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I rimedi naturali alla colite spastica

rimedi-naturali-colite-spasticaQuando si parla di infiammazione delle pareti intestinali e di alterazione della flora batterica, il “pensiero medico” comune porta a pensare alla colite funzionale. Questo disturbo viene definito in questo modo, in virtù del fatto che intacchi il regolare funzionamento dell'organo addetto per antonomasia allo svolgere dei processi digestivi.

Quello che colpisce tra i segnali associati a questo malessere è la debolezza cronica che investe anche persone generalmente molto attive. Individui che generalmente si contraddistinguono per un ottimo spirito d'iniziativa, ma che, a causa di una colite spastica latente, devono inconsapevolmente rivedere le proprie abitudini alimentari e cercare delle soluzioni su misura per difendersi dall'avanzare di questo stato d'irritazione.

Perdurare nella dieta sbagliata

E' opinione diffusa che i soggetti colitici, nonostante tra i sintomi principali mostrino una pancia voluminosa e gonfia, in realtà, a seguito dell'assunzione di cibi a cui sono intolleranti, potrebbero perdere peso o essere, nei casi più gravi, cadere vittime di forme di anemia. I pazienti che mostrano segni di dimagrimento rapido dovrebbero subito sottoporsi a test clinici onde scoprire a quali cibi il proprio intestino è più sensibile ed eventualmente escludere dal regime alimentare quegli ingredienti che peggiorano il loro gonfiore e la sensazione di pesantezza post pranzo.

Non assumere i giusti alimenti, in grado di migliorare la salute della flora intestinale, significa mettere l'organismo in condizione di soffrire anche di alvo alterno. Questo problema d'intestino, interessa principalmente la frequenza delle evacuazioni e si caratterizza per l'alternanza di episodi di diarrea ad altri in cui il paziente ha serie difficoltà nell'espellere le feci dal colon. Gli sforzi che ne conseguono possono indebolire ulteriormente un fisico già provato e quindi peggiorare la capacità di reagire di un soggetto malato, chiuso nel vortice di essere alla ricerca di qualcosa che plachi sia i dolori che un umore sempre più sotto i piedi.

Rimedi per il buon umore

Per fortuna la natura è piena di soluzioni efficaci per stare bene, senza la paura che una cura a base di farmaci si riveli più “costosa” in termini di salute, che il disturbo stesso. Troppe volte si è osservati impotenti come le medicine tipiche per bloccare la diarrea come malox e imodium abbiano portato a conseguenze peggiori l'organismo, abituando il corpo ad una “dipendenza in sordina”, che svariati problemi potrebbe apportare in termini anche di vitalità psichica.
Ecco come, la naturopatia e la fitoterapia, grazie alla fiducia sempre maggiore degli individui verso le erboristerie, possono aiutare a porre rimedio a una colite spastica.

I fiori di bach, ad esempio, sono una soluzione ideale per rilassare in maniera delicata e profonda la persona e di conseguenza l'intestino, riequilibrare alcune dinamiche emotive. Condizione questa che porterà tante conseguenze positive, non soltanto in termini di riduzione del dolore percepito, legato il più delle volte alla contrazione esagerata della zona addominale, ma anche rispetto la possibilità di farsi forza e imparare a curare davvero il colon e l'intestino tenue. I fiori di Bach, che sempre più popolarità stanno riscontrando anche tra gli sportivi, si possono facilmente reperire online, ma hanno facile diffusione anche nelle comuni erboristerie che puoi trovare in città.

Per comprendere la validità di queste piante terapiche basti pensare al campionissimo del Barcellona Calcio Messi, che considera questi rimedi naturali per attacchi di colite, dei toccasana indispensabili per la sua attività agonistica e mantenere una vita emotiva equilibrata.

La dieta del vapore

Di sicuro è necessario qualche cambio radicale nell'alimentazione. E quando non lo dice il gastroenterologo ce lo dirà il nostro organismo stesso, attraverso segnali visivi come gonfiori addominali e evacuazioni di forma e consistenza alterata.
Preferire quindi cotture tramite vaporiere, quanto più semplici possibili, escludendo condimenti eccessivi o troppe spezie, che risultano molto eccitanti per l'apparato digestivo di molti pazienti, almeno quanto caffè e peperoncino.

Occhio a segnalare quindi la presenza di un colore anomalo della cacca, perchè potrebbe essere il segnale che la colite funzionale sta accelerando il suo corso e forse è giunto il momento di contrastarla. Soprattutto quando le feci assumono una tonalità giallognola è arrivato il momento di dire basta ai cibi pesanti e al trionfo a tavola di piatti contenenti zuccheri raffinati e iniziare a “mangiare con il cervello”, anche per il bene dalla nostra mente.

Un'alimentazione a vapore, aiuta a cuocere gli alimenti, preservando tutte le qualità nutritive, senza per questo toglierne il gusto. Appassionarsi alla cucina vaporizzata significa fare un grande regalo all'apparato gastroenterico e curare davvero l'origine di una colite funzionale.
In caso di mancata tolleranza al glutine o al lattosio la scelta diventa quasi obbligatoria. Quando nella cartella clinica del paziente colitico è presente una o entrambe le intolleranze, bisognerebbe essere circospetti anche nell'assunzione di medicine, in quanto alcune potrebbero contenere residui delle sostanze incriminate. Gli spasmi dell'addome che ne potrebbero generare rischiano di mettere a dura prova anche dei maestri di yoga meditativo!

Altro consiglio è quello di comprare yogurt e seguire un'alimentazione probiotica, mirata a favorire la crescita della flora intestinale. Non esagerare mai nelle dosi e conciare solo con piccoli quantitativi di fermenti lattici, onde valutare la risposta dell'organismo.

Accertata una certa tolleranza quindi cominciare questa nuova vita digestiva, fatta di maggiore leggerezza, migliorando le difese delle pareti del colon.
Per quanto riguarda la frutta, per i tanti lettori che mi chiedono quale frutta possono mangiare con la colite, consiglio sempre le banane, ma anche le mele, crude o cotte, purchè come spiegato sopra, al vapore.

La forza della natura

Sarà la mia passione per la naturopatia o la forte convinzione nei confronti della scienza olistica, ma come esperto osservatore di tanti pazienti afflitti da colite spastica o colon irritabile, devo dire che i più grandi risultati, in termini di percentuale di guarigione completa, li ho constatati, dopo che i soggetti hanno scelto di seguire la cura attraverso rimedi naturali.

In particolar modo, sono risultate eccezionali le infusioni di camomilla, mista a melissa officinalis. L'utilizzo delle foglie, di queste due importanti piante dalle elevate proprietà rilassanti, si è rivelato di grande sostegno nella cura dei dolori spasmici, connessi con la muscolatura addominale. Ogni tipo di irrigidimento della pancia, a seguito dell'ingestione quotidiana di tisane a pase di Melissa è risultato essere un sistema antinfiammatorio particolarmente valido.

Consiglio quindi il ricorso alla fitoterapia nell'approccio terapico ai disturbi del colon e giudico di buon occhio qualsiasi trattamento con aromi. Da quello che ho notato, nella mia lunga carriera lavorativa di naturopata, l'aromaterapia con base di basilico è servita a moltissimi pazienti nervosi che riversavano le proprie tensioni emotive sullo stomaco, per curare naturalmente la colite, senza mai aver bisogno di medicinali tanto reclamizzati in tv.

Soprattutto quando tra i sintomi compare l'abbondante creazione di gas nell'intestino, a cui seguono fastidiosi episodi di meteorismo, basilico e malva hanno permesso la realizzazione di lavande intestinali di grande valore curativo. Nel caso specifico della malva poi il rispetto medico dovrebbe essere d'obbligo, considerato che si tratta di un'erba dall'azione emolliente, capace di normalizzare il transito intestinale e facilmente reperibile in erboristeria. Viva la natura, insomma.

Agopuntura per l'intestino

Sono molti i pazienti che soffrivano di colon irritabile e che hanno trovato nell'agopuntura un trattamento efficace per risolvere il proprio problema di salute. Già avevamo parlato di come il lavoro dell'agopuntore, mediante maxibustione, sia ottimo per curare la dissenteria. Il lavoro terapeutico dovrà concentrarsi sui meridiani del fegato, milza e anche su quello che corrisponde all'apparato renale.

Contemporaneamente, a vantaggio dei benefici che si potrebbero raggiungere, si dovrebbe posizionare degli spilli curativi anche in corrispondenza dell'ombelico e del ginocchio sinistro. In ogni caso i risultati di questi trattamenti naturali si hanno solo se assume la piena consapevolezza di guarigione. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale imparare a fare respirazione zen e non impigrirsi per nessuna ragione.

La vita sedentaria è la condanna peggiore che un soggetto colitico può fare a sè stesso. La buona abitudine a praticare “passeggiate digestive” dopo i pasti, potrà dare un contributo importante alla terapia naturale per curare una colite spastica e mantenere sano il tratto digestivo.


Lo sport nella cura della colite

Come abbiamo compreso, attraverso la lettura di precedenti articoli sulla colite spastica nervosa, una delle cause principali dei nostri dolori al colon e intestino sono legati alla nostra capacità di sopportare le tensioni.
Qualsiasi attività atta a stemperare il nostro nervosismo è quindi da considerarsi propedeutica alla cura di una colite.
Non è certo un caso se moltissimi medici e dietologi si stanno interessando sempre più agli approcci più meditativi, nella speranza di poter comprendere meglio i problemi dei pazienti e poter indicare loro una soluzione naturale, senza ricorrere ai farmaci.

