L’aglio ha numerosi benefici per la salute e oltre che essere uno degli antibiotici naturali migliori, consumarlo regolarmente aiuta a prevenire svariate malattie. Esistono diverse tipologie di aglio, ognuno con caratteristiche specifiche, ma quello maggiormente coltivato in Italia è l’aglio bianco. In questo articolo scoprirete anche se mangiare aglio crudo fa male allo stomaco.
Coltivare l’aglio
Proprietà e benefici
Effetti e controindicazioni
Sostituti dell’aglio
Mai più alitosi
Qualità d’aglio italiano
Nonostante i benefici, però, pare che consumare troppo aglio bianco faccia male alla pancia a causa di una difficile digestione. Scopriamo perché e tutto ciò che riguarda l’aglio bianco, semina, raccolta, principi attivi e tanto altro.
Come si coltiva l’aglio bianco
L’aglio bianco cresce meglio da seme o da piantina?
Per coltivare l’aglio bisogna procurarsi gli spicchi di aglio o bulbilli e piantarli proprio sotto il livello del terreno mettendo l’apice verso l’alto, che poi formerà il germoglio. E’ possibile piantare l’aglio sia in vaso che in pieno campo e in genere viene distanziato a 10 centimetri tra le piantine e 35 tra le file.
Il periodo ottimale per piantare l’aglio va da novembre a febbraio e la migliore temperatura di crescita è compresa tra i 18 e i 23 gradi, seppur resista in maniera eccellente al freddo e al gelo. In virtù della sua crescita invernale, anche nel freddo febbraio, molti ortolani sono soliti parlare di “Febbraglio”.
La raccolta dell’aglio avviene dopo circa 6 mesi dalla piantumazione, in media intorno al mese di luglio, quando le foglie della pianta inizino a seccarsi e il periodo vegetativo della pianta volge al termine. Essendo però Febbraio l’ultimo mese propenso per piantare “l’oro bianco”, in questo caso il suo ciclo vitale terminerebbe per la fine di Agosto.
La raccolta viene effettuata estirpando la pianta e facendo attenzione a che tutto il bulbo fuoriesca senza essere danneggiato. Bisognerà ripulirlo dalla terra e tenerlo in un luogo asciutto, preferibilmente fatto a treccia e al riparo dalla luce per farlo essiccare meglio.
Proprietà dell’aglio
A prescindere quale sia il colore, bianco, rosso, rosa, viola o nero, l’aglio, il cui nome botanico è Allium Sativum, appartiene alla famiglia delle Liliacee ed è un alimento versatile, da consumare cotto, crudo, fresco o secco. Dal punto di vista nutrizionale è un toccasana per l’intestino. Ha 41 kcal ogni 100 grammi, è ricco di vitamine, A, C, E e vitamine del gruppo B, e minerali come calcio, fosforo, ferro, sodio e potassio.
Considerate le sue proprietà e i suoi valori nutrizionali l’uso dell’aglio viene consigliato anche a chi deve perdere peso in quanto pare favorisca la lipolisi, ovvero lo scioglimento dei grassi. I suoi effetti dimagranti sono dovuti alle sue proprietà diuretiche e al fatto che accelera il metabolismo.
Usato normalmente per preparare il soffritto, è anche un ingrediente immancabile in tantissime ricette. Spesso però si tende ad evitarlo visto il suo odore sgradevole, tuttavia mangiarlo con frequenza assicura enormi benefici.
Benefici dell’aglio per l’intestino
L’aglio ha eccellenti proprietà terapeutiche, è infatti un potente antisettico, disintossicante e digestivo. Infatti, riduce il numero di tossine e libera l’intestino da infezioni e parassiti. Inoltre, favorisce le secrezioni gastriche, abbassa i livelli di glicemia nel sangue, contrasta colesterolo alto e ipertensione e rinforza il sistema immunitario. L’effetto ipotensivo viene garantito dall’attività diuretica dell’aglio, dimostrata anche da recenti studi.
