Tantissime persone soffrono se non proprio di depressione, ma di un umore molto cagionevole. Tutti abbiamo amici che un giorno sembrano super contenti ed altri rasentano la tristezza cronica. Dietro questa ambivalenza caratteriale, in realtà, potrebbe nascondersi qualcosa di molto più vicino ad un problema intestinale che ad una peculiarità del nostro cervello.
Siamo sottoposti a così tante situazioni diverse tra loro e abituati a reagire con discontinuità quasi schizoide ai reel che guardiamo sul nostro ultimo i-phone, che non dobbiamo per nulla stupirci se dei biologi parlano di un collegamento diretto e indiretto tra intestino e stato d’animo .
Vivere tensioni nervose fuori dal comune ci porta inconsapevolmente a somatizzare in maniera rapida e spesso dolorosa il tutto anche a livello gastroenterico, con ripercussioni dirette su stomaco e intestino.
Allo stesso tempo possiamo affermare, senza timore di sbagliare, che possa essere vero anche il contrario, ovvero che andando a migliorare il nostro intestino possiamo ripristinare quelle condizioni che hanno a che fare con la nostra salute mentale e il nostro benessere emotivo.
Il primo ad aver studiato e dimostrato il collegamento tra cervello centrale e il cervello enterico è stato il neurobiologo Gerson nel 1998. Lui è riuscito a spiegare come il nostro intestino sia responsabile della produzione di alcuni metaboliti e neurotrasmettitori essenziali per il nostro umore e la nostra mente, come la serotonina, la dopamina e il GABA.
Se prendiamo come riferimento la serotonina, il nostro intestino ne produce ben oltre il 90%.
Due sono i fattori che possono favorire un ambiente intestinale ideale per la produzione di questi neurotrasmettitori.
Il primo implica il mantenimento di un intestino pulito e sfiammato, il secondo riguarda invece il microbiota. Si allude a quel gruppo di microrganismi, batteri in particolare, ma anche virus e funghi, presenti in varie zone del nostro corpo, ma soprattutto nell’intestino crasso.
Cosa fare per mantenere un microbiota intestinale in salute e creare le premesse di un intestino in salute ed una mente serena ?
Si possono utilizzare gli psicobiotici. Si tratta di una specie di evoluzione dei famosi probiotici o fermenti lattici, come venivano chiamati sino a qualche anno fa.
Per avere i risultati migliori, meglio utilizzare quelli che contengono il lattobacillus reuteri, ramnosus e acidophilus.
Per mantenere invece l’intestino pulito esiste più di una serie di soluzioni interessanti, come viene spiegato in questo video..
Da soli o con altri ?
La depressione può essere una sfida difficile da affrontare, ma ci sono modi per superarla sia da soli che con l’aiuto degli altri. Ci sono dei sistemi più rapidi per affrontare questo male, che necessitano dell’aiuto di professionisti, ma anche grazie alla forza di volontà è possibile raggiungere risultati eccellenti.
Se non abbiamo amici o siamo in una condizione tale da non voler far conoscere all’esterno i nostri problemi personali un metodo semplice per combattere la depressione ha a che fare con lo sport. Fare attività fisica può avere un impatto positivo sul tuo umore. Anche se non hai mai fatto esercizi nella tua vita, aggiungere delle camminate a passo svelto, anche solo di 40 minuti. I vantaggi sono indubbi, considerato che il movimento permetterà di rilasciare endorfine, che a loro volta possono migliorare il benessere mentale e ridurre lo stress.
Altro aspetto da curare nel momento in cui decidiamo una contromossa contro tristezza e stati depressivi è l’alimentazione. A volte mangiare meno e mangiare meglio può essere estremamente gratificante e portare delle ripercussioni positive sull’equilibrio mentale. I benefici possono essere ancora maggiori qualora si decidesse di affiancare delle sedute di yoga. I movimenti lenti, ma costanti, insieme alla respirazione profonda, possono aiutare a ritrovare i sorrisi perduti.