Colon sano in corpore sano

Gli antichi greci dedicavano al culto del corpo tantissime ore, tanto da sentire il bisogno di organizzare degli eventi straordinariamente grandi, in termini di partecipazione, come le Olimpiadi. Noi cittadini Occidentali, assoggettati alle tecnologie e sempre più schiavi della nostra pigrizia e cattive abitudini, non ci rendiamo conto di quanto male faccia privarci delle attività sportive nel corso della nostra vita.
Le conseguenze più gravi e più evidenti di questa mancanza sono:

  • cattiva ossigenazione dei tessuti
  • accumulo di grassi nell'organismo
  • affaticamento dell'apparato nervoso
  • abbassamento dell'umore

L'uomo che ha la fortuna di vivere in Paesi cosiddetti sviluppati, sembra soffrire di una pericolosa miopia, in grado di provocargli delle conseguenze fisiche, in alcuni casi, anche gravi. Riuscire a trasformare la mentalità di una mamma, convinta che le merendine al cioccolato reclamizzate in tv, realizzate con olio di palma e decine di conservanti facciano bene alla salute del bambino, è impresa ardua.
Allo stesso tempo anche spiegare ad un maschio adulto che mostrare orgogliosi un cocomero di grassi sotto la camicia può essere uno sketch divertente da cinepannettone, ma non può diventare fatto di costume o peggio ancora elemento di cultura. Non essere allenati fisicamente è frustrante per il nostro corpo umano che, appesantito dall'eccesso di tessuti adiposi nelle zone muscolari e condizionato dalla presenza ingombrante di colesterolo nel sangue, è costretto ad un impiego di un lavoro extra. L'affaticamento dell'organismo di un individuo obeso può generare nel tempo a diverse disfunzioni come:

  • schiacciamento delle vertebre
  • infiammazione del nervo sciatico
  • gastriti e coliti
  • artereoscerosi

L'indurimento tissutale, normalmente riscontrabile in soggetti anziani, comincia a diffondersi anche in una popolazione più giovane, con un peso corporeo decisamente sopra la media. Essere sovrappeso quando si ha meno di 35 anni può essere doppiamente pericoloso per la salute e dovrebbe essere ragione di impegno per tutte le istituzioni sanitarie.
Incentivare le discipline sportive non dico che dovrebbe essere un obbligo, come avveniva ai tempi del fascismo con le organizzazioni giovanili legate ai Balilla, ma dovrebbe diventare una priorità sociale imminente. Una riduzione dell'acquisto di farmaci in grado di curare la pressione arteriosa e il ricorso alle cure medicinali più disparate, associate all'eccesso di kili in un soggetto, può rappresentare un aiuto alla riduzione delle spese sanitarie di uno Stato.
Evidentemente però tutta questa filosofia del corpo sano, sembra piacere meno alle industrie di cosmesi e di integratori alimentari, pronte a comprare banner pubblicitari su cui trionfano immagini di pillole super dimagranti, acquistate con i soldi delle bugie, speculando sulla sedentarietà degli uomini e delle donne del secondo millennio.

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Sportmediaset non aiuta a stemperare l'irritazione al colon

Incontro spesso dei pazienti che di fronte alle mie domande sulle attività motorie che svolgono durante la settimana mi guardano perplessi. Oltre generici “ogni tanto salgo le scale a piedi”, sembra esista la convinzione che praticare giochi di squadra come calcetto e basket o sport individuali come tennis e ping pong, sia legato solo all'adolescenza. Con il passare dell'età il movimento più ricorrente nelle vite degli adulti sembra essere quello connesso con la ricerca del telecomando. Lo sport nazionale più praticato dopo i 30 anni appare quello visibile sulle reti mediaset in tv, facendo diventare i campi di calcio del quartiere solo degli sbiaditi ricordi.
Eppure gli sport aerobici sono essenziali per allentare le tensioni emotive, somatizzate dal nostro corpo sotto forma di infiammazioni intestinali, che sfociano spesso in episodi di colite acuta.
Non bisogna certo fare agonismo e partecipare a campionati mondiali per usufruire dei vantaggi di muoversi e permettere una buona ossigenazione delle nostre cellule. Una cultura della salute dovrebbe accompagnare i bambini dai tempi dello sport a scuola a quelli dell'età adulta, caratterizzata, per forza di cose, ad attività meno mobili e coinvolgenti dal punto di vista fisico.
YouTube e lo sport in streaming non possono sostituire tutti i benefici derivanti dai movimenti, dalla concentrazione e dagli sforzi di coordinazione impiegati durante attività come trekking in montagna, ad esempio.
Se pensiamo allo stato di salute intestinale, possiamo riassumere i benefici derivanti dal gioco sportivo all'aperto in questo breve elenco:

  1. Abitudine agli sforzi e più alta capacità di sopportare i dolori
  2. Combatte l'ipertensione e restituisce maggiore serenità
  3. Diminuisce livello di colesterolo LDL, migliorando efficienza dell'apparato gastrointestinale

Gli integratori alimentari e multivitaminici non servono soltanto per migliorare le proprie prestazioni, ma in alcuni casi si rivelano validi alleati della nostra salute fisica.

Sappiamo che il magnesio aiuta nei processi di metabolismo e digestione e grazie ai suoi centinaia di enzimi mantiene una regolazione del ph ottimale. E' in questo senso che aiuta a stemperare l'irritazione delle pareti del colon ristabilendo la corretta alcalinità nel corpo umano. Non è un caso se l'elemento indicato con con il simbolo “Mg” è presente in gran parte delle cellule umane e viene spesso utilizzato come integratore, con ottimi risultati anche in termini di pulizia del colon, grazie alle importanti proprietà anti stipsi.

Sport che aiutano la colite

Senza nulla togliere alle potenzialità degli sport, ci sono situazioni in cui i dolori addominali e gli spasmi diventano talmente potenti da non consentire sforzi eccessivi. E' in questi casi che il soggetto colpito da colite nervosa dovrebbe praticare la ginnastica per lo stomaco.
Esistono degli esercizi intestinali alla portata di chiunque, in grado di generare benessere e non aggravare l'organismo con ulteriori fatiche.
Il più semplice da realizzare, ma anche quello risultato più efficacie, considerata la mia esperienza professionale si fa distesi e può essere fatto anche con un semplice tappetino, posizionato sul pavimento di casa.
Le gambe devono essere stese, mai in tensione, così come il resto del nostro profilo. Spalle e bacino devono aderire il più possibile al suolo. In fase di inspirazione dobbiamo cercare di gonfiare la pancia utilizzando soltanto la zona più bassa della pancia, mentre in fase di espirazione dovremo cercare di spingere il ventre verso il tappetino. Per facilitare l'esercizio potremmo aiutarci con una mano, esercitando una pressione quando scacciamo l'aria dai polmoni, in modo tale da favorire il corretto completamento di un'azione, abbastanza innaturale. Questo sport domestico si può svolgere tutte quelle volte in cui i dolori della colite risultano così forti da rendere un po' pericoloso lo svolgere di esercizi più faticosi.
Si consiglia di praticare questo esercizio rilassante almeno una volta al giorno e per almeno 15 minuti. Partire dalle vertebre e migliorare la distensione della zona lombare della schiena, sarà un'ottima cura per la colite e i fastidiosi dolori al lato destro ed essa associati.

Altri sport che possono migliorare situazioni d'infiammazione intestinale sono in linea di massima.

jogging
ping pong
snorkeling
sup

Fare sport quando si soffre di colite

La storia sportiva è ricca di esempi di campioni costretti a vivere con problemi d'intestino anche gravi, abituati a gestire la loro passione con sedute di meditazione pre-partita allo scopo di rilassare le pareti del colon. Ultimamente un grande campione della prestigiosa squadra di calcio inglese Manchester United ha parlato apertamente della sofferenza che la colite gli ha provocato sui campi da calcio. La percentuale di giocatori con problemi di colite nervosa è elevata. Personaggi famosi, protagonisti di performance sportive epiche, che spesso consideriamo quasi invincibili, ma che spesso nascondo sofferenze dell'apparato gastrointestinale.
Sono molti gli sportivi che mi contattano per curare problemi di colite e sono altrettanti coloro i quali ho avuto il piacere di aiutare a guarire attraverso il P.I.P.
Rompere il taboo del silenzio che spesso regna negli ambienti sportivi, per paura che disturbi dell'intestino possano macchiare figure immaginifiche dall'immenso appeal, è il primo passo che va fatto. In questo senso “confessioni” come quella dello scozzese Fletcher dovrebbero far riflettere le autorità sportive sulla straordinaria forza emotiva e capacità informativa che potrebbero avere gli eroi dello sport nei confronti del resto della popolazione sociale.


Setto nasale deviato e intestino affaticato

deviazione-setto-nasaleAnche se non esiste un legame diretto tra la salute intestinale e quella del nostro naso, in realtà ho avuto a che fare con un gran numero di pazienti in cui riscontravo una bizzarra coincidenza che mi ha spinto ad approfondire l'argomento.
Con l'aiuto di colleghi ortopedici e radiologi ho cercato una spiegazione plausibile ad un'osservazione che forse nascondeva qualcosa di interessante, che avrebbe potuto darmi ulteriore conoscenza sui processi di formazione della colite e sulle variabili che possono alimentari altre infiammazioni intestinali.

Il naso è costituito da due parti: quella esterna è chiamata piramide nasale ed è in rilievo, mentre quella interna è costituita dalle cavità nasali, che sono collegate all'esterno dalle narici e sono separate da tessuto osseo e cartilagineo, il cosiddetto setto nasale. Il setto nasale solitamente è allineato verticalmente e, nel caso di deviazioni a sinistra o a destra dovute a traumi o malattie, il flusso dell'aria attraverso una narice può essere ridotto o impedito. Questo problema è chiamato ostruzione nasale e può essere asintomatico in una piccola percentuale dei casi; nella maggior parte dei soggetti, però, la deviazione del setto nasale causa sintomi invalidanti.
Il numero di soggetti colitici che tende a russare è talmente rilevante da essere stato immediatamente notato sin dai primi anni in cui svolgevo la mia attività.

La deviazione del setto nasale raramente è presente alla nascita e in questi casi, comunque, è piuttosto leggera e raramente provoca sintomi gravi. Nella maggior parte dei casi la deviazione è causata da un evento traumatico, come cadute, scontri durante l'attività sportiva, incidenti stradali.
La possibilità che un forte evento traumatico, come nel caso di uno scontro frontale tra auto, si trasformi in una bomba psicologica che aumenti il grado di stress nell'individuo, è abbastanza probabile. In questo senso sarebbe più facile spiegare il perchè i soggetti con problemi al setto del naso accusino una certa irritabilità rispetto a dati cibi.
In sostanza il fardello di ansia a cui sono costretti ogni volta che ricordano l'incidente in auto inviano come un input anche allo stomaco, in quale reagisce all'informazione traumatica, attraverso una maggiore sensibilità della zona e quindi con i classici dolori addominali.
Lo sforzo di superare questo episodio triste della vita, che tra l'altro ha lasciato nel soggetto dei segni sul volto abbastanza evidenti,  come la rottura delle ossa nasali, diventa un fattore nervoso importante, in grado di appesantire un colon già debole.

