Dicevano i nonni “siamo quello che mangiamo” e nonostante tutte le critiche 2.0 alla saggezza popolare, questo detto è validissimo anche per i nostri giorni, perchè una dieta equilibrata è il segreto della cura alla colite ulcerosa (CU). Tutto o quasi verte attorno al metabolismo del corpo.
Però, sarà a causa dei ritmi vertiginosi a cui sono sottoposte le nostre vite ogni giorno o alla nostra cieca fede nei confronti dei bugiardini dei medicinali e scetticismo nei confronti delle erbe naturali, ma sembriamo tutti poco attenti al nostro regime alimentare e a una dieta da seguire per sentirci meglio.
La terapia che proponiamo è basata su una metodologia pragmatica, perchè ormai anche a importantissimi momenti come la masticazione viene data troppa poca importanza, preferendo destare tutta la nostra attenzione ai jingle di McDonald’s o all’ultima offerta di Burger King.
Il must propagandato dalla filosofia dei fast food sembra quello di “riempire lo stomaco” a qualunque costo e scartare qualunque ipotesi più critica nei confronti del giusto apporto alimentare da regalare al nostro stomaco e alla qualità della nutrizione.
Colite ulcerativa come risposta ad un’ alimentazione sbagliata
Noi, figli del benessere economico, in cura presso il capitalismo dei mercati alimentari, siamo sempre più figli di un malessere alimentare, in cui obesità, gastriti, alta pressione del sangue, problemi cardiaci e infine la terribile colite ulcerosa, diventano le conseguenze naturali, di un universo alimentare che di “naturale” ha ormai ben poco.
C’è bisogno di una dieta disintossicante che protegga la nostra tavola e il nostro colon dai conservanti e dai cibi sintetici che tanto male oscuro nascondono dietro un comunissimo bruciore di stomaco, o un metabolismo più rapido o più lento del solito.
Tutte queste problematiche ed in particolar modo una eventuale terapia sono strettamente legate sia alla quantità di cibo che mangiamo, ma soprattutto alla qualità con cui questi cibi sono realizzati e alla nostra modalità di assunzione degli stessi, masticazione in primis.
Al di là della consapevolezza o meno di scegliere una dieta per colite ulcerosa o CU che dir si voglia, non si può far finta di non accorgersi come appuntamenti di lavoro che si susseguono, accompagnare di fretta i nostri figli in palestra, andare in posta a pagare le bollette, assieme a tantissimi altri impegni quotidiani, sono indiscutibili corresponsabili di un processo graduale che ci ha allontanato dal godere di quei momenti importantissimi nella nostra vita che sono il pranzo e la cena.
Evviva il cibo. In Toscana dicono però un noto detto popolare dice che si ha più cibo che appetito ed è proprio su questo aspetto alimentare che vorrei soffermarmi..
A conti fatti, i familiari che vediamo più spesso hanno le facce dei baristi da cui ci rechiamo per ingoiare un panino in pochi minuti e magari in piedi, alla faccia della dieta e delle preoccupazioni per la retto colite ulcerosa!
Le nostre vite sembrano scorrere senza tregua e noi restiamo inermi a guardare la nostra agenda mangiare il nostro tempo, ma anche il nostro miglior cibo. Noi siamo convinti di viveve e di mangiare, mentre nel frattempo avviene la masticazione continua del nostro tempo. Allora diventa facile mettere su un po’ di peso e soffrire di bruciori di stomaco al punto da iniziare peggiorare il nostro stato di salute intestinale.
Iniziare a riflettere sulle cause del problema è già il primo passo per la nostra cura. Iniziare a mettere in agenda “la pesa quotidiana” alla bilancia può rappresentare la giusta leva per spronarci ed essere stimolati a fare qualcosa per iniziare a perdere peso e riprendere per mano una vita che sembra essere sfuggita di mano.
Comprenderemo così sulla nostra pelle e sulla nostra bilancia come ridurre l’apporto di carboidrati come pasta, ci renderà orgogliosi di essere ugualmente italiani, ma forse un po’ più magri. Una sorta di alimentazione anti colite, senza fare per questo salti mortali, ma soltanto ponderando la scelta degli ingredienti giusti con cui nutrirci.
Colite: sanare in tempo è possibile
Scoprirete così come diminuire l’apporto di proteine animali ed aumentare di contro l’apporto di legumi in una dieta sarà certamente la migliore risposta per combatterla. Un insaccato in meno al giorno leverà il medico di torno, ve lo posso garantire. E poi tante altre cosette, soluzioni efficaci per contrastare le cause d’origine, mediante un’alimentazione sana ed equilibrata. Si tratterà di togliere le bibite gasate, con altissimi contenuti di zucchero e limitare il consumo di bevande alcoliche.
La soluzione ai problemi di CU è a portata della vostra bocca insomma, in funzione della vostra motivazione di seguire un programma specifico per affrontarla e divenire delle persone più felici, perchè a proprio agio con il proprio corpo.
Cominciare riflettendo quindi, ma continuare camminando e magari riferendolo a un amico che vive nella vostra zona, trovando così un’altra scusa per muoversi un po’ e lasciare la vostra auto parcheggiata per un altro po’.
E non abbiate fretta di guarire e nemmeno di mangiare; secondo degli studi affidabili, la masticazione di ogni cibo dovrebbe avvenire almeno 20 volte prima di essere ingoiato.
I consigli dietetici
Prosciutto e salame: Assolutamente da evitare. Prosciutto e salame, sia per la presenza di sale che per la presenza di grassi animali, vanno accuratamente eliminati dal regime di dieta. Meglio bere un sorso di acqua in più, anche quando il nostro organismo non avvertirà necessariamente il senso di sete. In questo modo il metabolismo potrà funzionare al meglio e il corpo umano resterà ben idratato. Mangiare meno grassi e bere tanta acqua quindi. Le verdure si possono mangiare. Non sono una soluzione ai nostri problemi, ma state certi che ne zucchine fresche e ne melanzane potranno mai minacciare la salute.
Trattasi di verdure genuine, proprio come i finocchi e la lattuga (sempre da preferire all’insalata di tipo “iceberg”). Meglio ancora poi se tanto le zucchine, quanto tutte le altre verdure, verranno cucinate sfruttando il vapore e scongiurando il soffritto, che invece può appesantire l’intestino ed avere ripercussioni negative sul metabolismo.