Se invece non siamo spaventati dall’idea che qualcuno possa prendere a cuore la nostra situazione e siamo alla ricerca di un esperto che possa guarire la nostra depressione, amici, familiari o persone di fiducia non tarderanno ad allungare una mano verso di noi. E’ possibile anche che, parlando apertamente di depressione, sia facile scoprire che anche persone a noi vicine, abbiano vissuto situazioni angoscianti, accompagnate in alcuni casi da “crisi di panico”. Sarà molto confortante per chi è afflitto da ansia e depressione sapere che dei parenti sempre allegri hanno nascosto tanta amarezza dietro quei sorrisi, ma che siano successivamente riusciti ad uscire da questo tunnel oscuro.
In alcuni casi di depressione acuta, soprattutto qualora perdurasse negli anni, diventando quasi cronica, sarebbe importante contattare uno psicologo esperto su questa tematica. Fornire un supporto specifico e consigliare terapie o trattamenti adeguati alla situazione è un compito delicato che spetta solo a chi conosce la materia, anche perché talvolta queste cure implicano l’assunzione di farmaci antidepressivi.
In ogni caso, un consiglio spassionato sarebbe quello di stabilire obiettivi realistici e non arrendersi se non raggiungiamo nell’immediato dei risultati esorbitanti. Meglio impostare dei piccoli obiettivi giornalieri o settimanali che ti aiutino a mantenerti concentrato e motivato, piuttosto che vivere la frustrazione di non vedere i progressi immaginati. Avanzare gradualmente verso questi obiettivi più vicini può darti un senso di realizzazione e aumentare la tua fiducia, avvicinandoti a tagliare il traguardo di sconfiggere la depressione una volta per tutte.
Chi colpisce ?
La depressione può colpire persone di tutte le età, sesso e background. Tuttavia, ci sono alcuni gruppi di persone che possono essere più suscettibili alla depressione, come ad esempio gli individui con una storia familiare di depressione. La depressione infatti può avere una componente genetica, quindi coloro che hanno familiari di primo grado (come genitori o fratelli) affetti da depressione possono essere più a rischio di svilupparla.
Altre persone molto esposte sono quelle con disturbi d’ansia: I disturbi d’ansia, come il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo di panico o il disturbo da stress post-traumatico, sono spesso correlati alla depressione. Le persone che hanno già una diagnosi di disturbo d’ansia possono essere più suscettibili alla depressione. I disturbi d’ansia, come il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo di panico o il disturbo da stress post-traumatico, sono spesso correlati a stati depressivi di vari stadi.
Da considerare inoltre come sono le donne a soffrire, in determinati periodi della vita, di depressione. Si pensi alla cosiddetta depressione prenatale, che colpisce le donne in gravidanza o subito dopo aver partorito. Altro momento delicato è quello della menopausa e quindi ancora una volta legato alla differente produzione di ormoni.
Fa molta tristezza quando poi sono i giovani a cadere in depressione. Spesso si tratta di ragazzi che hanno vissuto eventi traumatici come abusi, violenza, perdite significative o eventi traumatici. Altre volte invece è legato alla natura intrinseca del periodo adolescenziale, ovvero degli anni di grandi cambiamenti a cui non tutti sono pronti e reggono le aspettative sociali.
Quanto dura la depressione ?
La durata della depressione può variare notevolmente da persona a persona. Alcune persone possono sperimentare episodi depressivi brevi e isolati, mentre altre possono affrontare depressione cronica o ricorrente.
Se si è depressi per più o meno tempo può dipendere dall’entità e dal tipo di depressione da cui si è afflitti. Ci sono diversi tipi di depressione, come la depressione maggiore, il disturbo depressivo persistente (distimia), la depressione post-partum o il disturbo bipolare. La durata e l’intensità dei sintomi sono variabili, da persona a persona.