Uno dei sintomi più comuni dell'ostruzione nasale causata dalla deviazione del setto, è la difficoltà a respirare, che può interessare una narice o entrambe; molto frequenti quindi i disturbi del sonno (ad esempio le apnee notturne), i risvegli improvvisi causati dalla sensazione di non respirare correttamente, la produzione di rumori fastidiosi e la preferenza di una certa posizione in cui dormire, derivata dal disagio nella respirazione.
Il partner che condivide il letto di un paziente di questo tipo è solitamente molto motivato a risolvere il problema, a seguito di un grave russare che, vista la vicinanza, condiziona anche la qualità del sonno di chi vi dorme accanto.
Sono proprio le mogli a confermare la difficoltà nel digerire certi alimenti da parte del marito, soprattutto la sera, quando si trovano in posizione supina, perchè in procinto di addormentarsi.
La deformità del setto, inoltre, può causare la disidratazione della mucosa nasale che quindi aumenta il rischio di sanguinamento. Si possono osservare anche dolore al viso, dallo stesso lato della narice interessata dall'occlusione; il soggetto inoltre ha maggiore consapevolezza della proprio processo di respirazione nasale, perché le narici non svolgono il loro compito in maniera fisiologica.
Una possibile soluzione a chi soffre di setto nasale deviato a questo problema consiste nell’operazione chirurgica che, tra l’altro, viene garantita gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale. Trattasi di un intervento generalmente facile da realizzare, salvo rarissimi casi più difficili da affrontare, a cui, nel caso si tratti di individui affetti da colite da stress, consiglierei sempre attività complementari come esercizi di rilassamento e respirazione yoga.
L'approccio allo studio dei vari tipi di colite non può assere mai affrontato da un unico punto di vista.
Cercherò spesso, per quanto mi è possibile, di trovare nessi, apparentemente strani, che dimostrano come un affaticamento dell'intestino possa essere il risultato di agenti stressanti e conseguenza di infermità dell'apparato gastrointestinale.
Lo studio a 360° del problema può aprire ad approcci medici decisamente più proficui, rispetto altri basati su una consequenzialità diretta e a volte sopravvalutata.


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Colite nei cani e nei gatti

colite-nei-caniLa colite anche quando interessa i 2 animali domestici più diffusi può essere provocata da una grande quantità di variabili. La diagnosi di questo disturbo dell'intestino cambierà a seconda delle cause che determineranno la sua presenza, a seconda del tipo di quadrupede messo sotto scacco.
La colite nei cani, così come nei mici può essere provocata da 5 differenti fattori:

1) Intolleranze alimentari e regimi nutrizionali sballati
2) Batteri e parassiti debilitanti per l'intestino degli animali, in grado di generare infiammazioni in tutto l'apparato gastrointestinale
3) Infezioni da funghi e micosi, determinate il più delle volte dalle condizioni igieniche ambientali in cui vivono i nostri aninali
4) Malattie degenerative dei tessuti, compreso tumori

Sarà compito del veterinario quello di accertarsi, attraverso un esame approfondito che includerà sempre una colonscopia, quali sono le cause alla base dei lamenti del nostro cane e quindi indicare il trattamento che dia maggiori garanzie di vittoria contro questo disturbo.

Sintomi canini

La principale caratteristica della colite nei cani, con particolare incidenza se si tratta di quadrupedi provvisti di pedigree, è un'evacuazione problematica. Troppo spesso i veterinari d'Italia hanno segnalato la difficoltà nel fare la cacca da parte dei nostri amichetti pelosi come un segnale premonitore di una patologia intestinale. La presenza poi di elementi sanguigni nelle feci rappresenta un ulteriore aggravante in grado di spostare l'asse della diagnosi verso una colite emorragica nei cani.
C'è da rilevare come, a differenza di quello che accade con la colite felina, i cani sembrerebbero sopportare meglio la condizione di dolore, legata alle infiammazioni delle pareti del colon. Questa particolarità dipende in parte dalla differente mole tra cane e gatto e quindi dalla caratteristica attitudinale che porta il gatto a miagolare in maniera plateale a causa dei forti spasmi addominali, soprattutto nel post evacuazione, e il cane reagire in maniera più equilibrata e meno appariscente. Questo si traduce in una ulteriore difficoltà da parte del padrone di comprendere quando il proprio golden retrievers o rottweiler soffre di colite spastica. Ovvio che quando si manifesta un'emorragia a livello del retto e quindi si ha la possibilità di osservare del sangue nelle feci, la diagnostica diviene più semplice. La maggior parte delle volte però quando il rosso fuoco domina gli escrementi del proprio cucciolo a quattro zampe si è già in ritardo con la cura.

Altri sintomi principali nei cani sono il manifestarsi di conati di vomito, che si verificano soprattutto di mattina, quando si rialzano dalla posizione di riposo dalla cuccia e una svogliatezza nel mangiare. Quando un cane che ha sempre mostrato un buon appetito mostra difficoltà alimentari è il chiaro segnale che qualcosa non stia funzionando a livello del colon e la possibilità che un'irritazione ne comprometta la salute si fa sempre più probabile.
Dal punto di vista della perdita del peso è il gatto l'animale che subirà danni maggiori in caso di irritazioni intestinali. I felini smetteranno quasi sempre di fare le fusa e si prodigheranno in poderosi miagolii di fronte ai quali anche il padrone più distratto non potrà far finta di niente.

I rimedi vincenti per curarla

Il veterinario se sospetterà che l'origine dell'irritazione sarà di tipo batterico è facile che il professionista suggerisca un approccio alimentare al problema. Un cibo più sano e migliori scelte nutritive possono combattere alla radice il disturbo e restituire al colon un minor carico di lavoro in fase digestiva. Per avere indicazioni più precise, sui pasti da far mangiare al proprio mammifero domestico sarà però necessario un esame clinico presso uno studio veterinario certificato.

Colite linfoplasmacellulare gatto

Trattasi di un'infiammazione molto acuta, in grado di determinare lo stato cronico del disturbo. Il sintomo di questo tipo di colite è la presenza nelle feci del gattino di muco. I residui organici di scarto che ritroveremo nella lettiera saranno circondati da uno strato gelatinoso, molto spiacevole alla vista, che ci darà immediatamente il sentore che qualcosa non va.
La sintomatologia della colite linfoplasmcellulare è associata a comportamenti ricorrenti da parte del gatto. Può succedere ad esempio di notare nel micio un certo nervosismo, una innaturale aggressività ingiustificata ed una più generale volontà di restare soli, lontani da carezze e croccantini. Tra le cause di questo disturbo può esserci anche l'ingestione di alimenti contaminati. Una specie di intossicazione da cibi sbagliati che determina dolori addominali lancinanti nel gatto di casa. Una situazione tipica in cui il gatto può “avvelenarsi” è legata ad esempio a dei lavori di tinteggiatura in casa. La possibilità che l'animaletto baffuto possa ingerire o anche solo respirare la vernice utilizzata dai muratori potrebbe diventare un gran pericolo per la salute del micio. Onde scongiurare qualunque rischio si consiglia di allontanare dall'abitazione il proprio gatto in maniera preventiva.


far-durare-l-amore-con-la-colite

Come far durare l'amore con la colite ulcerosa

far-durare-l-amore-con-la-coliteAbbiamo imparato quanto sia importante l'aspetto emotivo durante una malattia tanto subdola come quelle dell'intestino e come sia utile prepararsi a saper gestire al meglio le diverse fonti di stress. I dolori connessi a questi disturbi non sono solo di natura fisica.
Il disagio che può implicare a livello psicologico una forma di colite e le conseguenze che possono ripercuotersi sulla sfera delle persone che ci circondano sono abbastanza evidenti a chi ha esperienza diretta. Questo è vero sia per quel che concerne la capacità dei nostri amici di sopportare la nostra irritabilità e la nostra suscettibilità, sia per quel che riguarda la persona che vive al nostro fianco: l'amore della vita.
Quando si è troppo concentrati su sé stessi e quando accade di soffrire così tanto per un disturbo, può accadere di non rendersi conto di come il nostro carattere sia divenuto scontroso e possa dare fastidio e a volte mortificare le nostre amicizie o la relazione con il partner.
L'amore è un sentimento meraviglioso, che va coltivato giorno dopo giorno e che nessun male merita di mettere in discussione, approfittando della nostra debolezza emotiva del momento.

I crolli psicologici

Quando si avvertono forti spasmi o si è costretti a svegliarsi nel cuore della notte a causa dell'impellente bisogno di evacuare , a parte la stanchezza fisica derivata dalle poche ore di sonno accumulate durante la settimana, vi è il rischio concreto di rovinare il proprio umore. La conseguenza più facile associata a questo crescente nervosismo è quella di scontrarsi con le persone più vicine.

colite e stress
Possono essere i genitori o i fratelli i bersagli preferiti da un soggetto che soffre di colite nervosa. Ma bersagli preferiti possono divenire pure le nostre anime gemelle. Paradossalmente, vista la loro vicinanza emotiva, è facile che rivestano il ruolo di valvole di sfogo su cui dirigere tutta l'agitazione e la paura di non riuscire a curare mai questo disturbo intestinale.
I crolli emozionali possono variare da semplici crisi di pianto a vere e proprie reazioni isteriche, in grado di farci apparire dalla parte del torto, anche da parte di coloro che meglio ci conoscono e che farebbero di tutto per difenderci.

La colite fa diventare indifendibili

Ci siamo sempre occupati di come limitare il disagio legato ai sintomi tipici di un'infiammazione del colon o del retto. Imparare a gestire un attacco di diarrea o vincere la paura di una diarrea improvvisa mentre si va a fare una pizza con gli amici, rientra nell'abc della corretta formazione emotiva che dovrebbe permettere ad un soggetto colitico di affrontare a testa alta il problema all'intestino.
In questo caso però si parla della propria sfera sociale e dei sistemi che possono aiutare  chi avverte i sintomi tipici della colite  a migliorare la qualità della propria esistenza.
Le soluzioni più sicure possono essere riassunte in questo breve elenco appuntato, su cui, potrete attraverso una mail, chiedermi maggiori informazioni.

