Anche se il periodo delle arance volge a conclusione, la convenienza ad assumerle attraverso spremute e centrifugati in concomitanza con una manifestazione di colite, è un argomento sempre molto attuale e dibattuto.
Occupandomi di disturbi intestinali mi capita spesso di rispondere ad utenti che mi domandano se le arance fanno bene o se i benefici legati alla loro assunzione diminuisca a seconda di condizioni particolari, come la fase di allattamento o di parto.
Il tema colite e arance è molto caro soprattutto alle donne, allora partendo da un presupposto etimologico e cercando di descriverne i vari tipi in vendita in Italia, vorrei chiarire una volta per tutte quali sono le loro proprietà. Una volta accertate le qualità nutritive di questi frutti tipicamente invernali potremo capire quali interazioni producano a livello di apparato intestinale e se risultino dannose nei pazienti afflitti da colon irritabile.
Regine del freddo, spuntini di tarda primavera
L’albero delle arance, il Citrus Sinensis, è un sempre verde originario della Cina e dei Paesi del Sol Levante. Trattasi di arbusto il cui trono può raggiungere anche i 13 metri, i cui frutti arancioni vengono mangiati e apprezzati dalle tavole di tutto il Mondo. Seppure la stagione per antonomasia delle arance resti l’inverno, esistono così numerose varietà da ritrovarle sui banchi dei mercati ortofrutticoli dei mercati sino a Maggio e anche Giugno.
Si parlerà infatti di qualità precoci, in riferimento a raccolte nei mesi di Novembre e di un arancia tardiva, quando raggiungerà la piena maturazione a Maggio. In ogni caso si tratta di alberi dai candidi fiori, caratterizzati da un profumo travolgente.
Consiglio a tutti coloro i quali non l’abbiamo mai provato di passeggiare in un campo in cui questi agrumi si trovano in fase di fioritura.
Arancie.. di tutti i tipi
Al di là di tutti coloro i quali continuano a domandare a Google se si scriva arance o arancie, possiamo dividere questi frutti in due macro gruppi.
Quello a polpa gialla, che molti sono soliti chiamare volgarmente con l’appellativo di “agrumi vaniglia” e quello a buccia rossa.
L’arancia navel, washington e bionda, rientra nel primo gruppo, mentre le più note varietà “rosse” sono: la moro, la sanguinella di Sicilia e il tarocco.
Le arance da spremuta hanno generalmente un rivestimento meno poroso e più attaccato agli spicchi interni. La caratteristica principale di queste varietà è la succosità maggiore, fattore determinante per la realizzazione di bibite ricche di fibre e vitamina C.
Una cura per l’organismo
Essendo un naturopata convinto non mi stancherò mai di affermare che noi siamo quello di cui ci nutriamo. Pertanto l’importanza di garanzie sull’origine di questo frutto asprigno dalla polpa color arancio può darci importanti informazioni sulle caratteristiche nutrizionali dell’agrume.
Inutile acquistare delle arance della Patagonia, quando si coltivano deliziosi frutti, succosi e ricchi di vitamine nella vicina Sicilia. Anche alla piana del Sinni appartengono frutteti favolosi che profumano tutta la vallata di Corigliano Calabro sino alle coste joniche. In questo caso le arance sono di dimensioni più piccole e raggiungono lo sviluppo massimo tra Marzo e Maggio (le cosiddette “marzine”). Arance doc italiane o al massimo delle varietà più amare maltesi, saranno il meglio dal punto di vista dei valori nutrizionali, diventando elementi principi in diverse tipologie di diete.
Non credete a chi dice che fanno ingrassare, perchè gli zuccheri contenuti in questi agrumi sono estremamente benevoli per il corpo umano e restituiscono la giusta energia non solo a chi fa sport, ma anche a chi deve affrontare una dura giornata di lavoro.
Anti cistite
Come un po’ per tutti gli alimenti ricchi di vitamina B e C, anche questo tipo di frutta si dimostra particolarmente efficace per contrastare i tipici bruciori, legati a questo disturbo della vescica. Gli effetti positivi a livello di minzione saranno ancora migliori se associati alla somministrazione di uva orsina, antinfiammatorio naturale, di grande valore.
Arance la sera
Ottimo sostituto calorico, è buona abitudine commensare almeno due volte a settimana preparando ricchi insalatoni a base di spicchi di arance e mandarini. Gusto fresco e genuino farà da contorno ad un piatto che potrà essere completato con le immancabili semenze e frutta secca, rigorosamente non tostata, per poter assorbirne il massimo degli elementi nutrizionali. Rigorosamente a pranzo però. Quello che si dice sulla pesantezza delle arance se mangiate a cena è in parte vero, dimostrabile da processi chimici che regolano le combinazioni tra alimenti.