Anche la velocità con cui si cerca di curarsi può essere determinante. Riconoscere il sintomo è già un passo in avanti verso la risoluzione. Molte persone non ammettono di essere depresse e di conseguenza non cercano l’aiuto di terzi. Solitamente le persone che cercano aiuto professionale, come psicoterapia possono trovare sollievo più rapidamente rispetto a coloro che non ricevono un trattamento adeguato, semplicemente perchè in loro c’è maggiore consapevolezza e quindi forza di volontà.
In alcuni casi, la semplice pacca sulla spalla o il sorriso di una persona inaspettata che si interessa della nostra tristezza, chiedendoci con reale premura “come stai?” vale più di tanti trattamenti farmacologici.
I farmaci antidepressivi
Ci sono diversi tipi di farmaci utilizzati per il trattamento della depressione, noti come antidepressivi. I farmaci antidepressivi agiscono sul sistema chimico del cervello per migliorare l’umore e ridurre i sintomi della depressione. È importante sottolineare che la scelta del farmaco antidepressivo dipende dalle caratteristiche individuali del paziente e dalla gravità dei sintomi e che solo un medico o uno psichiatra può valutare adeguatamente la situazione e prescrivere il medicinale appropriato.
Tra i prodotti farmacologici più usati vi sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Questi prodotti includono fluoxetina, sertralina, escitalopram, paroxetina e citalopram. La proprietà principale è quella di aumentare la disponibilità di serotonina, ovvero il neurotrasmettitore responsabile del nostro umore.
C’è da chiedersi però quale costo implica sottoporsi a questo trattamento per superare la depressione, quando il rischio e la contropartita può essere quello di creare una dipendenza o di danneggiare le difese gastrointestinali?
Ecco perchè come naturopata e counselor sono assolutamente convinto dell’importanza di un approccio naturale alla cura di episodi depressivi.
Il collegamento tra intestino e cervello, come spiego in questo video, lascia intendere come le migliori armi per superare disturbi e malesseri sono presenti già nel nostro corpo o in altra misura in natura. Dobbiamo soltanto imparare a conoscere meglio noi stessi e meglio i rimedi fitofarmaci offerti dalla nostra meravigliosa Terra.
Come si capisce che si è guariti ?
La guarigione dalla depressione può essere un processo graduale e individuale, e può variare da persona a persona. Tuttavia, ci sono alcuni segnali che potrebbero indicare che si è sulla strada della guarigione:
- Miglioramento dei sintomi: uno dei segni più evidenti di guarigione è il miglioramento dei sintomi della depressione. Potresti notare che i sentimenti di tristezza, disperazione e disinteresse per le attività che una volta ti piacevano iniziano a diminuire. Potresti avere più energia, un miglior appetito e una maggiore capacità di concentrazione.
- Ritorno dell’interesse e della gioia: man mano che ti riprendi dalla depressione, potresti notare che l’interesse per le attività e gli hobby che una volta ti piacevano inizia a tornare. Potresti provare piacere e gioia nel partecipare alle attività quotidiane e nel trascorrere del tempo con gli altri.
- Miglioramento del sonno e dell’appetito: la depressione può influenzare il sonno e l’appetito. Quando inizi a guarire, potresti notare che il tuo sonno diventa più regolare e riposante e che l’appetito ritorna alla normalità.
- Aumento dell’energia: la depressione può causare affaticamento e una sensazione di mancanza di energia costante. Man mano che ti riprendi, potresti notare un aumento dell’energia e una maggiore motivazione per svolgere le attività quotidiane.
- Maggiore fiducia e autostima: la depressione può minare la fiducia in se stessi e l’autostima. Durante il processo di guarigione, potresti notare un aumento della fiducia in te stesso e un miglioramento dell’autostima.
- Capacità di affrontare lo stress: un segno di guarigione dalla depressione è la capacità di affrontare meglio lo stress. Potresti notare una maggiore resilienza e una migliore gestione delle situazioni difficili.