Con il nome di colon ascendente si intende il tratto iniziale del colon, situato al di sotto del fegato e della cistifellea, che forma una caratteristica piega chiamata anche flessura epatica.
Quando il nostro colon è in salute, oltre a svolgere la funzione per cui è maggiormente conosciuto, ovvero quella di eliminare gli scarti prodotti dalla digestione tramite il processo dell’evacuazione, interagisce con il cervello, svolge un’azione difensiva contro gli agenti patogeni esterni e, da ultimo ma non meno importante, reagisce alle sollecitazioni che possono derivare da stati emotivi come ansia e paura.
Colon ascendente: quanto diventa se è infiammato?
Perché si indurisce il colon ascendente?
Quando si verifica una neoplasia?
Tuttavia nei soggetti più sensibili, stressati o sottoposti in modo costante ad emozioni come panico o agitazione, questa catena di reazioni “normali” e proprie di tutti gli individui possono portare ad una disfunzione molto spiacevole: la colite, nota anche con i nomi più comuni di colon spastico o sindrome del colon irritabile.
La colite non è una vera e propria malattia, ma piuttosto una disfunzione che si manifesta con gonfiore addominale, pancia gonfia, meteorismo, flatulenza, meteorismo e stanchezza cronica (conseguenza di un sistema immunitario più debole ed esposto alle infenzioni) e che, in genere, colpisce già a partire dai trent’anni d’età in particolare le donne.
Cosa è la corda colica?
La corda colica è un rigonfiamento, che di solito viene rilevato dal medico durante l’esame tattile dell’addome, molto doloroso e dovuto principalmente ad una grande quantità di feci presente all’interno dell’intestino e che il paziente non riesce ad evacuare. È tipica della sindrome del colon irritabile, ma può anche manifestarsi in presenza di coliti spastiche, di diverticolosi e di processi infettivi.
A meno che non ci siano dietro altre cause, come tumori o blocchi intestinali, può essere risolta con l’assunzione quotidiana di magnesio, che però dev’essere prescritto dal medico curante o consigliato dal naturopata e non preso di propria iniziativa, anche perché ha un potente effetto lassativo.
Colon ascendente: innervazione
Le arterie che si trovano all’interno del colon ascendente provengono dalla mesenterica superiore, una grossa arteria che nasce dall’aorta e a livello della prima vertebra lombare (situata al di sotto del tronco celiaco), e dalla mesenterica inferiore, altra grossa vena che parte dall’aorta e che invece si trova tra la terza e la quarta vertebra lombare, quindi al di sotto della mesenterica superiore. Queste arterie, che sono tre, sono chiamate arteria colica destra, arteria colica sinistra e arcata di Riolano (o arteria colica media).
Colon ascendente: quale sarebbe lo spessore normale?
Lo spessore normale del colon ascendente, quando non è infiammato, varia dai 6 ai 7 centimetri.
Colon ascendente: quanto diventa se è infiammato?
Se il colon ascendente si infiamma, favorendo nel tempo manifestazioni quali RCU o rettocolite ulcerosa, può superare anche il diametro normale dei 6-7 centimetri, arrivando al punto da espandersi a dismisura e da provocare, nei casi più gravi, anche la morte del paziente. Questa patologia però, fortunatamente, può essere tenuta sotto controllo tramite l’assunzione di antibiotici, anti-infiammatori o integratori naturali specifici.
L’intervento chirurgico diventa invece indispensabile nel caso del megacolon tossico per permettere al paziente di sopravvivere e di non andare incontro ad un decesso precoce.
Rettocolite ulcerosa: ci si può accorgere anche solo palpando la zona?
No, nel caso della rettocolite ulcerosa, per arrivare ad una diagnosi che sia il più possibile precisa, è necessario effettuare altri esami, molto più approfonditi, come la colonscopia.
Colon ascendente: le ragioni che causano al rigonfiamento
Oltre al colon irritabile e alla rettocolite ulcerosa, altre cause che possono portare ad un rigonfiamento del colon ascendente sono la stipsi, la diverticolite, i polipi del colon (benigni, ma ritenuti già delle forme precancerose, in quanto in alcuni casi, se non trattati in modo tempestivo, possono evolversi in cancro maligno), il morbo di Crohn, il cancro del colon e la colite ischemica.
