colon-prevenzioneI soggetti che soffrono di colite ulcerosa per moltissimi anni hanno più fattori di rischio di soffrire di cancro colonrettale, una manifestazioe oncologica che rappresenta la seconda causa di morte per cancro, prendendo in considerazione tutta la popolazione mondiale affetta da tumore.

Il rischio di cancro del colon maggiora quando soggetti presentano una forma di colite acuta da oltre dieci anni. L’analisi e la prevenzione diventano quindi degli aspetti fondamentali per aumentare la possibilità di sopravvivenza e ridurre invece quelle che il male degeneri e porti con sé delle pericolose complicanze per il colon.

Si ricorda a tal proposito come anche sottoporsi a radioterapia può essere causa dell’insorgere di un tipo di colite particolare detta attinica, che costringe spesso i pazienti all’uso di pannolini contenitivi.
La colite ulcerosa è una malattia che interessa l’intestino crasso e la zona del retto. Si manifesta sotto forma di un’infiammazione della parete intestinale e dell’area rettale che poi degenera in ulcera, causando forti spasmi addominali, diarrea accompagnata da sangue e spesso anche febbre. Questa forma di disturbo non presenta dei dolori addominali costanti, ma si manifesta attraverso improvvisi attacchi di mal di pancia, di intensità variabile. Moltissimi soggetti descrivono lunghi periodi assolutamente privi di sintomi, tanto da lasciare l’illusione nei pazienti di essere guariti definitivamente.

I soggetti che soffrono da molti anni di tale infiammazione dovrebbero sottoporsi saltuariamente a colonscopia, in modo tale da aumentare le possibilità di sopravvivenza e intraprendere una cura immediata.
Questa pratica è molto importante e non va trascurata, rientra nella fase di prevenzione al tumore al colon e di analisi dei sintomi. Basti pensare che meno dell’1% dei soggetti che soffrono di colite ulcerativa da meno di un anno sviluppano un tumore al colon.

Una diagnosi tempestiva ed una cura efficace rappresentano gli strumenti più efficaci contro la propagazione delle masse tumorali. Sono sempre più gli studi scientifici che cercano di spiegare le condizioni che possono favorire lo sviluppo di cancro del retto e colon, cercandone di determinare sintomi comuni e probabili cause, ma l’ipotesi più accreditata sembra basarsi sul fatto che non esista un’unica causa e che sia invece “il frutto” (marcio) di una serie di fattori legati tra loro, che favoriscono l’emergere di una neoplasia.
Fattori genetici, ambientali, salute della flora intestinale e sicuramente altro che ancora dev’essere scoperto, ma che indebolisce drasticamente il sistema immunitario al punto da provocare un’infiammazione intestinale e nei casi più gravi appunto anche un fibroma del colon.

La prevenzione del tumore al colon parte con l’analisi e quindi la cura per la colite e con la volontà del paziente di riuscire a risolvere il problema a fondo, ripensando ad un altro regime alimentare, basato su una dieta per la salute intestinale e ad un cambio nelle abitudini di vita che dovranno necessariamente diventare più sane e “costringere” il soggetto a praticare dello sport, ovvero a porre le basi per l’inizio di un trattamento risolutivo. Non è un caso se lo stesso concetto è alla base della famosa dieta Longo, che ha fatto proseliti in tutto il Mondo, grazie alla competenza di diversi medici nutrizionisti.

 

I sintomi del cancro del colon

Molti casi di angiomi al colon non presentano sintomi ben definiti, soprattutto nelle situazioni di tumore al lato destro. Esistono però dei tratti distintivi piuttosto comuni, che rappresentano dei segnali precisi dall’allarme per il nostro intestino e per l’intero organismo. Onde aumentare le possibilità di sopravvivenza è quindi auspicabile una conoscenza più mirata di questi indizi, onde combattere preventivamente la diffusione delle cellule tumorali.
Tra questi fattori di rischio citiamo:

  • Presenza di sangue nelle feci a causa di emorroidi
  • Sensazione di evacuazione incompleta (specie in caso di cancro del colon sinistro)
  • Copiosa forma di dissenteria
  • La perdita di peso improvvisa (uno tra i sintomi del fibroma al retto più subdoli per la nostra vita e salute)
  • Intenso dolore intestinale, spesso caratterizzato da vomito e reflusso gastroesofageo
  • Pallore e forma più o meno acuta di anemia, soprattutto in caso di cancro al colon destro
  • Perforazione intestinale. Uno dei segnali più preoccupanti, ad alto indice di mortalità. Una peritonite è molto grave e va trattata con estrema urgenza.

 

Prevenzione

  • Riduzione se non eliminazione completa dalla dieta di carne rossa. Un’informativa diffusa dal Centro di Ricerca Mondiale sul cancro segnala la carne di maiale e mucca su tutte come possibili cause di cancro del colon. Chi consuma cibi di questo tipo, aumenta i rischi di tumore del 30% rispetto a individui che escludono dalla dieta questo tipo di alimenti. Al contrario invece, gli alimenti ricchi di calcio ridurrebbero il pericolo di contrarre tumori rettali. Sino a poco tempo fa, questa attenta analisi empirica era poco più che un ipotesi. Grazie al lavoro dell’ospedale di Brigham e l’università di Harvard ora possiamo definire con certezza che la carne rossa risulta cancerogena.
  • Eliminare il tabacco e le bevande alcoliche. Allontanare le percentuali di contrarre un angioma implica lo stare alla larga da queste sostanze tossiche per l’organismo. Molti studi hanno portato avanti analisi che dimostrerebbero un nesso tra obesità, alcolismo e tumori. Una sana prevenzione per cancro al colon implica anche questo e per fare bene al proprio organismo non è mai tardi, questo è sicuro.
  • Consumo di alimenti dal grande contenuto di calcio. Ottimo sistema per rinforzare le difese nello stomaco. Attraverso dei gruppi di verifica si è effettivamente compreso come l’assunzione di latte riduceva il rischio di cancro al retto-colon ( terza tipologia di angioma più diffusa nel Mondo) del 20%.
  • Inserire nella propria dieta quotidiana frutta e verdura fresca, frutta secca, semi, legumi e cereali integrali, tutti alimenti ricchi di fibre, vitamine e sali minerali. Il burro biologico rappresenta inoltre una ottima fonte di acido butirrico, il più potente antitumorale intestinale!