La Sindrome del Colon Irritabile, conosciuta anche con il nome di colite, consiste in una infiammazione del colon o di un segmento di esso che si manifesta con sintomi tipici quali dolore e gonfiore addominale, flatulenza, alternanza di stipsi e diarrea.
Il disturbo è più diffuso tra la popolazione femminile e può essere causato o intensificato da fattori esterni come lo stress fisico e psicologico, l’ansia, la depressione e uno stile di vita scorretto, che include un regime alimentare sbagliato e la mancanza di attività fisica (la sedentarietà non giova al benessere del nostro intestino).
Così come accade per qualsiasi patologia riferibile all’apparato digerente, anche la colite è strettamente correlata al tipo di alimentazione seguita, che a seconda della sua adeguatezza o meno, contribuisce in modo significativo ad un miglioramento o ad un peggioramento dei sintomi ad essa correlati.
Esistono dei cibi proibiti in caso di colite?
La risposta è sì: alcuni alimenti sono fortemente sconsigliati quando si è affetti dalla Sindrome del Colon Irritabile.
Entriamo quindi nello specifico e vediamo quali sono.
La crusca, tanto per cominciare, è certamente una vivanda in sé salutare e benefica, ma la sua fibra potrebbe aggravare la situazione in caso di colite ed andrebbe pertanto evitata, soprattutto nei momenti in cui essa si accompagna a diarrea. Da elimitare completamente dalla dieta, specie quando si è sportivi.
Out anche le bibite gassate, gli alcolici ed i superalcolici, dal forte potere irritante e dannosi sotto ogni punto di vista. Occorre proibire all’organismo di ottenere questi cibi o si rischia davvero il tracollo. Cerchiamo di voltare pagina e preparare un’ottima tisana alla malva, potendo contare leva sul loro potere antinfiammatorio.
Ci sono poi alimenti per molti insospettabili e che invece potrebbero acuire fortemente i disturbi di tipo colitico. La lista dei cibi cattivi non è ancora finita. La scuola di lezione nutrizionale va seguita sino in fondo se lo scopo è ristabilire la propria salute fisica.
Tra questi cibi negativi citiamo il brodo di carne, i dadi e i dolcificanti come il mannitolo ed il sorbitolo, presenti nei prodotti senza zucchero (come le caramelle, i chewingum ecc.).
Sicuramente più evidente invece, l’effetto negativo che potrebbe causare l’assunzione di spezie come il pepe, la paprika, il curry e il peperoncino, dal noto effetto irritante sulle mucose intestinali e quindi da non mangiare in caso di colite.
Se i cibi finora elencati non dovrebbero mai o quasi mai comparire sulla tavola di chi soffre di Sindrome del Colon Irritabile, ve ne sono altri che invece, fortunatamente, sono vivamente consigliati e che, se consumati con regolarità, possono efficacemente contribuire ad un miglioramento dello stato intestinale e delle generali condizioni dell’organismo.
I migliori cibi per i colitici
Annoveriamo in primis frutta e verdura, con particolare attenzione ai limoni, disinfettanti naturali, ed ai kiwi freschi, regolarizzatori delle funzioni intestinali, e poi i formaggi stagionati (ottimo il Grana Padano), le carni bianche e magre, ma anche il vitello ed il manzo, lo yogurt o il kefir, quest’ultimo in particolare, per la capacità di supporto nel ripristino della flora batterica, in genere alterata in caso di colite, il pesce (preferibilmente fresco, azzurro e di piccola taglia fresco), il pane (di qualsiasi tipo, a parte quello bianco), la pasta e il riso.
Tutti questi alimenti vanno masticati di buon grado e qualora ci fosse qualcuno non di vostro gradimento, meglio abituare il palato con piccole dosi o provare quella pietanza, proposta in un’altra ricetta, prima di mettere una pietra sopra quel cibo e in un certo senso, anche sul vostro stomaco.
E’ importante anche proibire alla vostra mente di ridurre le speranze di guarigione. Fate quindi uno sforzo di volontà e abituate il corpo a mangiare nuovi cibi che prima non assumevate. Se partite dal presupposto che questi alimenti rientrano tra i migliori cibi per la colite e potrebbero rivelarsi davvero utili a risolvere positivamente il colon debole di cui soffrite, vedrete che tutto sarà più facile.
Non fate i capricciosi e seguite i consigli del nostro dietologo dell’intestino.
Si tratta di suggerimenti di cui i più grandi esperti del settore nutrizione hanno già parlato, come nel caso del dottor Longo, di cui abbiamo parlato in un altro articolo, relativo agli effetti benevoli legati al digiuno.
Altamente consigliato anche il consumo giornaliero di almeno 1,5 litri di acqua oligominerale.
Infine, una raccomandazione di fondamentale importanza per chi è costretto a convivere con i sintomi fastidiosissimi della colite: attenzione non solo a ciò che mangiate, ma anche a come lo mangiate.
Questo vuol dire che i pasti devono essere regolari e che il cibo va ingerito senza fretta, in quanto masticare lentamente è il primo passo per una digestione sana e dai giusti ritmi dettati dalla natura; evitare di fumare inoltre, maggiormente durante il pranzo e la cena, velocizza significativamente la guarigione.
4 Commenti
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Buongiorno Dottore,
ho letto che il grano saraceno può esser considerato un buon cibo in caso di colite, è vero? Tuttavia ho un dubbio, lo trovo in grani oppure come pasta 100% grano saraceno, ma credo sempre come prodotto integrale, quindi non capisco se sia adatto o meno a un intestino infiammato. Sa dirmi come è meglio mangiarlo? Grazie
Ciao Christian
a parte eventuali e specifiche intolleranze alimentari, il grano saraceno è un buon alimento in caso di colite.
Lo puoi assumere in chicchi o sotto forma di pasta al grano saraceno (tutto biologico ti consiglio), in ogni caso
i chicchi sono sempre di una qualità leggermente superiore rispetto alla pasta
Guarda pure questo mio video su YouTube e troverai ulteriori suggerimenti nutrizionali =>
Buongiorno dottore,
Ho notato che dopo aver mangiato brodi di carne ho delle quasi immediate scariche di diarrea…. Potrebbe essere collegato ad una iniziale colite? Mi consiglia di rivolgermi al mio medico di base?
Questa diarrea potrebbe essere correlata ad una forma di colite o a qualche intolleranza alimentare specifica.
Il medico di base difficilmente la potrà aiutare dinnanzi a questa sintomatologia, a meno che non sia in gamba e si occupi anche di nutrizione