  • Esercizi ginnici. Migliorare la circolazione sanguigna aiuta ad ossigenare ogni parte dell'organismo. Queste attività fisiche, incentrate sui movimenti lenti (come insegna la cultura cinese) e alla respirazione ayurvedica sono rilassanti naturali che ci permetteranno di guadagnare sicurezza in noi stessi e gestire meglio la “fobia della cacca”.
  • Mangiare sano. Che significa qualcosa di molto più profondo della ricerca ostinata e no sense verso l'etichetta bio sui prodotti alimentari. Seguire una dieta naturale vuol dire mantenere a distanza dalla tavola tutti quei cibi caratterizzati da grassi saturi e quelle bibite ricche di coloranti e prodotti raffinati in laboratorio che nulla hanno a che fare con la nostra dieta mediterranea.
    In questo senso, per chi non l'avesse ancora fatto, invito i lettori di coliteaddio a guardare il servizio di Report sui cornetti integrali. Si avrà modo di scoprire gli inganni taciuti dietro un'etichetta a dir poco confusa, la cui esistenza è giustificata da leggi ambigue che pensano al risparmio e all'economia, più che alla salute dei cittadini. Troppe volte abbiamo letto dei referti clinici o studi del settore alimentare in cui viene messa in relazione l'assunzione di cibi sintetici o eccessivamente lavorati dalle industrie del cibo con gli stati di nervosismo di un individuo. Questo è tanto più vero se si soffre di sensibilità all'apparato intestinale e l'organismo appare già in deficit di serotonina e accumuli di endorfina.
  • Assistenza psicologica. Sembrerà un eccesso, ma non è così. Di fronte a situazioni di colite ulcerosa particolarmente acuti, quando i crampi addominali diventano lancinanti e la borsa dell'acqua calda sembra più una scusa per non risolvere il problema a monte che un rimedio davvero valido per curare l'infiammazione da colite, la figura di uno psicologo può essere fondamentale nel percorso di guarigione.
    Un professionista della psiche può insegnarci molto sui metodi per sopportare meglio le soglie del dolore e darci consigli su come comportarci in pubblico quando si soffre di meteorismo. Lo studio del nostro inconscio e l'insegnamento dei modi per migliorare la propria autostima sono tutti strumenti validissimi che solo un dottore di psicologia potrà usare al meglio per accompagnare l'individuo colitico verso la guarigione.

Consigli per non rovinare i rapporti d'amore

La colite è vero: fa perdere la pazienza. Per questo, sia che si tratta degli amici, sia che si tratti del fidanzato, va da sé che imparare a convivere con le proprie emozioni, per quanto negative esse possano essere quando si è malati è importante per non ledere alle nostre reti sociali.
Ho assistito pazienti che mi hanno parlato di un matrimonio finito a causa della colite o di persone disperate che avrebbero fatto di tutto per riconquistare un ex fidanzato, allontanatosi perchè stremato dal loro umore ballerino, facilmente incline alla collera e al litigio d'amore.
Il sentimento nobile dell'affetto eterno merita maggiore rispetto ed è nostro dovere di terapeuti quello di consigliare delle scelte pratiche che possano trasformarsi in soluzioni per far funzionare un rapporto tra un ammalato di colite ulcerosa e un partner potenzialmente vessato dai suoi lamenti e le sue fobie, più o meno giustificate.

  • Non reagire d'impulso. Pensare sempre 30 secondi prima di rispondere al proprio compagno. Ripetere la frase nella testa e cercare di analizzare tutti gli elementi, dal tono utilizzato, ai contenuti senza dare particolare accento a un unico aspetto. Lasciare quel tempo necessario affinchè il sangue fluisca meglio e non annebbi i pensieri, trasformando una semplice replica in un pretesto per litigare con il proprio marito o fidanzato. La respirazione può migliorare meglio ad affrontare una conversazione con il giusto piglio, senza farci scattare contro l'altro sino ad aggredirlo verbalmente, il più delle volte in maniera ingiustificata.
  • Trascorrere più tempo libero per i propri hobby. Dedicarsi a quello che ci piace di più, che sia una collezione di monete o delle lunghe passeggiate a cavallo, facciamolo. Dobbiamo andare contro quella sensazione di stanchezza, tipica di questo disturbo e cercare di praticare lo sport o di assecondare il passatempo che più ci aggrada. Cercare la felicità di sé stessi, vuol dire già provarla.
    hobbies e passioni
    E trovare il buon umore significa essere più tolleranti con chi ci è accanto. Non è giusto incanalare il flusso dei pensieri negativi associati alla colite nei rapporti interpersonali. Questo gioco al massacro rischierebbe davvero di rovinare nozze o fidanzamenti duraturi. Bisogna comportarsi come persone mature e pensare a stare meglio, anziché arrendersi e lamentarsi per la propria condizione di salute.
  • Mettere da parte l'orgoglio. Indipendentemente dal proprio carattere bisognerebbe avere la lucidità di ammettere che è un periodo in cui risultiamo straordinariamente suscettibili. E' facile quindi ragionare sul fatto che siamo noi, a causa dell'infiammazione delle pareti del colon, ad avere il più delle volte torto quando bisticciamo con la persona che amiamo. Dobbiamo essere pronti a chiedere immediatamente scusa. A volte i nostri partner esterneranno il loro dissenso anche solo un'occhiataccia o un abbassando la testa verso il pavimento. Dovremmo essere doppiamente bravi ad interpretare questi segnali negativi e cercare un chiarimento sincero, porgendo eventualmente le nostre scuse, prima di iniziare una lite d'amore potenzialmente distruttiva per i sentimenti alla base della relazione amorosa.
  • Parlare con il miglior amico di tuo marito. Quando un fidanzamento vive una crisi o un matrimonio vive una fase difficile, i primi a saperlo sono quasi sempre gli amici dei relativi partners. Quando affiorano le prime avvisaglie di qualche cedimento in amore o si nutre qualche dubbio sulla sincerità dell'amore dell'altro a seguito di un periodo burrascoso, meglio correre ai ripari. Confidarsi con l'amico del partner significa guardare da un altro punto di vista i problemi e conoscere qualche dettaglio in più su eventuali cause che stanno inducendo il proprio compagno o compagna ad amarci di meno.

Intestino e acidosi tissutale

Caratteristica di ogni cellula presente nel nostro organismo è quella di essere soggetta a migliaia di reazioni chimiche che le permettono la vita.
La totalità di queste reazioni di tipo biochimico vengono definite con il nome assai noto di “metabolismo cellulare”.

In maniera più precisa potremmo dire che il metabolismo si distingue in due tipologie: anabolismo e catabolismo.
Nel primo gruppo faranno parte le reazioni imputate a costruire e rimarginare le cellule e gli apparati; nel secondo gruppo invece, quelle reazioni che servono per trasformare ed elaborare le sostanze, gli apparati e soprattutto gli alimenti.

L'importanza del giusto ph

Il ph rappresenta la concentrazione di ioni idrogeno (H+) del mezzo in cui hanno teatro le suddette reazioni di tipo chimico. Si consideri come un po' tutte le reazioni chimiche possono verificarsi soltanto ad alcuni pH particolari.
Il ricambio di acidi e basi avviene in maniera costante e continuativa in tutte le centinaia di miliardi di cellule che costituiscono l'essere umano. Succede che ciascuna di queste cellule genera energia e quindi di fatto le tossine sono la risultante della produzione di acido carbonico più altri tipi di acidi che il corpo umano assume attraverso cibi o a seguito della loro metabolizzazione.

L'organismo di ogni essere umano di fatto genera acidi di continuo. Quando questi raggiungono una percentuale considerevole rispetto le molecole basiche, tessuti, organi e ghiandole potrebbero danneggiarsi e quindi limitare la loro funzionalità.

Quanto dev'essere il Ph?

Per stabilire il valore di questo parametro si utilizza una famosa scala logaritmica attraverso la quale poter dedurre il livello di acidità o di basicità di un liquido o soluzione.

scala-ph-metabolismo
Quindi un pH il cui il valore è maggiore al 7 indicherà una maggioranza di ioni ossidrile (OH). Di conseguenza, in questi casi, si parlerà di soluzione alcalina, detta anche “basica”.
Nelle circostanze in cui i valori risulteranno inferiori al 7, si assisterà alla dominanza di ioni idrogeno (H+). In questo caso si parlerà di una soluzione “acida”.

Il benessere intestinale e situazioni associate a disturbi come colite o colon irritato sono spesso conseguenze di un mancato equilibrio nel rapporto tra elementi basici e acidi.
Attuare azioni di prevenzione per scongiurare il ricorso a terapie anti colite vuol dire combattere l'acidosi tissutale. Tenere sotto controllo i livelli di acidità nell'organismo significa porre dei mattoni fondamentali a difesa della nostra salute intestinale. Un disequilibrio tra acidi e basi è il più delle volte il segno evidente di un accumulo di tossine.

Questo container di acidità nei tessuti può essere stato causato da svariati fattori.
Le tossine in esubero a livello d'organismo possono infatti generarsi per cause:

  • alimentari, a seconda dei cibi ingeriti e della composizione dei piatti che fanno parte della propria dieta.
  • Ambientali, ovvero in relazione con il contesto culturale in cui si vive.
  • Farmacologiche, quando l'assunzione continua di determinate medicine può sbilanciare il rapporto verso valori acidi.
  • Endogene, risultanti da un insieme di cause più nascoste, connesse con il sangue e altro ancora.
  • Quando l'infiammazione non viene curata potrebbe diventare cronica e  quindi più ostinata da guarire. Dei controlli continui possono permettere di prevenire mali peggiori e limitare il ricorso a terapie invasive per attenuare disturbi dell'apparato intestinale.

Volendo sintetizzare al massimo il concetto, ma esprimendolo con chiarezza e semplicità, si potrebbe dire che quasi tutti i disturbi e le patologie che interessano il colon sono il frutto più evidente di un tentativo del corpo di espellere le tossine in eccesso, responsabili di ostruire il passaggio del sangue e sua regolare circolazione.

I sistemi tampone

Affinchè non avvenga l'eccessivo accumulo di acidità nei tessuti e un marcato squilibrio nel pH, il corpo umano attiverà le sue principali difese attraverso 4 sistemi tampone.

1. Polmoni: mediante l'espirazione consentendo l'espulsione di anidride carbonica e quindi di pericolosi acidi carbonici.