L’aglio apporta benefici su più fronti, anche sul benessere cardiovascolare. Gli effetti dell’aglio curativo si esplicano anche durante i cambi di stagione, prevengono influenza, raffreddori, malattie cutanee, oppure quando si attraversano periodi di ansia e forte stress.
Uno spicchio d’aglio contiene infatti principi attivi curativi efficaci come allicina, vitamine del gruppo B, zolfo. Le proprietà carminative, antisettiche ed espettoranti proteggono dai malanni e aiutano a stare meglio.
È scientificamente dimostrato il ruolo dell’aglio nella regolarizzazione dei trigliceridi e della colesterolemia, e nel miglioramento del rapporto tra colesterolo LDL e colesterolo HDL, ovvero tra lipoproteine cattive, che contribuiscono a formare depositi di colesterolo nelle pareti arteriose, e lipoproteine buone, cioè quelle che fungono da spazzini delle arterie. Utile anche nelle infezioni dell’apparato respiratorio, è efficace anche infezioni croniche causate dalla Candida albicans.
Sul mercato è possibile acquistare le perle di aglio, ottima soluzione per efficacia e semplicità di assunzione.
Non solo, i principi attivi dell’aglio favoriscono l’aumento del flusso del sangue e aiutano a mantenere l’erezione. Pare che assumerne due spicchi al giorno per almeno tre mesi assicura notevoli benefici sull’impotenza, in particolare per coloro che soffrono di colesterolo alto.
Usato anche come antidiarrea al posto del bimixin, l’aglio è tra gli alimenti considerati far i migliori farmaci naturali, adatti per tutelare la salute. Infatti, aiuta a favorire l’espulsione di virus, batteri e parassiti da parte dell’organismo che potrebbero causare disturbi come la diarrea.
Ecco spiegato perché si usava aglio nell’ano in passato nei bambini: uno spicchio intatto aiutava ad eliminare i vermi dei bambini e quindi risultava efficace in casi di gastroenteriti e contro il proliverare dei parassiti intestinali.
Effetti aglio e controindicazioni
La più nota controindicazione dell’aglio è l’alito pesante, causato dalla liberazione di allicina, ma se mangiato in quantità elevate altre controindicazioni diffuse sono nausea e problemi di digestione. Infatti, può manifestarsi mal di pancia, un effetto che può accadere non solo con l’aglio bianco, ma anche con aglio di altre colorazioni.
E’ importante ricordare che il consumo corretto per un adulto che ne fa uso erboristico e fitoterapico è di massimo 4 grammi al giorno. Per uso fitoterapico l’aglio può essere consumato anche sotto forma di estratto secco in capsule. Tuttavia, prima di assumere degli integratori, è sempre consigliabile consultare il medico.
Vi sono anche dei casi specifici in non è consigliabile mangiare l’aglio. Ad esempio, le persone che soffrono di gastrite o ulcera dovrebbero assolutamente evitare questo ortaggio dalle “tuniche sterili”. Dovrebbe evitare l’aglio anche chi soffre di reflusso gastroesofageo, infiammazioni dello stomaco e ovviamente chi è intollerante all’aglio. Inoltre, visto che l’aglio può interagire con alcuni medicinali, bisogna sempre bene consultare il proprio medico di fiducia se vi sono dubbi nell’assunzione combinata con alcuni farmaci.
Nonostante l’aglio sia sconsigliato in gravidanza e in allattamento, gli esperti affermano comunque che questo alimento non dovrebbe essere evitato, perché se la mamma lo consuma il bambino in futuro sarà più propenso a mangiarlo perché già è abituato a quel sapore.
Sempre riguardo ai bambini, gli esperti affermano che questo ortaggio può essere introdotto nella loro dieta ma con accortezza, proponendolo di volta in volta a piccole dosi.