Il primo segnale evidente di un disturbo di quest’area del colon è una diffusa sensazione di pesantezza e di bruciore, che oltre alla sindrome del colon irritabile, è comune a tutti i tipi di coliti.
Perché si indurisce il colon ascendente?
Il colon ascendente diventa duro in seguito alla presenza della sindrome del colon irritabile: in genere, durante un consulto presso un colonproctologo o un gastroenterologo, è il primo sintomo che viene rilevato durante la diagnosi in studio. Attenzione: i tessuti irrigiditi del colon possono essere anche il primo segnale della presenza del morbo di Crohn, una patologia cronica dell’intestino che può colpire qualsiasi tratto dell’apparato gastrointestinale, compreso il colon ascendente.
Per questo motivo, prima di effettuare “diagnosi casalinghe”, in caso si avverta che le pareti del colon siano più dure e si notino cambiamenti nelle abitudini intestinali, è fondamentale prendere appuntamento presso il proprio medico, che è l’unico in grado di fornire una diagnosi precisa e di prescrivere una terapia adatta al caso.
Sindrome da colon irritabile: che tipo di dolore si percepisce e dove è localizzato?
I pazienti affetti da sindrome del colon irritabile, o colite spastica, percepiscono un forte dolore soprattutto nella parte inferiore dell’addome. In alcuni casi questo dolore, pur non essendo pungente e violento come quello provocato dalle coliche intestinali, può essere accompagnato anche da una sensazione di gonfiore e accompagnato da altri fenomeni, come la flatulenza e il meteorismo.
Colon ascendente: cosa può provocare l’insorgenza di un tumore?
Un tumore al colon ascendente può essere provocato sia da una predisposizione genetica (se nella propria famiglia sono presenti parenti in linea diretta, come nonni o genitori, che hanno contratto il cancro al colon, le probabilità di contrarre questa patologia a propria volta saranno più alte), sia da una dieta troppo ricca di grassi animali e povera di fibre.
Altre cause che possono concorrere allo sviluppo di un tumore al colon ascendente sono l’età (chi ha più di 64 anni ha più probabilità di ammalarsi rispetto a chi ne ha 44), il fumo, la presenza della rettocolite ulcerosa, del morbo di Crohn o di altre patologie gravi e di natura cronica a livello dell’apparato gastrointestinale, lo sviluppo di polipi e un pregresso tumore dell’intestino da cui si è stati poi dichiarati guariti dal proprio medico.
Il cancro al colon ascendente è uno dei meno diffusi in Italia (16%), ma come nel caso degli altri tipi di tumore che possono colpire l’apparato gastrointestinale, presenta una delle percentuali di sopravvivenza più basse (11%). Sono pochi infatti i pazienti che, dopo aver contratto un tumore al colon ascendente, risultano ancora in vita dopo cinque anni, anche se negli ultimi anni il tasso di mortalità si è ulteriormente ridotto grazie alle campagne di prevenzione e all’aumento delle richieste dello screening.
Differenza tra polipo sessile e adenocarcinoma
Il polipo sessile è un’escrescenza piatta e anomala che può svilupparsi sia all’interno del colon ascendente, sia all’interno degli altri tratti dell’apparato gastrointestinale, come il sigma e il colon retto. Questo polipo, come quello peduncolato, non produce sintomi e, in genere, viene rilevato durante gli esami di routine, come l’endoscopia.
Di solito è benigno, ma dato che può evolversi in un adenocarcinoma, è consigliabile farlo rimuovere non appena se ne riscontra la presenza. L’adenocarcinoma invece è un tipo di tumore maligno che può interessare diversi organi, come ad esempio il colon e il pancreas. Questo cancro è uno dei più letali finora conosciuti dalla scienza, in quanto si espande tramite i tessuti delle ghiandole che sono presenti in tutto l’organismo umano.
Quando si verifica una neoplasia?
Una neoplasia (formazione di un tumore maligno) si verifica quando un gruppo di cellule cresce in modo compulsivo e disorganizzato, in genere in un organo o in un tessuto, rispetto alle cellule normali. Questa condizione persiste fino a quando non interviene la cessazione dello stimolo che ha indotto il processo, che di solito avviene o con la rimozione della massa tumorale, o con la guarigione del paziente tramite la radioterapia e la chemioterapia o, nei casi peggiori, con il decesso del paziente.