2. Reni: Trattasi dell'organo umano più indicato per far scomparire del tutto gli acidi. Si sottolinea come a seguito della creazione di edemi il corpo trattenga l’acqua per diluire le sostanze tossiche. D'altro canto questi organi possono occuparsi dell'espulsione solo di quei liquidi caratterizzati da un valore di pH compreso tra 4,4 e 4.
Se si riscontrassero dei valori inferiori al 4 il tessuto del rene si rovinerebbe in maniera irrimediabile. Questa situazione però non può mai verificarsi perchè scatterebbe un sistema di difesa, attraverso il cosiddetto “blocco renale”. Situazione pericolosa da affrontare, ma comunque “irrisoria”, se confrontata con le conseguenze che dovrebbe affrontare il corpo umano in caso di lacerazione del tessuto.

3. Pelle: considerata non a caso da molti esperti di cura dell'intestino come il “secondo rene” o anche “secondo polmone”. Si tratta dell’organo più imponente presente nell'uomo è svolge 2 funzioni fondamentali. Da un lato regola la temperatura del corpo, dall'altro, mediante sudorazione, è in grado di espellere le tossine e acidi di troppo.
4. Fegato: La grande capacità biochimica del fegato è collegata con il suo lato basico. Ogni 4 minuti circa, questa grande ghiandola filtra tutto il sangue che circola allo scopo di detossificarlo dai veleni.


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Intestino: rimedi medi, veloci e velocissimi

colite-rimedi-velociLa maggior parte delle persone che mi contattano mi chiedono come poter arginare problemi di infiammazione al colon o come curare casi di meteorismo associati a coliti, insistendo moltissimo sul fattore tempo.

Per conoscere i tempi precisi di durata delle terapie mirate al recupero di disturbi intestinali, non basterebbero i migliori chiromanti sulla piazza, e sbilanciarsi in proiezioni non realistiche non risulterebbe né saggio né tanto meno professionale.

Eppure una proiezione di massima può essere fatta, almeno per cercare di far capire ai potenziali soggetti interessati da forme di colite come, a seconda dell'approccio medico, i tempi di guarigione potrebbero risultare più o meno veloci.

Ci sono rimedi per la colite immediati ed altri decisamente più lenti. Ma è giusto chiederci e quindi valutare quale metodo in definitiva si dimostra più efficace e quale cura seppur immediata, può invece causare con il passare dei mesi più danni che benefici.

I tempi di durata delle cure risultano essere un parametro utile, ma non così significativo, come qualche azienda produttrice di farmaci anti-colite vorrebbe farci credere.
Così come un battito cardiaco troppo accelerato aumenta i rischi di infarto e quindi la mortalità nei pazienti, così la rapidità di soluzioni mediche di fronte a problemi dell'apparato intestinale dovrebbe destare maggiore attenzione verso una critica costruttiva e distaccata da facili entusiasmi.

I rimedi veloci come il vento per curare l'intestino, si rivelano sotto la luce del giudizio critico e della conoscenza dell'argomento, solo gioielli di cioccolata, mascherati da un packaging ingannevole.
La stessa valutazione la possiamo osservare per le diete rapide, in cui si rischia di recuperare, a distanza di un anno dallo start, più chili di quelli persi nelle prime quattro settimane.
Obiettivo di questo articolo vuole essere il fare maggiore chiarezza e aprire gli occhi su approcci di guarigione più immediati e contemporaneamente più promettenti.

Tentativi farmacologici

mesalazinaRappresentano le classiche cure Usain Bold. Proprio come l'atleta pluripremiato di origini Giamaicane, anche le cure per i disturbi intestinali basate su farmaci e medicinali non sono tanto “brave” nelle distanze più lunghe. Provate a sfidare una terapia a base di antispasmodici su gare da 10 o 15 chilometri. Vi sorprenderebbe negativamente quanti pochi vantaggi possano portare delle cure medicinali nel lungo periodo e quanto questi prodotti di sintesi possano danneggiare la salute del retto, ad esempio.

Non è affatto detto infatti che l'effetto rilassante dei medicinali anti spasmi sulle pareti laterali dell'intestino, oltre a migliorare il controllo dell'apparato, non portino con sé anche conseguenze come episodi di diarrea anche parecchi intensi. Forme di dissenteria fulminante, in grado di sorprenderti all'improvviso durante da giornata, quando meno te lo aspetti. Un problema non di lieve entità, capace di stroncare anche chi ha autostima da vendere..

Con il passare dei mesi, cure per una colite nervosa combattuta a suon di medicinali antispasmodici, potrebbero persino ledere al corretto funzionamento del battito del cuore. I potenziali pericoli per il cuore e per l'intero organismo sono tali da suscitare una certa diffidenza di fronte agli spot di farmaci sintetici e a slogan tipo “ideali come cura per la colite in sole due settimane”.

Discorso analogo va fatto anche per le pasticche anti acidità. Questi rimedi sono repentini per la colite e i bruciori ad essa collegati. In questo caso i sintomi che seguono una terapia di questa tipologia sono ancora peggiori, visto che il problema tende a peggiorare con l'aumentare del tempo di assunzione del farmaco. Casistiche comuni seppur meno frequenti, dimostrano come alcuni pazienti possano soffrire successivamente anche di calcoli e osteoporosi.

Infine, anche i lassativi danno risultati velocissimi di pseudo-guarigione , soprattutto quando tra i conseguenti effetti collaterali si evidenziano, per intensità, i terribili dolori di stomaco, portando con essi strascichi di flatulenza che spesso diventano ingestibili per il soggetto colitico.

Dritte aerobiche

Gli esercizi sportivi fanno parte integrante di sistemi di cura per patologie dell'intestino crasso o tenue. Sono soluzioni piuttosto lente in termini di risultati, soprattutto se confrontati con quelle relative ad approcci farmacologici. Gli esercizi fisici sono alla base delle strategie per migliorare l'attività polmonare e sono la medicina naturale che tutti i pazienti affetti da colon sensibile dovrebbero praticare con continuità.
passeggiata aerobicaLa corsa, il semplice passeggiare a piedi, sino ad una lieve ginnastica posturale da seguire in palestra, aiutati da una figura esperta di pilates, sono tutti rimedi validi, che possono aiutare concretamente a prevenire mali intestinali peggiori.

Oltre tutto, esistono così tanti corsi ginnici via youtube da dimostrarsi anche tra i rimedi più economici per questo genere di disturbi. Il consiglio è quello però di farsi seguire da un allenatore con competenze medico-sportive marcate e rispettare con precisione le sequenze di attrezzi e di circuiti da lui indicati. Non bisogna strafare.

La regola è una: strafare mai, allenare l'organismo sempre. Se il corpo è tonico, anche i muscoli interni risponderanno meglio ai traumi e la stessa soglia del dolore potrebbe protendere verso l'alto. Gesti semplici e rituali che devono diventare una costante nella nostra settimana e quindi nella nostra vita quotidiana.
Lasciamo le aziende continuare a pubblicizzare farmaci ultra rapidi per guarire dalla colite, ma nel frattempo alleniamoci perchè “chi va sano..va piano, ma va lontano”.

Cure naturopatiche

Trattasi di metodi, repertori e sistemi che, in quanto naturopata, preferisco e applico molto spesso con ottimi risultati. Rappresentano la base della mia formazione e oggetto di studi approfonditi che mai finiscono. In una scala di valori, dal punto di vista della lestezza nel raggiungimento degli obiettivi, si posizionano a metà strada tra le due metodologie sopra menzionate. Le soluzioni più naturali per risolvere traumi da colite ulcerosa sono armi che non vanno sottovalutate, perchè partono dal presupposto di vita dove: “nulla si crea, tutto si trasforma”.

Il prodotto chimico sintetizzato in laboratorio sotto forma di medicinale non può che essere una sofisticazione rispetto alla più naturale ricerca degli elementi che madre natura ci fornisce da milioni di anni, permettendoci di vivere ed “essere” felici.
Per questa ragione il programma di cura per la colite che ho messo a punto, si basa su anni di esperienza nel campo dello studio delle malattie gastrointestinali e della medicina complementare e naturale. La naturopatia quindi come manna per la salute, come ancora di salvezza dell'uomo comune, disorientato dal dominio delle case farmaceutiche e dei loro tentacoli più o meno invisibili.

Attraverso una scuola specifica e diversi corsi di specializzazione ho approfondito le conoscenze delle cure naturopatiche, verificandone direttamente i vantaggi anche di fronte ad un grande ventaglio di problemi, come: insonnia, stress, tiroidismo, dermatosi e persino forme tumorali.

Attraverso l'utilizzo di diversi rimedi e sistemi naturopatici ho assistito a persone che hanno raggiunto la guarigione in meno di un mese, giusto il tempo della durata di un ciclo lunare. Spesso ricorro a coincidenze di questo tipo che considero come un legame costante che ci unisce, come un cordone ombelicale, alla nostra madre Terra e all'universo tutto.

L'approccio naturale alla cura della persona colitica ha una tempistica medio-veloce che presenta altissime percentuali di successo, pari a quasi il 90% dei casi. Sono orgoglioso di aver scelto questa strada “salutista”, in cui abitudini alimentari, scelte comportamentali e prodotti 100% naturali, possono aiutare a risolvere i disturbi del colon, senza causare alcuna ripercussione negativa nel lungo termine.


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Rimedi naturali contro il nervosismo

rimedi-naturali-stressNon possiamo iniziare questa rassegna che vuole descrivere quegli elementi di origine assolutamente naturale per guarire condizioni stressanti partendo dai famosi fiori di Bach.
Spesso l'utente medio può avere la percezione che si sopravvaluti questo filone di medicina, ma io,  analizzando i risultati sui miei pazienti, non posso che oppormi a questo punto di vista, affermando la notevole capacità curativa della floriterapia per risolvere tante situazioni difficili, compresi i casi di colite causata dallo stress. Là dove la medicina convenzionale di “sintesi” non arriva, spesso sono proprio le soluzioni più semplici, provenienti direttamente da Madre natura a riuscire nell'impresa.
La posologia per l'assunzione di questi fiori è di 4 gocce, per 4 volte al giorno.
Si ricorda a tutti che trattasi di prodotti acquistabili con facilità presso erboristerie anche di media o piccola dimensione.

