enterogermina-colite

E’ piuttosto noto come il nostro intestino possa essere colpito da virus e batteri. Spesso questi attacchi mirano dritto all’intestino, procurando non pochi problemi, soprattutto nei soggetti di per sè più fragili.
Le donne, ad esempio, provano dolori in concomitanza del ciclo mestruale, in quanto l’intestino risente delle variazioni ormonali e spesso confondono questa condizione con un’infiammazione intestinale o colite.

Le cause alla base di questo disturbo sono molteplici: infezioni di varia origine e natura (pertanto sia batteriche che virali), intossicazioni ed errori alimentari (ad esempio ingestione di determinati cibi o eccessi a tavola), malattie (come la diverticolosi). Non vi è invece alcun tipo di collegamento con la trasformazione della colite in una forma cronica, definita tale in quanto non vi è causa specifica riconosciuta (come accade, ad esempio, per la colite ulcerosa e il morbo di Crohn).

Spesso tuttavia all’origine della coliti più ostinate (così come di altre patologie intestinali) si riscontra la somatizzazione di ansia, nervosismo e stati psicologici alterati.
I sintomi sono costituiti da crampi, irregolarità nell’evacuazione, diarrea (alcune volte accompagnata da sangue e/o muco nelle feci), nausea, qualche linea di febbre e, sebbene raramente, vomito.

Una volta aver visto, per somme linee, cos’è la colite, ora cerchiamo di capire se e in che modo può giovare a tale condizione l’enterogermina.
Tutti la conosciamo: l’enterogermina è un preparato costituito da una sospensione di spore di Bacillus clausii, normalmente presente nell’intestino, privo di potere patogeno.
L’enterogermina quindi, viene usata per favorire il ripristino della flora batterica intestinale alterata per diverse ragioni.
La domanda a questo punto è d’obbligo : essa può essere utile per curare la colite?

La risposta è NI, in quanto quando la suddetta patologia è presente, la flora batterica intestinale è sempre, in un modo o nell’altro, squilibrata.

Perchè l’enterogermina potrebbe essere utile

La flora intestinale, naturalmente presente nell’intestino, rappresenta una barriera fisiologica a difesa dello stesso e dimostra di essere un fattore di guarigione importante per arginare le irritazioni del colon.
Svolge il compito di proteggere l’organismo dall’aggressione di batteri nocivi, ma il suo equilibrio può essere piuttosto facilmente alterato da disordini alimentari, intossicazioni, cure antibiotiche o, semplicemente, da condizioni di forte stress sia fisico che emotivo, con conseguenze negative sulla salute dell’intero organismo.

In caso di colite dunque e di malessere con presenza di diarrea, aumento dell’aria nell’intestino e dolori addominali, una cura a base di Enterogermina può, in effetti, avere una certa utilità.


Questo medicinale, disponibile sotto forma di pratiche fiale oppure di capsule da deglutire con un po’ di acqua o di altre bevande (no alcool), ha inoltre il pregio di non poco conto di avere effetti collaterali scarsi o nulli (è sempre bene comunque, prima di assumerla per un determinato periodo di tempo, chiedere un parere al proprio medico curante); il prodotto può essere utilizzato anche in gravidanza e durante l’allattamento, ma sempre previo parere del ginecologo.
Il medicinale antibiotico non modifica la capacità di attenzione e può essere usata anche prima di guidare veicoli.
Affinché il preparato sia realmente efficace, sarebbe opportuno, durante il periodo di trattamento, seguire un regime alimentare equilibrato e sano.

Raramente, durante l’utilizzo di Enterogermina, sono state accertate reazioni allergiche al farmaco come rush cutanei e orticaria ma, se dovesse capitarvi o doveste accorgervi di strani effetti non previsti durante la cura, avvertite immediatamente il vostro medico o il farmacista di turno.
Tenete presente che la colite è un disturbo complesso, di solito conseguente alla presenza di un mix di fattori in grado di scombussolare il delicato meccanismo di funzionamento del nostro apparato digerente e il nostro microbiota intestinale.

Per ripristinare la “normalità” del nostro apparato occorrerà necessariamente agire su più fronti: non avrebbe senso aiutare la flora batterica “buona” a ricostituirsi tramite l’assunzione di Enterogermina o una qualunque altra terapia antibiotica se contemporaneamente continuassimo ad “aggredirla” con alimenti sbagliati, fumo e alcolici. Impariamo quindi a fare delle scelte e capire che oltre il piacere, esiste anche il dovere di difendere il nostro corpo dall’avanzare dell’età.

Perchè l’enterogermina potrebbe non servire a nulla

Perchè fra i tanti probiotici in commercio, risulta dall’esperienza dei pazienti che mi scrivono ogni giorno, forse il prodotto più leggero e meno efficace!
Per l’esattezza, ogni forma di colite, in base all’anamnesi fatta sulla persona, necessita di famiglie batteriche particolari, senza parlare dell’importanza dei probiotici come l’inulina, i quali favoriscono la formazione e sviluppo di nuovi ceppi endogeni sulle mucose intestinali.

Ceppi batterici come Lactobacillus plantarum, bifidobacterium longum e breve, Saccharomyces boulardii, Acidophilus e molti altri, quasi sempre risultano indispensabili per un ripristino integrale del microbiota intestinale.
Fare un lavoro serio sulla flora batterica è ad oggi uno dei sistemi più efficienti per ottenere nel medio lungo periodo una risoluzione duratura e permanente ai problemi di colon irritabile e rettocolite.

Per un consulto professionale tramite anamnesi naturopatica sono disponibile tramite consulenze online