Neoplasia: quando si arriva all’asportazione?
Se la neoplasia al colon raggiunge altri organi del corpo, come ad esempio il fegato o i polmoni, in quel caso si può arrivare all’asportazione totale (colectomia totale) o parziale (emicolectomia) del colon, o se il cancro è stato preso nelle sue fasi iniziali, alla resezione locale (in questo caso il chirurgo rimuove solo le cellule tumorali presenti all’interno dei tessuti).
La rimozione delle neoplasie può essere preceduta o seguita da un ciclo di chemioterapia o dalla radioterapia.
18 Commenti
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La gente è disperata perché questa estate non potrà viaggiare a causa del covid-19..e pensare che io a causa dell’atroce infiammazione al colon non mi sposto oramai da 5 anni!! Dottore, scusi la franchezza, ma cosa rende più speciale il suo sistema rispetto a tutti i modi con cui ho provato a combattere la colite senza successo?
Ciao Riccardo
sono il dott Gianluca Lombardi, fondatore di ColiteAddio.it, sintesi di anni di esperienza come naturopata nei confronti di manifestazioni quali colite, sindrome da colon irritabile e rettocolite ulcerosa (RCU).
Conosco benissimo la sfera di sintomi che si manifestano in una colite. E conosco molto bene il meccanismo emotivo e mentale che si instaura, essendo corpo e mente collegati strettamente.
La buona notizia che posso darti, dalla mia esperienza come naturopata ed esperto di bioterapie, è che questa situazione è risolvibile, anche
in tempi relativamente brevi. Il segreto è agire su più fronti: alimentazione, irritazione delle mucose e sfera psicoemotiva.
In ColiteAddio propongo un Programma integralmente naturale, sviluppato per riuscire a risolvere questo tipo di flogosi intestinale in maniera definitiva e naturale.
Centinaia di miei pazienti, seguiti online, hanno beneficiato già di questo Metodo Naturopatico Integrato, riuscendo finalmente a lasciar andare
per sempre dolori e scariche improvvise e sintomi correlati, frutto di una colite mai curata per bene.
L’approccio che promuovo ormai da diversi anni è quello di agire su più fronti, ovvero:
– Alimentazione: seguendo un programma alimentare personalizzato in base a quadro clinico, intolleranze e costituzione d’appartenenza;
– Integrazione naturale: assumendo gemmoterapici e probiotici specifici per disinfiammare e lenire l’irritazione intestinale, oltre che ripristinare la flora batterica;
– Sfera psicosomatica: quasi sempre queste manifestazioni sono il risultato di conflitti interiori non risolti. Agitazioni, preoccupazioni e ansia sono un ottimo terreno per irritare le pareti intestinali e instaurare un meccanismo di peristalsi incrontrollabile. Si tratta di lavorare con alcuni rimedi naturopatici e archeopatici per interrompere questo circolo vizioso che si è creato a livello psichico.
Da questo link puoi accedere al Programma ==> https://www.coliteaddio.it/
Per qualsiasi altro chiarimento puoi contattarmi personalmente al 380.5297662
Ti auguro una splendida giornata
Da una settimana ormai ho la colite a destra dolorante,come un peso..mi dà fastidio..ho anche febbre che sale….ho 38 anni e da un anno sembra che io soffri di colon irritabile….unito alle aderenze di un intervento di peritonite acuta di 20anni fa…. Onestamente temo però che stavolta non sia l’ IBS
Ciao Alessandra
immagino a csa ti stia riferendo. Ahimè oggi qualsiasi sintomo influenzale viene scambiato per questo benedetto virus.
Ti consiglio vivamente di non farti prendere da alcun tipo di paura e rimanere positiva e serena, anche perchè ora
le cure anti covid ci sono.
Per quanto riguarda la tua colite, quello che ti posso suggerire è un ciclo di consulenze online per affrontare e risolvere
in maniera naturale e permanente la tua infiammazione intestinale.
In ColiteAddio propongo un Programma integralmente naturale, sviluppato per riuscire a risolvere questo tipo di flogosi intestinale in maniera definitiva e naturale.
