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Con questo articolo metterò in luce un aspetto della malattia assolutamente nuovo per molti, ma parecchio affascinante per chi sa andare oltre i soliti schemi..
Parlerò della cosiddetta “Medicina interpretativa”, una vera e propria scienza medica grazie alla quale riusciremo a comprendere con estrema chiarezza il <significato>> di una patologia sempre più diffusa come la colite ulcerosa e quindi come “curare” in maniera olistica questo male.

Comprendere a fondo il tema ed il perché della comparsa di una rettocolite ulcerosa , se sei una persona che intende andare molto più a fondo della causa di questa infiammazione intestinale e più in profondità nella conoscenza di te stesso, ti assicuro essere molto più importante di qualsiasi dieta, alimentazione o terapia per correggere e iniziare da subito ad alleviare i sintomi di questa patologia, ancor prima di scoprire la cura definitiva. Cominciamo a chiarire il primo punto: il malato non è la vittima innocente delle imperfezioni della natura, bensì l’agente stesso della malattia. I sintomi patologici si rivelano espressioni fisiche di conflitti psichici e possono smascherare col loro simbolismo il problema centrale del paziente.

Viviamo in un’epoca in cui la medicina ci presenta continuamente nuove testimonianze delle sue possibilità e capacità sempre più efficienti e legate alle scoperte e utilizzo di mezzi altamente tecnologici. Al tempo stesso si fanno sentire sempre più le voci di coloro che esprimono la loro totale sfiducia nei confronti della medicina moderna.

Gli appigli per la critica sono numerosi – effetti collaterali indesiderati, carenza di umanità, sparizione forzata dei sintomi e altro ancora -, così sempre più persone si rivolgono a mezzi e terapie più “naturali”, come la fitoterapia, l’omeopatia, la naturopatia, ecc.. per curare la colite o altre patologie.
Si tratta di due conoscenze diverse, non alternative, due polarità di una stessa unità.
Esistono persino pazienti talmente coraggiosi e demoralizzati da una serie di insuccessi legati all’inefficacia dei farmaci sintetici, da affidarsi a metodi quantomeno stravaganti, come quello cinese-tibetano a base di cipolla.

Dobbiamo comprendere che siamo entrati in una nuova era, in una visione “olistica” dell’universo nel macro, e dell’uomo nel micro. Uomo come essere completo e trino (corpo, mente e anima), dove le tre componenti sono ben collegate fra loro, anzi, in realtà essendo la stessa cosa. Da questa visione nasce la medicina olistica, la medicina più antica che l’uomo possa aver mai utilizzato.

Una medicina che prende in considerazione, sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico l’aspetto funzionale, psichico ed energetico/animico. E partendo da questi presupposti, gli orizzonti naturalmente si fanno molto più ampi. Un sintomo non è mai solo una disfunzione organica, ma è il risultato sempre e comunque delle tre forze – fisiche, psichiche ed animiche – che ci portano un messaggio. Un messaggio di Guarigione!

Il sintomo è quindi l’attore di segnali e informazioni, in quanto interrompe, manifestandosi, il corso normale della nostra vita e ci costringe a dare importanza al sintomo. Il sintomo segnala che noi siamo malati come uomini, come esseri spirituali. Una volta che l’uomo ha capito la differenza tra malattia e sintomo, non considera più quest’ultimo il suo maggior nemico, né si pone lo scopo di combatterlo e distruggerlo. Al contrario scopre nel sintomo un compagno e seguendo questa logica, un sintomo può aiutare l’organismo a scoprire cosa gli manca e quindi a scegliere la strada giusta e capire come guarire dalla colite.

Sotto quest’ottica il sintomo diventa una specie di insegnante che ci aiuta a preoccuparci della nostra personale evoluzione e presa di coscienza e che può anche mostrare molta severità e durezza se trascuriamo questa legge suprema. La malattia in sostanza ha soltanto un fine: farci guarire! La strada che l’uomo percorre nella vita lo porterà alla conoscenza del proprio Sé, inteso come totalità. Ma l’uomo ha bisogno di tempo per trovare questa totalità, che però è presente sin dall’inizio. Proprio in questo consiste l’illusione del tempo – l’uomo ha bisogno di tempo per trovare ciò che esiste da sempre. Questa via si chiama evoluzione.

Durante questo percorso di autoconoscenza si incontrano mille difficoltà, si commettono errori, si soffre a causa di forti malattie. Lo stesso accade anche quando si soffre a tal punto da far nascere in noi il desiderio di cercare terapia per il colon irritabile. Ma non dobbiamo buttarci giù ed anzi utilizzare questo dolore non solo per trovare una cura per il colon irritabile, ma anche per una guarigione più profonda del nostro essere.

Proiettiamo sulla pellicola della nostra vita tante situazioni, in modo tale che ci facciano da specchio per comprendere chi siamo realmente. E nello specchio proietteremo soprattutto la nostra zona d’ombra, ossia la parte del modello che non vogliamo vedere ed accettare, così da innescare una sorta di guarigione omeopatica più completa, decisamente più profonda della mera cura di un colon infiammato. Ogni sintomo rappresenta una provocazione e una possibilità di vedere e capire il problema di base. Se questo non avviene perché per esempio si continua a considerare il sintomo un fastidio casuale di natura semplicemente funzionale, le provocazioni non solo continueranno, ma aumenteranno di intensità.

Provare acuti dolori addominali e cercare dei rimedi naturali per il colon irritabile non può bastare se non si coglie questa occasione per una guarigione più profonda dell’organismo. L’intestino crasso ha un forte significato simbolico. Come l’intestino tenue corrisponde al pensiero analitico, così l’intestino crasso corrisponde all’inconscio, in senso letterale al “mondo inferiore”.
L’inconscio, visto in termini mitologici, è il regno dei morti. L’intestino crasso è anch’esso un regno dei morti, perché lì si trovano le sostanze che non è stato possibile trasformare in vita, è il luogo in cui può avvenire la putrefazione, che è un processo di morte.

Colite ulcerosa è il nome di un’infiammazione dell’intestino crasso che inizia in maniera acuta, tende a diventare cronica ed è accompagnata da dolori e perdita di sangue e muco. Il sangue e il muco sono sostanze vitali, sono antichissimi simboli di vita (i miti di alcuni popoli primitivi narrano che tutta quanta la vita ebbe inizio dal muco). La guarigione per il colon irritabile è dentro di noi, dobbiamo solo comprenderla.
Chi ha paura di realizzare la propria vita e la propria personalità perde sangue e muco. Vivere la propria vita richiede però la capacità di difendere la propria posizione nei confronti degli altri, il che porta con sé necessariamente una certa solitudine. Per questo chi soffre di colon infiammato ha paura e cerca una cura. E’ a causa della paura che suda sangue e acqua.

Attraverso l’intestino (inconscio) offre i simboli della propria vita: sangue e muco. A questa persona è necessario far capire che ognuno deve vivere consapevolmente e responsabilmente la propria vita, altrimenti finisce per perderla.

All’interno del PIP (il mio Programma Intensivo dedicato alla soluzione definitiva di colon irritabile e colite ulcerosa) sono esposti in maniera dettagliata tutti i consigli e le soluzioni mirate ad una migliore gestione dello stress, onde evitare la somatizzazione dei conflitti psichici trattati in questo articolo e quindi in definitiva la spiegazione di come risolvere problemi legati con la colite ulcerosa.

 Luca Lombardi