Accade quindi che la frutta più acida blocchi l’attività degli enzimi necessari per la digestione delle proteine. In questo modo quello che di mattina sarà considerato un piatto energetico super consigliato, nelle ore serali, specie a conclusione di una cena, diventa poco digeribile per il nostro intestino.
Come per la frutta in generale, ma soprattutto quando si parla di frutti arancioni.. sarebbe auspicabile mangiarla a stomaco vuoto, a buona distanza dai pasti o si rischierebbe di disturbare la secrezione gastrica necessaria a processare il chimo alimentare e di favorire l’acidità di stomaco.
A causa di questo doppio volto dell’arancia, si tende a considerarla un cibo dannoso per i soggetti colitici. Eppure questi agrumi, come pure i mandarini e i cugini pompelmi rientrano tra le concessioni lecite che un dietista dovrebbe fare a chi soffre di colite ulcerosa.
Quando dei pazienti si lamentano di gonfiori addominali a seguito dell’ingestione di arance, suggerisco sempre di andare con i piedi di piombo e valutare con attenzione quello che si è mangiato durante l’intera giornata. In seconda analisi mi preme assicurami che esista semplicemente di una forma di intolleranza alimentare verso quel frutto e non di una colite vera e propria.
Dal lato della mia esperienza in materia alimentare posso assicurare che la frutta poco matura come uva, loti e anche arance siano ottimi alleati del nostro intestino.
Per confutare questa tesi, nei casi di pesantezza a seguito di uno spuntino accompagnato da succo d’arancia consiglio sempre di fare degli esperimenti nel corso del tempo. Iniziare a diminuire prima le quantità, sino ad eliminare completamente gli agrumi dalla merenda di ogni giorno e capire se si tratta di una incapacità del soggetto di tollerare le sostanze contenute nella polpa.
Qualora venisse invece accertato il perpetuare del gonfiore dello stomaco, allora sarebbe utile prendere contatti con un esperto per la cura delle coliti.
Chi parla dell’arancia come ad un cibo difficilissimo da digerire, a causa della presenza di fibre insolubili e ne sconsiglia in qualunque caso il consumo a persone afflitte da infiammazione delle mucose intestinali, è chiaro che non sa quel che dice.
Consiglio a tutte queste persone convinte del legame colite-arance di assaggiare l’avocado con l’insalata d’arancio, in aggiunta a salmone crudo o cotto al vapore e di ricredersi sulla fiducia nelle loro papille gustative.
In ogni caso durante una colite in fase acuta, una indispensabile accortezza è quella di eliminare le fibre degli agrumi, passando per esempio la spremuta attraverso un colino.
2 Commenti
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Prendo la pillola AFEV serve per fibrosi polmonare dovuta a rigurgito ma mi ha guastato l’intestino anche se sono stato sempre debole di colite e negli ultimi tempi ho esagerato nei cibi dannosi, cerco di mangiare sano ed evitare cose che mi danneggiano come i derivati dai latticini formaggio e ecc. Mangio pietanze con orzo perlato o Farro e pasta in bianco senza formaggio con un filino di olio extravergine di qualità. La colite mi porta dolore solo difficilmente e da poco è andato via ma l’intestino continua a produrre diarrea ma non proprio liquido ma non riesco a migliorare cosa fare?
Buongiorno Gennaro, ho letto attentamente la tua mail e cercherò di essere chiaro e sintetico.
OFEV è un farmaco che nel medio-lungo periodo può certamente provocare effetti indesiderati a carico dell’apparato digerente.
Le tue manifestazioni colitiche e diarroiche possono inserirsi in un quadro del genere, avvallate magari da una dieta non equilibrata e dal mancato rispristino del microbiota tramite utilizzo di specifici ceppi batterici probiotici e prebiotici.
Considerando il tuo quadro sintomatico dal poco che posso sapere mi risulta difficile e non professionale indicarti suggerimenti dietetici, magari supportati dall’integrazione di alcuni fitocomplessi molto salutari per la tua condizione e per il miglioramento definitivo.
Quello che ti posso proporre è una consulenza online, nella quale potremmo affrontare tutti gli aspetti da prendere in considerazione, per poi indicarti esattamente il piano alimentare da seguire e qualche integratore da assumere al fine di un netto miglioramento sintomatologico.
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Saluti
dott Gianluca Lombardi
Naturopata