Centinaia di miei pazienti, seguiti online, hanno beneficiato già di questo Metodo Naturopatico Integrato, riuscendo finalmente a lasciar andare
per sempre dolori e scariche improvvise o sintomi correlati, frutto di una colite mai curata per bene.
L’approccio che promuovo ormai da diversi anni è quello di agire su più fronti, ovvero:
– Alimentazione: seguendo un programma alimentare personalizzato in base a quadro clinico, intolleranze e costituzione d’appartenenza;
– Integrazione naturale: assumendo gemmoterapici e probiotici specifici per disinfiammare e lenire l’irritazione intestinale, oltre che ripristinare la flora batterica;
– Sfera psicosomatica: quasi sempre queste manifestazioni sono il risultato di conflitti interiori non risolti. Agitazioni, preoccupazioni e ansia sono un ottimo terreno per irritare le pareti intestinali e instaurare un meccanismo di peristalsi incrontrollabile. Si tratta di lavorare con alcuni rimedi naturopatici e archeopatici per interrompere questo circolo vizioso che si è creato a livello psichico.
Da questo link puoi accedere al Programma ==> https://www.coliteaddio.it/
Per qualsiasi altro chiarimento puoi contattarmi personalmente al 380.5297662
Ti auguro una splendida giornata
dott Gianluca Lombardi
Naturopata, iridologo e gestalt counsellor
Salve dottore,
Ho 40 anni, uomo, tengo una dieta non perfetta, ma comunque non povera di frutta e verdura, ma non esattamente povera di grassi e zuccheri.
Soffro di sindrome del colon irritabile da anni, per cui sono purtroppo abituato a vivere con questi alterni momenti di gonfiore (soprattutto in alto e a destra) , meteorismo etc etc. Circa 2 mesi fa, a causa di alcuni problemi alla gola ( secca, con la lingua che presentava delle afte ), sono stato curato (covid fear style a distanza con materiale dimostrativo fotografico) senza i dovuti accertamenti del caso con una settimana di Azitromicina e poi 2 serie di antifunginei come MyCostatin, senza che poi sembrava ce ne fosse bisogno.
Poi, a causa di un problema al piede che di tanto in tanto si sveglia infiammandosi ho dovuto ripetere un ciclo di Gladio compresse.
Il gonfiore aumentava, quindi ho pensato bene di ripetere il ciclo di feedColon e nathura Megafermenti24 per circa 10 giorni come il gastroenterolo mi aveva prescritto un anno fa.
Diciamo che non è che abbia fatto a meno di farmaci purtroppo.
Anche io patisco lo stress derivante da tematiche relative al lavoro in questo periodo molto buio, quindi sono conscio del fatto che questa condizione può portare al peggioramento della sindrome di cui già soffro, ma da circa una settimana faccio caso ad un sintomo che prima non avevo mai riconosciuto. In pratica all’altezza del fianco destro (osso iliaco destro nella parte superiore e più estrema laterale, quindi del fianco, all’altezza orizzontale dell’ombelico) sento del fastidio quasi pungente quando esercito della pressione sulla suddetta zona fino a 6-7cm ad estendersi verso il centro). Non credo di aver avuto traumi da contatto o da errato movimento relativamente a quella zona muscolare. Ad Agosto mi è stata diagnosticata una ernia inguinale in stato iniziale, e che ora sembrerebbe essere leggermente inspessita.
Di cosa potrebbe trattarsi?
Ringraziandola anticipatamente, Le auguro una buona giornata.
Il suo sintomo pungente nella parte addominale potrebbe dipendere da diversi fattori, da quello che leggo opterei per:
1. riacutizzazione dell’infiammazione intestinale
2. ernia precedentemente diagnosticata
3. dolore sintomatico da stress e tensioni emotive, molto frequenti in questo periodo da covid
Buongiorno, ho 35 Anni e da qualche tempo ho un infiammazione alla parte alta della coscia destra che a volte vira anche lateralmente. La sensazione è neurologica, quindi sicuramente causata da un problema della parte superiore. La causa potrebbe essere il colon? Se si come si può trattare?
Buongiorno Maura, il caso che mi presenti merita sicuramente approfondimenti. Ti consiglio di scrivermi più dettagliatamente su info@coliteaddio.it
dott Gianluca Lombardi
Naturopata, iridologo e counselor
Si possono avere spasmi nella parte posteriore della schiena?