Fiori di Bach: musica per il nostro cuore

Anche quando un soggetto sembra relativamente sereno, con uno stato d'animo pacificato, spesso può nascondere dei disequilibri sul piano nervoso.
Alcune persone sembrano voler dare l'immagine opposta rispetto alle sensazioni che stanno vivendo interiormente. L'utilizzo di una medicina naturale come Agrimony rappresenta la cura ideale per questo tipo di individui.
I suoi principi aiutano a far emergere il carattere più fraterno del soggeto, ben predisponendolo alle relazioni sociali. Agrimony permette di recuperare quella percezione di pace interiore perduta, a causa del cattivo stato in cui si trova il sistema nervoso.

Aspen, è invece quel rimedio basato su elementi 100% naturali che andrebbe ricercato da coloro che soffrono da crisi di panico e che risultano soggetti a paure. Grazie a questo prodotto naturale per combattere lo stress si potrà rasserenare lo stato mentale di tutti coloro i quali percepiscono quella strana sensazione di precarietà, associata alla possibilità che un cattivo evento possa da un momento all'altro presentarsi nel corso della giornata. Un pizzico di spavalderia che serve a migliorare la vita dei soggetti più “bloccati” dalla paura.

Rock rose, al di là del nome fantastico, si presenta come uno stimolo naturale a chi tende a vivere la condizione di stress come un momento buio, spesso affrontando veri e propri stati depressivi. Rock rose dona una seconda possibilità alla psiche, tranquillizzandola da ogni punto di vista e allo stesso tempo alimentando nell'individuo la voglia di uscire da quel tunnel di tristezza.

Red chestut mitiga l'ansia legata all'incapacità di sapersi rapportare agli altri. Quel senso di inadeguatezza legato alle situazioni, può portare ad una drammatica fuga dalle proprie responsabilità e spesso preannunciare gesti innaturali, a volte inspiegabili. Questo fiore consente di risollevare l'umore delle persone che provano sulla propria pelle questa condizione, stimolandoli naturalmente ad una reazione concreta che permetta loro di riconquistare la vita con i denti.

Anche il Mustard ha una funzione simile. Questa pianta della salute farà da sostegno ai pazienti più o meno consapevoli della loro depressione, facendoli recuperare la forza di volontà per combattere la tristezza interiore vissuta. Un vero antidoto naturale contro la noia e l'infelicità quotidiana, spesso la prima causa di insoddisfazione sia sul piano umano che su quello professionale.

Rescue remedy riassume in un unico bio prodotto, le qualità di tutti i fiori sin qui descritti. Un vero ospedale per l'animo umano, che può fare straordinari miracoli per contrastare l'azione degenerativa degli stressors.

A scuola con la salute

In questa rassegna di rimedi naturali per recuperare la calma perduta, non potevano mancare all'appello i fiori australiani.
Un tipo di cura meno noto rispetto quella basata sui fiori di bach, ma che tanto successo sta riscuotendo negli studi di naturopatia di tutto il Mondo.

Fluent espression: dona un grande impulso al dialogo. Migliora la sensazione di trovarsi in pubblico e garantisce maggiore sicurezza rispetto alle proprie azioni. Consigliatissimo fiorellino per i soggetti particolarmente timidi o ansiosi.
Calm and Clear: come lascia intendere lo stesso nome, trattasi di un inibitore dell'ansia. Questo fiore australiano fa sentire sé stessi a proprio agio, migliorando le capacità mentali dell'individuo, che spesso vive la propria condizione come marginale e quindi fonte di infelicità.

I colori del sonno

Negli ultimi 10 anni abbiamo visto crescere l'interesse verso le cure cromoterapiche. Soprattutto nell'ambito dei pazienti che dimostravano grandi difficoltà nell'addormentarsi, i vantaggi associati con la cromoterapia sono stati eccezionali. In modo più specifico, la tonalità che secondo numerosi studi sembrerebbe straordinariamente efficacie per riequilibrare lo stato d'animo dell'individuo stressato è il blu. L'azzurro scuro, tendente al blu pare sollecitare pensieri positivi nelle persone e viene presto associato a benessere mentale e pace interiore.
Il colore che appare invece la cura naturale migliore per fomentare la creatività negli individui più timidi è l'arancione. I soggetti timidi, con forte necessità di essere stimolati e spronati a combattere la loro condizione di stasi permanente dovrebbero circondarsi di pareti color arancio e vestire con abiti di questa tonalità. La tecnica della tinta arancione è spesso utilizzata in ambito artistico per trovare la cosiddetta ispirazione. Non è certo un caso se in diversi meeting di meditazione, organizzati a livello aziendale, si trovino spesso scenari dominati da questa vivace colorazione.

Aromaterapia: profumo di guarigione

L'olfatto è da molti ricordato come il senso del benessere mentale. La cura a base di profumi si basa proprio sull'idea che determinate essenze possano influire positivamente sulla condizione fisica delle persone. Seguirà un breve elenco di sostanze, cibi e piante di vario genere, facilmente reperibili, che possono aiutarvi a risolvere problemi anche gravi.
La pianta di lavanda si è dimostrata un ottimo palliativo contro il nervosismo.
La camomilla, come è noto, è un potente calmante, in grado di rilassare le pareti intestinali e spesso utilizzata per combattere la colite.
L’arancia dolce ha qualità lenitine e riporta la gioia nelle persone.
L’anice stimola all'essere positivi, anche difronte a situazioni piuttosto complicate
Biancospino risulta un medicinale naturale molto valido per chi accusa problemi di tachicardia e pressione alta.
La melissa si prenderà invece cura dell'apparato digerente.
Sempre contro l'insonnia, si potranno diffondere essenze a base di passiflora, valeriana e fiori d'arancio per provare benefici nel medio e lungo periodo.

Per qualsiasi dubbio o curiosità, lasciate un commento all'articolo, grazie.


colite-alimentazione

La dieta scaccia colite

colite-alimentazioneSiamo nei tempi di master chef, momenti storici nonché mediatici in cui gli alimenti e le diete rivestono un ruolo centrale nella nostra vita. Un periodo in cui le ricette diventano il vangelo e Federico Ferrero il nostro santone.

Se occupassero almeno la metà del tempo delle trasmissioni di cucina per formulare consigli o indicare pratiche da seguire per migliorare la nostra salute, sarebbe un bel salto di qualità (ma ahimè la qualità in tv non rende).
E invece il focus dell’informazione televisiva sul genere alimentare è incentrato tutto sulla proporzione degli ingredienti, più che sulla qualità degli elementi nutritivi che li compongono.

E allora cercheremo di fare un po’ di chiarezza su una dieta possibile, che garantisca al corpo un alimentazione equilibrata, evitando qualsiasi ripercussione negativa nei confronti dell’intestino e delle sue mucose.
Anche perchè, parlando di professionisti dell’apparato digerente, si parla troppo di medicine e di elisir magici per lo stomaco e il colon, ma quasi mai ci si concentra su quello che mangiamo.

La giusta dieta
Disintossicare il colon
Alimentazione vegetariana
La migliore colazione contro la colite

Come diceva Shakespeare: “Il nostro corpo è un giardino, la volontà il giardiniere”
E allora annaffiamolo il nostro spazio verde e aiutiamolo con cibi genuini a creare le migliori premesse per un raccolto eccezionale.

cibo genuino per colite

Purtroppo le patologie che colpiscono l’apparato digerente sono in aumento, soprattutto in paesi come l’Italia. E’ significativo pensare che nazioni come Italia e Francia, storicamente legate alla cucina mediterranea e universalmente riconosciute come terre dalle ottime tradizioni alimentari, siano state talmente rivoluzionate da decenni votati al mito dei fast food e dei cibi surgelati, da aver subito i danni maggiori.

Nonostante i sintomi di manifestazioni quali colon irritabile e rettocolite ulcerosa non siano mai univoci e tendano a variare a seconda dei soggetti, esistono dei gruppi di cibi che, al di là di eventuali intolleranze di carattere individuale, potranno sempre rientrare nel regime alimentare di un soggetto. Spesso la causa e l’origine primaria del nostro malessere intestinale è da ricercare proprio nella nostra dieta.
Alcuni generi alimentari, molto più di quello che vi  possono dire medici che per lucro preferiscono prescrivere ricette mediche anziché alimentari… possono invece scatenare in maniera diretta alcuni sintomi della colite.

Annotiamo tutto…

Per prima cosa, consideriamo sempre che per nostra fortuna, alla faccia delle scienze genetiche, ogni intestino è diverso da un altro. Esisteranno sempre delle eccezioni ed è bene considerarlo, senza per questo farsi da scudo qualora alcune diete non dovessero funzionare per migliorare l’infiammazione causata da un colon irritato. Per essere certi sui benefici o al contrario sugli effetti negativi che può avere una pietanza rispetto ad un’altra, serve carta e penna. Proprio così, quando parlo di buon senso come prima arma per la prevenzione della colite, alludo proprio a questo.

diario alimentare
Appuntare cibi, quantità e orari su di un quaderno, e dividere la tabella per colazione, pranzo e cena, riuscirà a darvi un quadro clinico d’insieme che difficilmente potrà darvi nessun altro “dottore esterno” alla vostra dieta.

Per completare lo schema curativo sarà utile riservare una colonna anche ad eventuali conseguenze che il cibo ha prodotto sul nostro fisico. In particolar modo, sarà importante concentrarci su eventuali fenomeni quali costipazione, diarrea e produzione di gas dallo stomaco.
Un po’ di buona volontà, assieme ad una buona dose di inchiostro e cibi di produzione biologica, sono i canali vincenti per liberarsi da intossicazioni intestinali e disturbi associati a colon e retto debilitati.

Attenzione ai cibi killer

I supermercati sono pieni di vivande molto pericolose per il nostro intestino. Avere la giusta educazione alimentare ci aiuterà a vivere molto meglio e con una maggiore consapevolezza di volerci bene. E’ strano pensare quante volte ci nutriamo con la convinzione di fare bene al nostro corpo, assolutamente inconsapevoli di quanto alcuni cibi possono fare male alla salute. Un buon pasto dev’essere innanzi tutto un piatto ricco di vitamine e sali minerali utili e facilmente digeribili.

