virus-escherichiaL’escherichia coli è un batterio che vive abitualmente tra la flora batterica intestinale dell’uomo e di altri animali e pur essendo la maggioranza dei suoi ceppi (ne esistono centinaia) del tutto innocua, qualcuno di essi può invece rappresentare un rischio per la nostra salute, causando, tra l’altro, un particolare ed insistente tipo di colite con sintomi forti ed evidenti.

L’infezione da Escherichia Coli, che può presentarsi con disturbi più o meno accentuati, contempla dolore e crampi addominali, vomito e diarrea spesso con evidenti tracce di sangue.
In presenza del suddetto quadro sintomatologico è indispensabile rivolgersi immediatamente ad un medico o recarsi al più vicino Pronto Soccorso, in quanto l’Escherichia Coli può essere pericolosa, in particolare per i bambini e gli anziani, più soggetti degli altri a sviluppare la cosiddetta sindrome emolitico uremica, una forma di insufficienza renale addirittura pericolosa per la vita stessa.

Come fare quindi a proteggersi, quali precauzioni adottare per limitare al massimo il pericolo di contrarre l’infezione?
Il primo veicolo di contagio per quanto riguarda l’Escherichia coli, considerato che esso vive stabilmente nell’intestino, è rappresentato dalle feci; poiché la macellazione degli animali può comportare una contaminazione delle carni e del latte, questi alimenti devono essere consumati seguendo qualche buona norma igienica.
L’escherichia coli per fortuna è sensibile al calore e muore alle alte temperature, pertanto sarebbe opportuno consumare solo carni, di bovino in particolare, cotte (la temperatura minima deve essere di 71°C) e latte e latticini pastorizzati.

carne cruda escherichia coli
Anche se alcune ricette culinarie prevedono come ingrediente carne cruda o poco cotta, ricordate che la sua assunzione rappresenta sempre un rischio ed è quindi vietata in determinate situazioni, come la gravidanza e l’allattamento, se non si vuole incorrere in inutili rischi per mamma e nascituro.

Anche frutta e verdura da questo punto di vista, se consumate crude, potrebbero rappresentare un pericolo, nel caso esse siano state irrigate con acqua infetta: lavatele sempre molto bene prima di mangiarle (l’acqua del rubinetto è sicura in quanto periodicamente soggetta, per legge, a severi controlli).

Per evitare il contagio da Escherichia Coli (e altro) vi è poi tutta una serie di accortezze alle quali troppo spesso, colpevolmente, non si presta la giusta attenzione e che invece sono assolutamente importanti: di seguito trovate alcune di esse tra le più elementari e, al tempo stesso, indispensabili.
Lavarsi spesso le mani è una regola igienica basilare che ci insegnano fin da piccoli, ma che diventa tassativa in certi casi, come dopo essere stati in bagno, l’aver cambiato pannolini e l’aver accarezzato animali (i cui escrementi devono essere “maneggiati” con cura al momento di gettarli, ad esempio se avete in casa una tipica vaschetta con sabbia per i gatti); passatele accuratamente sotto il getto dell’acqua calda strofinandole con il sapone.

escherichia coli e animali
Ma non finisce qui.
Gli utensili da cucina vanno trattati nel modo giusto, soprattutto se e quando entrano in contatto con cibi a rischio: coltelli e taglieri usati per tagliare la carne cruda, vanno lavati bene con acqua molto calda e detersivo.
Alcuni strumenti potrebbero necessitare di pulizia con alcool.
Ricordate di tenere in contenitori separati gli alimenti che conservate in frigorifero e soprattutto la carne cruda fate in modo che sia ben separata da tutto il resto; lavatevi sempre le mani prima di cucinare ed evitate pericolosi “incroci”, ovvero, ogni volta che toccate la carne cruda, lavate a fondo le mani prima di toccare altri cibi.
Lo stesso dicasi per le superfici di lavoro, tavolo e piano cottura, che devono essere perfettamente puliti; di tanto in tanto sarebbe opportuna la disinfezione con un apposito prodotto (ce ne sono di specifici per cucine in vendita anche nella grande distribuzione).
Insomma, un po’ di buon senso, igiene accurata e regole sane, sono l’arma migliore contro l’Escherichia Coli e ogni tipo di infezione.

