La Coca-Cola, una delle bevande con bollicine più consumate al mondo e certamente la più famosa di tutte, non va proprio d’accordo con la colite, termine generico con cui comunemente viene indicata un’infiammazione del colon o di una parte di esso.
Apprezzata da grandi e piccini per il gusto fresco e frizzante, soprattutto in estate per il suo sapore dolciastro, questa bibita non può tuttavia essere considerata un toccasana per la nostra salute, in quanto ottenuta da un mix di ingredienti indubbiamente di gusto piacevole (per molti), ma non altrettanto genuini.
Vi siete mai chiesti con cosa è fatta la Coca-Cola, questo soft drink rigorosamente analcolico che non manca mai nelle occasioni, nelle feste e spesso anche sulle nostre tavole di tutti i giorni?
Ebbene, oltre all’acqua ovviamente, essa contiene zucchero, caffeina e acido fosforico; il tipico colore marrone dorato si deve alla presenza di caramello (indicato sull’etichetta come colorante E150d), mentre l’aroma caratteristico, ciò che più di ogni altra cosa, in fondo, ha contribuito al successo planetario della bibita, dipende dall’aggiunta di estratti provenienti dalle noci di cola e di estratti derivanti dalle foglie della pianta di coca.
Ora, premesso che di Coca-Cola sarebbe meglio assumerne il meno possibile e limitarsi a sorseggiarla solo in particolari circostanze (berla al compleanno degli amici o all’inaugurazione di un locale o ad un aperitivo non comporta alcun problema, ma abusarne sì), vediamo perché essa è particolarmente sconsigliata a chi soffre di colite e di disturbi digestivi ed intestinali in genere.
La colite, o più correttamente la Sindrome del colon Irritabile (SCI) è un disturbo che colpisce un’ampia fetta di popolazione sia maschile che femminile (le stime indicano almeno il 15% di essa a livello mondiale) e che consiste in una fastidiosa infiammazione del colon che si evidenzia con sintomi caratteristici come dolori addominali (che di solito si attenuano dopo la defecazione e/o dopo aver espulso i gas intestinali), stipsi e/o diarrea (spesso fra loro alternati), defecazione difficoltosa, fastidiosa o incompleta, eventuale presenza di muco nelle feci, flatulenza e addome gonfio; anche se non sempre inoltre, il soggetto affetto da colite può avvertire senso di nausea, sazietà precoce, difficoltà nella deglutizione e borborigmi (quei tipici rumori che accompagnano il passaggio di gas dentro l’intestino).
Pericoloso” collegamento tra colite e Coca-Cola.
Come è noto la “prima medicina” per combattere e sperabilmente sconfiggere la colite consiste nell’attuazione giornaliera di un regime alimentare sano ed equilibrato, che preveda l’assunzione della giusta quantità di fibre, vitamine, sali minerali e proteine, e che escluda tutti quei cibi che potrebbero risultare ulteriormente irritanti per le pareti del colon, quindi zuccheri raffinati, peperoncino, pepe e spezie, cioccolato, alcol, fritti, carni rosse e grasse, insaccati, formaggi stagionati, piatti elaborati e bibite gassate, prediligendo invece frutta, verdura, cereali, pasta e acqua.
La Coca-Cola va evitata in caso di colite di qualsiasi tipo soprattutto per due motivi, ovvero l’alta concentrazione di zucchero e la gassosità.
Tutte le bevande frizzanti infatti, Coca-Cola compresa, provocano l’aumento dei gas intestinali e finiscono per peggiorare sia il dolore che il gonfiore addominale, mentre gli zuccheri semplici, come è noto, devono essere limitati il più possibile anche per non scombussolare ulteriormente la flora batterica intestinale.
Per le stesse ragioni appena riportate, la Coca-Cola non dovrebbe essere assunta in caso di cistite, un’infezione delle vie urinarie che per ragioni anatomiche colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini presentandosi con bruciore e dolore alla minzione e diffuso malessere addominale e generale; zuccheri e gas presenti nella Coca-Cola potrebbero peggiorare i sintomi.
Sia in caso di colite che di cistite la bevanda più indicata è l’acqua: bevetene almeno 1,5 l al giorno e, possibilmente, non fumate o, almeno, cercate di ridurre drasticamente il numero di sigarette giornaliere.
A un minore quantitativo di rutti, riceverete senza dubbio un maggiore vantaggio, perchè sarà il segnale di una riduzione dell’aria nello stomaco.
6 Commenti
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Soffro di reflusso ed ernia iatale, praticamente finito di cenare non posso più bere acqua, il medico mi ha consigliato la coca cola, però da un po’ di tempo, a giorni alterni più o meno, ho sangue vivo che esce dall’ano. Non soffro di coliti, ma forse la causa può essere questa bevanda che mi sostituisce l’acqua dopo cena.
Ora mi hanno prescritto una colonscopia, sarà il caso?
Ciao Fiorella, faccia davvero fatica a credere che un medico possa averti consigliato di bere coca cola in caso di reflusso esofageo, è qualcosa che non si può sentire!
Se vuoi puoi chiamarmi privatamente al 380.5297662 e ti spiego un pò di cose
In effetti anche io mi domandavo se la Coca-Cola potesse provocare ematochezia.
la coca cola da sola non può causare ematochezia
Salve dottore vorrei un informazione, è da qualche anno ormai che soffro con la pancia
Quando bevo pepsi zero sento un vero bruciore allo stomaco ed alla pancia, in più a volte durante il mese vado 4 o 5 volte in bagno con diarrea con un colore quasi giallastro o espello talvolta solo muchi.
Un medico mi ha dato il pentacol 800, il flagyl ed il abnicol, per 40 giorni.
Secondo lei mi devo preoccupare? O è una colite irritabile?
Ho 25 anni.
Ciao Antonio, preoccuparsi non serve alla tua salute, anzi..
però questi sono segnali chiari e forti che è in atto una forma di flogosi che ti suggerisco devi prevenire ed occupartene al più presto.
I farmaci in genere non servono a granché oltre a peggiorare la condizione della tua flora batterica.
Io personalmente, attraverso un piano nutrizinale ad hoc e integratori che vanno a sfiammare le mucose e ripristinare la flora batterica, risolvo anche in breve tempo questo tipo di problematiche.
Se desideri il mio aiuto fammi sapere, qui o contattandomi al 380.5297662
dott Gianluca Lombardi
Naturopata, iridologo e counselor
http://www.coliteaddio.it