L’elenco dei cibi killer è lungo, fate molto attenzione a questa lista, perchè trattasi di alimenti molto comuni, spesso percepiti persino come “genuini” e salutari.
Carni: mangiare carne, un po’ in tutte le forme, da quelle salate, agli insaccati, passando per il manzo macinato o i più esotici hamburger e roast beef, non fa bene all’intestino.
Non si potrà mai sostenere che la carne in scatola, come pure le braciole di maiale, tanto amate soprattutto nella tradizione culinaria dell’Italia meridionale siano benefiche per il nostro organismo..
Diffida di chi parla di salsicce più leggere o di prosciutto senza grassi o polifosfati, perchè tutti i derivati dalla carne animale devono essere estromessi dalle diete del soggetto afflitto da colon irritabile o disturbi dell’intestino retto.
Pesce: nocivissimo soprattutto quando si tratta di frutti di mare crudi, molluschi e pesce fritto. Il sapore squisito di una frittura di pesce di paranza è inversamente proporzionale ai benefici che reca all’intestino. Per acciughe e sardine o sgombri “in scatola” vale lo stesso discorso.
Latte e latticini: la scarsa digeribilità di questi cibi è ormai indiscutibile. Tutti gli alimenti con lattosio, derivati compresi, dovrebbero restare lontani dalle nostre tavole e di conseguenza ben distanti dalle mucose facilmente irritabili del nostro stomaco.

stop a latte e derivati

Verdure: bollate le insalate crude, alla stregua della lattuga, ma anche i cavoli, le rape e i funghi non dovranno comparire nel nostro menù. Stesso discorso ma con l’incognita del dubbio per melanzane, carciofi e piselli. Così buoni e sani all’apparenza possono rivelarsi dei brutti sgambetti per le condizioni di salute e influire negativamente sui processi digestivi e irritativi.

Frutti killer: anche dietro l’apparente dolcezza della frutta si nascondono possibili pericoli. I più grandi problemi sono legati al consumo di meloni, ciliegie, fichi e prugne. A volte anche i mirtilli, le fragole, le more e l’uva non hanno effetti benefici sul colon. E lo stesso dicasi per albicocche e datteri anche se consumati sotto forma di confetture.

Pane e cereali: quando sono di tipo integrale sono da considerare off limits per la nostra dieta se vogliamo ottenere miglioramenti significativi in caso di colite ulcerosa o sindrome da colon irritabile. E con il tempo dovremo imparare a perdere pure l’abitudine di comprare brioches e cornetti dal bar, avendo anche loro le medesime caratteristiche organolettiche negative del pane integrale e della crusca. E visto che parliamo di bar, tanto vale darvi anche questa antipatica notizia: dite arrivederci a  caffè e cioccolato. E già, perchè oltre a liquidi come vino e birra o all’aggiunta di aceto come condimento, un saggio nutrizionista dovrebbe consigliare di evitare di assumere il caffè perchè fa male. All’inizio ti sentirai smarrito e l’idea di rinunciare ad una bevanda da sempre così presente nella tua vita e a tratti ti renderà più nervoso, ma con il tempo ti assicuro che il tuo fisico te ne sarà grato.

La dieta da seguire

Forse dopo aver letto la lista di cibi killer del paragrafo precedente avrai pensato: “Si ok… ma ora cosa mangio?”.
Ti assicuro che il regime alimentare mediterraneo ha ancora tanto da offrire al nostro stomaco.
I cibi migliori per efficacia e benefici sul nostro intestino infiammato sono:

  • Carni (Pollo, coniglio, tacchino, prosciutto cotto di ottima qualità)
  • Pesce (sogliola, branzino, orata, spigola, tonno di qualità, sgombro)
  • Verdure (carote, zucchine, pomodori – da testare – , radicchio)
  • Frutta (mele, pere, pesche)
  • Pane bianco tostato
  • Riso bianco, miglio, grano saraceno, farro perlato
  • Semolino
  • Patate al forno
  • Miele

A questi alimenti si possono aggiungere altre verdure tollerate, stesso discorso per la pasta di frumento, uova una tantum e prodotti a base di soia (tofu e tempeh).

Disintossicarsi in caso di colite fermentativa

I cibi sopra indicati sono perfetti per contrastare fenomeni derivanti da una colite fermentativa. Ricordo che la flora batterica presente nell’intestino, a seguito di un’alimentazione non equilibrata e varia o di un abuso di farmaci, col tempo può subire delle conseguenze generando una condizione chiamata “disbiosi“.
In questa situazione accade che i carboidrati e le sostanze zuccherine generano processi fermentativi, le proteine – come nel caso di assunzione di insaccati o derivati del latte – generano processi di putrefazione.

colite fermentativa

Quando un soggetto è colpito da una forma di colite, può verificarsi uno squilibrio tra le famiglie batteriche presenti a livello intestinale, creando così quello che in termini medici sono menzionate come: colite fermentativa e colite putrefattiva.
Mangiare per un periodo di tempo solo la frutta consigliata nella dieta per la colite come sopra indicato e fare attenzione alla tipologia di cottura di determinati alimenti, così da preservarne il valore nutrizionale, può risultare fondamentale per la guarigione di coliti di questo tipo.

Fenomeni come la diarrea impellente o una perenne condizione infiammatoria della fascia intestinale saranno solo dei brutti ricordi. Ritrovare la salute significa recuperare anche la felicità fisica, ma soprattutto emotiva.

Il tempo è denaro per l’intestino

Accorgersi in ritardo o fraintendere la necessità di cura con uno stato di debolezza momentaneo, legato allo stress può essere tanto pericoloso per la nostra salute, quanto l’essere impazienti di guarire al più presto da una colite ulcerosa.
Il tempo che mi sento sempre di consigliare ai miei pazienti è di 60-70 giorni. Un periodo di tempo sufficiente per valutare se i consigli da seguire si sono rivelati utili.

I consigli per una pancia sgonfia

Esistono 4 leggi alimentari, ma anche abbastanza.. elementari che suggerisco sempre di portare avanti durante un percorso di disintossicazione.

1) Farfalle di notte. Inutile appesantire il menù della nostra cena con cibi ipercalorici e con prodotti nutritivi ricchi di grassi. La sera sarà nostra premura mantenerci leggeri ad ogni costo. Magari le prime volte proveremo una leggera sensazione di fame, ma con il tempo impareremo ad affrontare questa sensazione. Capiremo la sua natura psicologica, perchè i vantaggi che riceveremo a livello fisico compenseranno di gran lunga un vago disagio intestinale, associato ad una percezione di vacuità del tutto fittizia.

2) Lo spuntino fa bene. No alle diete uniche, monodirezionali e monoporzione. Il nostro organismo dovrebbe evitare i cibi nocivi e non privarsi delle sostanze benevole per l’apparato digerente e l’organismo tutto. Scegliamo bene come fare il nostro “break”, ma non rinunciamoci. Dividiamo i pasti della giornata in maniera proporzionata e non lasciamo ad un super pranzo tutti gli oneri energetici quotidiani. La giusta divisione del lavoro alimentare tra colazione, merenda, pasto principale, break e cena, saranno il valore aggiunto della nostra dieta scaccia colite.

3) La leggenda delle fibre. Si legge tutto e il contrario di tutto quando si leggono consigli su cosa mangiare e sull’alimentazione da evitare in caso di colite. La questione fibre è una delle più dibattute. Non avere più problemi di pancia gonfia vuol dire sì escludere in un primo periodo i cibi “fibrosi” dal regime nutritivo di ogni giorno.

Il buon senso però deve scoraggiare l’idea malsana di perpetuare per sempre questa inspiegabile rinuncia. Essendo gli alimenti con fibre fondamentali per la felicità dell’apparato digerente, una volta superata la fase infiammatoria più acuta, dovremmo reintrodurle gradualmente. Pensiamo ad esempio agli spinaci e ai loro valori nutrizionali, così essenziali che sarebbe un offesa rinunciarvi, anche perchè buonissimi e non fanno ingrassare per nulla. Anche in questa fase, trascrivere le tempistiche e le conseguenze del loro apporto nutrizionale, sarà importante per aumentare le possibilità di trovare la nostra “cura su misura”.
Per facilitare l’assimilazione delle fibre potremmo cucinare delle ottime puree a base di patate o di deliziose carote. Chi ama invece i gusti più dolci e vuole compensare qualche sacrificio a livello di zuccheri fatto per curare la colite, può invece consumare questi elementi sotto forma di frutta cotta.

4) Per accellerare l’efficacia ricordati di masticare lentamente. Al di là dei vantaggi reali legati ad una masticazione oculata, sono un grande promotore della filosofia slow food e di tutto il mondo delle diete ad esso connesso. Uscire con un atto concreto dalle logiche dei cibi d’asporto e del pasto mordi e fuggi diventa un vero atto di ribellione contro una società malata dalle sue stesse cattive abitudini.

Parliamo degli stessi costumi negativi che a causa dello stress lavorativo, ha avuto cattive ripercussioni sul nostro modo di mangiare. Mangiare lenti significa sintetizzare meglio il bolo e alleggerire il compito dei succhi gastrici. Tutto questo si traduce con una minore infiammazione addominale e nello sgonfiamento dei tessuti della pancia.

La dieta vegetariana

dieta vegetarianaCome abbiamo visto nel paragrafo intitolato “Attenzione ai cibi killer”, le portate a base di carne sono pericolose per il nostro intestino. Sono molte le persone che, facendo leva su questo aspetto, propongono un’alimentazione a base di verdure, come soluzione a qualsiasi problema all’intestino.

Mi piacerebbe pertanto fare chiarezza sull’argomento, anche perchè, al di là dei validissimi principi etici su cui si basa il vegetarianesimo, sono consapevole che ruota attorno al tema molta confusione, legata spesso alla moda e, sembrerà strano a dirlo, al business alimentato dal trend vegetariano.

Il numero degli individui vegani o che non assumono la carne è in aumento in Italia. I vantaggi di una dieta a base di vegetali infatti porta benefici sia per la natura che per la salute dei cittadini. E’ noto come al consumo di carne, specialmente quella di tipo “rosso”, sono collegate le più gravi e frequenti malattie cardiache. I vegetariani e la gente vegana ha una massa di lipidi decisamente inferiore rispetto a quella dei soggetti avvezzi a mangiare salsicce et simili.

Purtroppo però non mi faccio un paladino estremo del vegetarianesimo a causa dei problemi spesso legati ad un’alimentazione sproporzionata verso portate composte da vegetali.

