è presente un´infiammazione della mucosa.

  • Carenze enzimatiche

Una volta passato dallo stomaco, il chimo viene ulteriormente scomposto dagli enzimi del pancreas e dell´intestino. Se questi sono carenti avremo delle feci sfatte e frastagliate, generalmente galleggianti e maleodoranti a cui seguirà un malassorbimento.

  • Piccola insufficienza epatica (o effettiva insufficienza patologica)

Fino ad ora abbiamo parlato soprattutto di digestione di carboidrati e proteine. Quella dei grassi dipende dal fegato e da una sua adeguata produzione di bile sia quantitativamente che qualitativamente.
E´ infatti la bile, una volta riversata nel duodeno, a consentire la digestione dei grassi tramite la sua azione emulsionante che rende i grassi attaccabili e quindi scindibili dalla lipasi; enzima che scompone i grassi in acidi grassi (assorbibili a livello del sistema linfatico intestinale) e glicerina.

insufficienza epatica

Una carenza funzionale del fegato determina un difetto qualitativo o quantitativo di bile con conseguenze sulle capacità digestive dei grassi. Tale carenza non è però individuabile tramite i normali esami clinici come le Gamma GT, la fosfatasi alcalina e le transaminasi. Tali esami individuano una condizione già profondamente alterata del fegato in cui molte cellule muoiono liberando tali enzimi.

Prima di raggiungere una condizione patologica il fegato va incontro alla piccola insufficienza epatica che non è visibile dagli esami del sangue ma dai sintomi come ad esempio stanchezza postprandiale, costipazione, digestione rallentata, eruzioni cutanee o problemi di pelle, squilibri ormonali femminili, feci chiare grasse e galleggianti ecc.

 

E´ qui che il Naturopata deve agire per evitare l´evolversi verso una condizione patologica del fegato e iniziare una prevenzione prima di una possibile soluzione guarire del tutto.

Possibili soluzioni per difendere un colon irritato

  • Masticare bene e sufficientemente a lungo
  • Per la carenza di HCL vi sono integratori di HCL betaina. Lo zinco è importante anche perché un suo basso livello oltre a determinare ipocloridria, causa anche una più bassa capacità di assimilare lo stesso zinco con un conseguente circolo vizioso. Laddove esiste anche un problema di gastrite la betaina deve lasciare il posto allo zinco per ovvi motivi. Inoltre sono utili le piante amare come l´imperatoria o la genziana, per stimolarne la produzione.
  • Per l´helicobacter pylorivi sono tre ottimi rimedi: estratto di semi di pompelmo, tea tree oil e il lactobacillus acidophilus come probiotico per la corretta colonizzazione della mucosa gastrica e come terapia per curare il colon irritabile.

Per stimolare il metabolismo tiroideo i nutrienti migliori sono:

1) L-tirosina. L´aminoacido di cui sono composti (assieme allo iodio) gli ormoni tiroidei.
2) Alghe marine con contenuto di iodio come il Fucus o il Kelp.
3) Multiminerale completo per favorire le trasformazioni di tirosina in
tironina, poi in quadriiodiotironina (T4) ed infine in triiodiotironina (T3 la forma più attiva degli ormoni tiroidei).

Per le carenze enzimatiche esistono in commercio parecchi prodotti contenenti enzimi come ad esempio la papaina e la bromelina. Inoltre sono consigliate piante amare che stimolino sia la secrezione gastrica sia quella enzimatica come la Genziana e l´Imperatoria.

Per l´infiammazione intestinale si consiglia l´intero programma intestinale o una sua forma semplificata a seconda della gravità.
Per la piccola insufficienza epatica un buon abbinamento può essere l´estratto idroalcolico di Tarassaco più Fumaria o Tarassaco più Boldo.