Meglio aglio o cipolla? Differenza tra proprietà
Entrambi appartengono alla famiglia delle Liliaceae, vengono usate per soffritti e insieme ad altri ingredienti per la preparazione di svariate ricette e hanno caratteristiche e proprietà ben precise. Ecco quali sono:
- L’aglio ha un sapore particolarmente intenso che comunque esalta il sapore dei piatti, ma va dosato con attenzione in quanto copre gli altri ingredienti facilmente. Usato crudo e tritato può rivelarsi molto piccante, quindi lo si può consumare cotto ma non stracotto, altrimenti rischia di diventare amaro. Se hai lo stomaco sensibile si scoraggia l’assunzione cruda e si consiglia sempre di sbollentarlo un po’ prima di ingerirlo.
- Per gustare un aroma perfettamente equilibrato dell’aglio gli chef consigliano di lasciare la camicia, ovvero la protezione esterna, metterlo in infusione nell’olio caldo e poi rimuoverlo. La camicia permette all’aglio di non bruciare e per rimuoverla è sufficiente sbollentarlo in acqua o schiacciarlo col coltello.
- La cipolla, a differenza dell’aglio, ha un sapore molto dolce in quanto è ricca di acqua e zuccheri. Il sapore cambia a seconda della tipologia di cipolla, ad esempio le bionde hanno un gusto più pungente e sono ideali nelle salse e nei fondi di cottura perché diventano praticamente trasparenti. Invece, le rosse risultano più dolciastre e sono gustose consumate crude nell’insalata o caramellate.
- Per quanto riguarda le proprietà, le cipolle come l’aglio sono diuretiche e regolano i livelli del colesterolo, ma in più sono anche antinfiammatorie e prevengono le malattie cardiache e l’aterosclerosi.
Sostituti all’aglio in cucina
Come condire i cibi senza irritare? Cosa usare al posto dell’aglio?
Sono tante le erbe e le spezie che possono sostituire l’aglio in vari piatti come stufati, zuppe, pasta e tanto altro. Uno dei migliori sostituti dell’aglio è il finocchio, più dolce e dal sapore unico, oppure il cumino, ideale per dare un ricco sapore al cibo. Ottimi sono anche il sedano, che con il suo gusto aromatico è un perfetto agente aromatizzante, lo zenzero, altrettanto saporito, e l’erba cipollina, buona alternativa in diversi piatti.
Come evitare alito cattivo senza rinunciare a mangiarlo?
Come limitare l’alitosi da aglio? I rimedi sono tanti e alcuni sono davvero molto efficaci, in modo tale da godere dei benefici legati al suo consumo, senza per questo limitare la nostra socialità. In genere la prima cosa da fare dopo aver mangiato aglio è quella di lavarsi i denti e soprattutto la lingua. Per evitare l’alito cattivo è utile anche risciacquare la bocca con un buon collutorio.
Altri trucchi efficaci si sono dimostrati questi:
- Abbinare all’aglio verdure come lattuga, spinaci e patate per sminuire l’intenso odore pungente
- Sciogliere del bicarbonato in un bicchiere di acqua tiepida e sciacquare la bocca
- Diluire il succo di limone in un bicchiere d’acqua e berlo a piccoli sorsi
- Bere una tazza di tè verde per coprire l’odore pesante dell’aglio
- Mangiare una mela per stemperare l’alitosi
Tipologie di aglio coltivate in Italia
Italia è buona produttrice di aglio? Assolutamente sì e non a caso, può vantare numerosi tipi di aglio, tutti dal gusto inconfondibile e dalle peculiarità uniche. Ecco i più noti presenti in commercio e apprezzati nella filiera slowfood:
- Aglio dop di Voghiera
Una autentica eccellenza italiana è l’aglio dop di Voghiera, aglio emiliano della provincia di Ferrara, che si distingue per i bulbi di forma rotondeggiante, regolare e compatta, dal colore bianco luminoso e uniforme. Il nome indica uno dei cinque comuni dell’entroterra ferrarese in cui viene prodotto. Il profumo di questo aglio risulta molto acuto in virtù dell’elevato quantitativo di allicina in esso presente, principio attivo presente nel bulbo. Nonostante questo, il sapore si dimostra molto delicato e apprezzato dal grande pubblico.