Pericoli dietro la buccia

Ebbene sì, i vegetali non sono tutto cime e… fiori!! Tra i rischi più grandi troviamo:
– la carenza di omega 3
– l’apporto ridotto di vitamina B12
– debolezza muscolare
– anemia

Chi sceglie questa strada alimentare deve essere consapevole di quello verso cui potrebbe andare incontro. Al di là delle meravigliose scelte morali che mi sento di condividere del tutto, mi preme sottolineare come chiunque scelga tale regime dietetico dovrà essere attento nel seguire e intraprendere una dieta completa ed equilibrata, che compensi gli elementi, facilmente contenuti nella carne o in altri derivati animali.

Questo implica non solo dedizione nelle linee alimentari da seguire, ma anche ritagliarsi quello spazio nella giornata per fare una spesa oculata, ricca di cibi biologici e contenenti sostanze nutrizionali riequilibranti. Alludo alla presenza di semi di lino o di baccelli di soia e germogli di fagioli su tutti.
Per maggiori informazioni a riguardo, contattatemi pure (tel 380.5297662).

La colazione probiotica

Mi sembrava giusto presentare alcune possibilità per quello che molti esperti nutrizionisti considerano il pasto più importante della giornata. Per chi soffre di colon irritabile è sempre un po’ più delicata la scelta degli alimenti che dovranno essere assunti durante il primo pasto del giorno.

Qualora si assumessero cibi sbagliati, l’irritazione e i bruciori dello stomaco potrebbero accompagnare il soggetto sino a sera, rendendo estremamente difficile anche l’attività lavorativa o anche le semplici relazioni con gli altri.
Ecco quindi 3 tipi di colazioni deliziose che gioveranno alla salute delle mucose gastriche e ti permetteranno di raggiungere la felicità sin dalla prima parte della mattinata.

1. Tisana o latte vegetale (di riso, avena, farro), accompagnata da un piatto di frutta fresca e/o noci e mandorle;
2. Tisana o latte vegetale (di riso, avena, farro) con fiocchi di avena o cornflakes bio, musli bio e frutta secca (noci e mandorle);
3. Tisana o latte vegetale (di riso, avena, farro) e fette biscottate con confettura bio senza zucchero.

Le tisane sopra indicate, potranno contenere i seguenti ingredienti naturali per poter generare degli effetti benefici nel medio periodo: malva, altea, ortica, melissa, finocchio e calendula.
Sarà sufficiente inserire nella tisaniera 10 gr di questa miscela di erbe curative di origine naturale, aggiungere 1 litro di acqua bollente e lasciare questi elementi in infusione per almeno 10 minuti.
Si consiglia di bere da una a tre tazze al giorno, anche durante il pomeriggio durante una pausa e non solo a colazione, alla salute di tutti gli americani che sottovalutano i rischi e gli effetti di bere molta coca cola durante il giorno.

Ti ringrazio per l’attenzione, se ti è piaciuto l’articolo lascia pure un commento. Se invece hai qualche domanda più precisa non esitare a contattami.


Colite arance

Colite e arance: essere o non essere?

Colite aranceAnche se il periodo delle arance volge a conclusione, la convenienza ad assumerle attraverso spremute e centrifugati in concomitanza con una manifestazione di colite, è un argomento sempre molto attuale e dibattuto.

Occupandomi di disturbi intestinali mi capita spesso di rispondere ad utenti che mi domandano se le arance fanno bene o se i benefici legati alla loro assunzione diminuisca a seconda di condizioni particolari, come la fase di allattamento o di parto.

Il tema colite e arance è molto caro soprattutto alle donne, allora partendo da un presupposto etimologico e cercando di descriverne i vari tipi in vendita in Italia, vorrei chiarire una volta per tutte quali sono le loro proprietà. Una volta accertate le qualità nutritive di questi frutti tipicamente invernali potremo  capire quali interazioni producano a livello di apparato intestinale e se risultino dannose nei pazienti afflitti da colon irritabile.

Regine del freddo, spuntini di tarda primavera

L'albero delle arance, il Citrus Sinensis, è un sempre verde originario della Cina e dei Paesi del Sol Levante. Trattasi di arbusto il cui trono può raggiungere anche i 13 metri, i cui frutti arancioni vengono mangiati e apprezzati dalle tavole di tutto il Mondo. Seppure la stagione per antonomasia delle arance resti l'inverno, esistono così numerose varietà da ritrovarle sui banchi dei mercati ortofrutticoli dei mercati sino a Maggio e anche Giugno.

Si parlerà infatti di qualità precoci, in riferimento a raccolte nei mesi di Novembre e di un arancia tardiva, quando raggiungerà la piena maturazione a Maggio. In ogni caso si tratta di alberi dai candidi fiori, caratterizzati da un profumo travolgente.
Consiglio a tutti coloro i quali non l'abbiamo mai provato di passeggiare in un campo in cui questi agrumi si trovano in fase di fioritura.

Arancie.. di tutti i tipi

Al di là di tutti coloro i quali continuano a domandare a Google se si scriva arance o arancie, possiamo dividere questi frutti in due macro gruppi.
Quello a polpa gialla, che molti sono soliti chiamare volgarmente con l'appellativo di “agrumi vaniglia” e quello a buccia rossa.
L'arancia navel, washington e bionda, rientra nel primo gruppo, mentre le più note varietà “rosse” sono: la moro, la sanguinella di Sicilia e il tarocco.

Le arance da spremuta hanno generalmente un rivestimento meno poroso e più attaccato agli spicchi interni. La caratteristica principale di queste varietà è la succosità maggiore, fattore determinante per la realizzazione di bibite ricche di fibre e vitamina C.

Una cura per l'organismo

Essendo un naturopata convinto non mi stancherò mai di affermare che noi siamo quello di cui ci nutriamo. Pertanto l'importanza di garanzie sull'origine di questo frutto asprigno dalla polpa color arancio può darci importanti informazioni sulle caratteristiche nutrizionali dell'agrume.

arance
Inutile acquistare delle arance della Patagonia, quando si coltivano deliziosi frutti, succosi e ricchi di vitamine nella vicina Sicilia. Anche alla piana del Sinni appartengono frutteti favolosi che profumano tutta la vallata di Corigliano Calabro sino alle coste joniche. In questo caso le arance sono di dimensioni più piccole e raggiungono lo sviluppo massimo tra Marzo e Maggio (le cosiddette “marzine”). Arance doc italiane o al massimo delle varietà più amare maltesi, saranno il meglio dal punto di vista dei valori nutrizionali, diventando elementi principi in diverse tipologie di diete.

Non credete a chi dice che fanno ingrassare, perchè gli zuccheri contenuti in questi agrumi sono estremamente benevoli per il corpo umano e restituiscono la giusta energia non solo a chi fa sport, ma anche a chi deve affrontare una dura giornata di lavoro.

Anti cistite

Come un po' per tutti gli alimenti ricchi di vitamina B e C, anche questo tipo di frutta si dimostra particolarmente efficace per contrastare i tipici bruciori, legati a questo disturbo della vescica. Gli effetti positivi a livello di minzione saranno ancora migliori se associati alla somministrazione di uva orsina, antinfiammatorio naturale, di grande valore.

Arance la sera

Ottimo sostituto calorico, è buona abitudine commensare almeno due volte a settimana preparando ricchi insalatoni a base di spicchi di arance e mandarini. Gusto fresco e genuino farà da contorno ad un piatto che potrà essere completato con le immancabili semenze e frutta secca, rigorosamente non tostata, per poter assorbirne il massimo degli elementi nutrizionali. Rigorosamente a pranzo però. Quello che si dice sulla pesantezza delle arance se mangiate a cena è in parte vero, dimostrabile da processi chimici che regolano le combinazioni tra alimenti.

Accade quindi che la frutta più acida blocchi l'attività degli enzimi necessari per la digestione delle proteine. In questo modo quello che di mattina sarà considerato un piatto energetico super consigliato, nelle ore serali, specie a conclusione di una cena, diventa poco digeribile per il nostro intestino.
Come per la frutta in generale, ma soprattutto quando si parla di frutti arancioni.. sarebbe auspicabile mangiarla a stomaco vuoto, a buona distanza dai pasti o si rischierebbe di disturbare la secrezione gastrica necessaria a processare il chimo alimentare e di favorire l'acidità di stomaco.

arance a cena
A causa di questo doppio volto dell'arancia, si tende a considerarla un cibo dannoso per i soggetti colitici. Eppure questi agrumi, come pure i mandarini e i cugini pompelmi rientrano tra le concessioni lecite che un dietista dovrebbe fare a chi soffre di colite ulcerosa.

Quando dei pazienti si lamentano di gonfiori addominali a seguito dell'ingestione di arance, suggerisco sempre di andare con i piedi di piombo e valutare con attenzione quello che si è mangiato durante l'intera giornata. In seconda analisi mi preme assicurami che esista semplicemente di una forma di intolleranza alimentare verso quel frutto e non di una colite vera e propria.

Dal lato della mia esperienza in materia alimentare posso assicurare che la frutta poco matura come uva, loti e anche arance siano ottimi alleati del nostro intestino.
Per confutare questa tesi, nei casi di pesantezza a seguito di uno spuntino accompagnato da succo d'arancia consiglio sempre di fare degli esperimenti nel corso del tempo. Iniziare a diminuire prima le quantità, sino ad eliminare completamente gli agrumi dalla merenda di ogni giorno e capire se si tratta di una incapacità del soggetto di tollerare le sostanze contenute nella polpa.

Qualora venisse invece accertato il perpetuare del gonfiore dello stomaco, allora sarebbe utile prendere contatti con un esperto per la cura delle coliti.

Chi parla dell'arancia come ad un cibo difficilissimo da digerire, a causa della presenza di fibre insolubili e ne sconsiglia in qualunque caso il consumo a persone afflitte da infiammazione delle mucose intestinali, è chiaro che non sa quel che dice.
Consiglio a tutte queste persone convinte del legame colite-arance di assaggiare l'avocado con l'insalata d'arancio, in aggiunta a salmone crudo o cotto al vapore e di ricredersi sulla fiducia nelle loro papille gustative.

In ogni caso durante una colite in fase acuta, una indispensabile accortezza è quella di eliminare le fibre degli agrumi, passando per esempio la spremuta attraverso un colino.