Casi più gravi di contagio

Quando l’infiammazione risulta evidente, i sintomi come la diarrea sono evidenti e, attraverso una diagnosi corretta si evidenzierà la persistenza dell’infezione da escherichia coli, onde non aggravare la condizione della persona, bisognerà correre al riparo e curare i danni già fatti e quelli potenziali del batterio.
La cura migliore contro l’escherechia coli è rappresentata da probiotici mirati, soprattutto quando il soggetto, già condizionato da una debolezza intestinale, inizia a presentare i primi sintomi del colon irritabile.

Inoltre a livello naturopatico sono disponibili integratori molto efficaci ricchi di nutrienti e fitocomplessi utili per contrastare in maniera naturale questo batterio. Questi prodotti per dare risultati certi e duraturi, devono contenere principalmente estratto di semi di pompelmo, echinacea, uncaria e melaleuca.

Semi di pompelmo
L’estratto dei semi di Pompelmo è ricavato dai semi e dalle membrane del frutto disidratato, mediante vari processi che portano alla formazione di nuovi legami chimici, che agiscono su una vasta gamma di microrganismi nocivi come batteri, funghi, virus, lieviti e anche parassiti come vermi e pidocchi, oltre a protozoi quale l’ameba, causa di diarrea e dissenteria.
L’estratto di semi di pompelmo viene considerato un potente antivirale e battericida. 

estratto semi di pompelmo
Echinacea

L’echinacea è uno dei fitoterapici più adatti per sostenere le difese immunitarie e ridurre i tempi di guarigione.
Negli integratori si usano in genere tre specie differenti della pianta: echinacea pallida, angustifolia e pururea. Questa unione garantisce un effetto sinergico e una maggiore efficacia.
I polisaccaridi racchiusi nella radice di Echinacea purpurea, E. angustifolia ed E. pallida rafforzano le difese naturali dell’organismo.
A differenza di altri rimedi naturali, l’echinacea esprime al meglio la sua attività immunostimolante e antivirale quando le infezioni sono già in corso.

Uncaria
Ampiamente sfruttata nella medicina popolare amazzonica, l’uncaria (Uncaria tomentosa) ha dimostrato le sue proprietà anche nel corso di studi scientifici. Le ricerche hanno validato l’efficacia di questa pianta sia per ridurre il rischio di influenza, tonsilliti, faringiti, bronchiti, laringiti, infezioni delle vie urinarie, che per accelerare il decorso di queste patologie e combattere la loro eventuale tendenza a cronicizzare.
La sua assunzione potenzia e rinforza il sistema immunitario in quanto stimola la produzione di anticorpi grazie alla sua azione immunomodulante, conferita alla pianta dalla presenza degli alcaloidi pentaciclici, che inducono nelle cellule endoteliali umane il rilascio di un fattore attivante la regolazione e proliferazione dei linfociti B e T, responsabili della risposta immunitaria dell’organismo. Per questa ragione è indicata nel trattamento delle allergie e delle patologie degenerative di tipo neoplastico e nelle sindromi da immunodeficienza.

Melaleuca
Antibiotico in aromaterapia, per tea tree oil s’intende l’olio essenziale estratto dalla pianta di Melaleuca, uno dei più potenti, in virtù dell’azione antibatterica, antivirale e antifungina ad ampissimo spettro.
Per uso interno 2 gocce in un cucchiaino di miele è indicato in caso di infezioni delle vie respiratorie, mal di gola, cistite, candidosi e coliti da escherichia coli.