- Aglio Palesano dop
Altro aglio dop è l’aglio Palesano, specialità del basso Veneto, ritenuto molto pregiato e riconoscibile in virtù della forma compatta e regolare. Si tratta di una varietà tipica della provincia di Rovigo, nota fin dall’Ottocento, che viene coltivata in un terreno identificato con l’area del Polesine da cui ha origine il nome. Il suo frutto ha un’elevata concentrazione di calcio, magnesio, fosforo e potassio. Questo aglio di colore bianco è lucente, ha un aroma intenso e non invasivo, mostrando un profumo delicato che lo rende inconfondibile. È molto apprezzato nella tradizione contadina perché si conserva intatto per lunghi periodi.
- Aglio di Vessalico
Anche l’aglio di Vessalico è una delle eccellenze italiane. Etichettato dai locali come “orgoglio ligure”, questo aglio vanta una produzione antica e piccolissima nell’entroterra di Albenga e si distingue per l’elevata digeribilità rispetto agli altri e il sapore un po’piccante. Viene coltivato nei classici terrazzamenti del comune in provincia di Imperia e nei territori limitrofi e presenta un bulbo compatto e di forma rotondeggiante, con circa 10 spicchi bianchi. Questo tipo di aglio è privo di infiorescenza.
- Aglio piacentino
L’aglio bianco piacentino IGP è una delle varietà più diffuse in Italia ed è definito il “Re dell’Aglio” per le grandi dimensioni e l’elevata produttività. Particolarmente apprezzato per il gusto deciso e avvolgente e le caratteristiche di conservabilità, che permettono di preservarne le qualità organolettiche anche oltre un anno. Si rivela perfetto da gustare come antipasto con crostini di pane o verdure.
- Aglio di Resia
Chiamato anche satock in dialetto resiano, l’aglio di Resia viene coltivato nella Val di Resia, nel Tarvisiano, zona del Friuli Venezia Giulia. Questa qualità di aglio dolce è particolarmente adatta alla produzione di salumi. Le coltivazioni sono naturali e la concimazione viene effettuata con letame bovino.
- Aglio di Sulmona
Di color rosso porpora, l’aglio di Sulmona da secoli si coltiva solo nella Conca di Sulmona e nella Valle Peligna. A mantenere l’ecotipo autentico è stato il lavoro del Consorzio. I bulbi di questo aglio sono racchiusi in tuniche di colore vinoso e ha un diametro compreso tra i 55 e i 70 mm, superiore alle qualità comuni che vengono commercializzate ed esportate fuori confine. Questa varietà di aglio rosso si distingue ancora di più per l’alta concentrazione di sostanze antiossidanti, accentuate dalla presenza di vitamina C, riboflavina, tiamina, alicina e sostanze solforate.
- Aglio di Nubia
L’aglio di Nubia viene coltivato nel comune omonimo, che è una piccola frazione di Paceco in Provincia di Trapani. Questo aglio rosso viene coltivato in rotazione con le fave, il melone e il grano duro, si semina tra novembre e dicembre e si raccoglie tra maggio e giugno alla sera e anche di notte se fa troppo caldo. L’aglio di Nubia ha un sapore molto intenso, perchè possiede un alto contenuto di allicina.
Agli dalle forme strane
Esistono agli dalle forme strane, detti aglioni, una varietà di aglio tipica della Val di Chiana, territorio situato al sud della Toscana. Questo tipo di aglio differisce da quello comune per le sue dimensioni grandi e dall’elevata pezzatura e peso, infatti può arrivare a pesare anche 800 g. Gli aglioni si distinguono anche per il loro sapore molto delicato, tanto da essere definito “aglio a prova di bacio” perché non lascia un odore sgradevole. Per degustare l’aglione il piatto tipico è i pici all’aglione, la pasta condita con aglio, pomodoro, peperoncino e olio.