Assolutamente si Matteo, anzi ti dirò di più. Comunemente i dolori nella zona dei muscoli lombari sono scambiati per dolori e problemi renali, ma i reni si trovano più sù, protetti dalla gabbia toracica. Quandi si accusano dolori nella parte inferiore della schiena, l’organo coinvolto è l’intestino, a causa di una infiammazione, e spesso una stipsi associata
Buonasera dottore,
ho 27 anni da due mesi ho un dolore forte e pungente nella parte alta destra dell’addome sotto le costole. Questo dolore diventa fortissimo prima dell’evacuazione e migliora subito dopo tornando a presentarsi di nuovo dopo poco tempo. Sono stata al pronto soccorso dove mi hanno fatto ecografia addominale e lastra addominale che sono risultate nella norma. Soffro di poliartrite ma il mio reumatologo esclude un collegamento con questo nuovo problema. Sono a pezzi non riesco a venirne a capo sto aspettando i risultati per la ricerca del sangue occulto consigliata dal gastroenterologo il quale pensa possa trattarsi di un problema alla flessione epatica del colon. Cosa mi consiglia di fare?
La ringrazio per la disponibilità.
Buongiorno Greta
la zona colpita dal dolore sembrerebbe quella del fegato, ma è un risultato positiv che da ecoaddome sia tutto ok
In molti casi questi sintomi parlano comunque di una difficoltà epatica a volte accompagnata da tensioni da intossicazione.
Diventa importante a questo punto un’anamnesi integrale per valutare lo stato di salute di tutto l’organismo, correlando il quadro complessivo a fegato e intestino.
Per fare questo e poterti aiutare ti posso proporre una video consulenza attraverso la quale sarei in grado di fare un’anamnesi generale per poi consigliarti i giusti rimedi da assumere ed un piano nutrizionale ad ok.
Puoi contattarmi su info@coliteaddio.it
Buona giornata
Alcune video testimonianze =>
Salve dottore è da qualche giorno che ho dolore alla costola destra ,un dolore pungente, ho fatto eco e hanno visto che ho la milza un po ingrossata, ho fatto anche le analisi e ho la bilirubina a 2,50 . Cosa mi consigliate. Soprattutto cosa posso prendere per alleviare questo dolore? Può essere il fegato? Grazie mille
Ciao Antonio
la milza ingrossata (che si trova sul lato sinistro del torace) può dipendere da diversi fattori, i più comuni sono infezioni virali o batteriche, ipertensione o forme di anemia. La bilirubina dipende invece più dall’attività del fegato (che si trova a destra del torace).
Per poterti aiutare attraverso un’anamnesi completa e verificare l’origine dei tuoi sintomi e disturbi, necessito di poterti visitare.
Questo, se non puoi raggiungermi in Puglia, lo possiamo fare tramite video consulenza.
Ti scrivo i dati per poter accedere al pacchetto promozionale di video consulenze:
BANCA: CheBanca! S.P.A. – Viale Bodio 37 – edificio 4 – 20158 – MILANO
IMPORTO: € 147,00 (3 video consulenze – CONSIGLIATO), € 65,00 (1 video consulenza)
IBAN: IT02P0305801604100573043052
INTESTATARIO: Gianluca Lombardi
Nel frattempo ti consiglio di mangiare sano, bere molta acqua e controllare (se non l’hai già fatto) alcuni parametri del sangue quali:
emocromo, transaminasi, sideremia, ferritina, B12, acido folico, VDRL e TPHA, Herpes 2 IgG, Herpes ½ IgM, anticorpi Epstein-Barr
Resto a tua disposizione Antonio
dott. Gianluca Lombardi
Naturopata, iridologo e Gestalt counselor
ColiteAddio.it
Buongiorno dottore, sono 4 mesi che ho un dolore fisso vicino all ombelico che si irradia verso la sono iliaca, il fianco destro e verso la gamba. Ho fatto ecografia, tac addome e tutto i valori del sangue e delle feci dalle quali non è emerso nulla. Il gastroenterologo dice che è una corda colica destra formatasi a causa del colon irritabile, anche se io attualmente sono regolare di corpo. Secondo lei la diagnosi può essere giusta? Questa cosa mi provoca dei dolori fortissimi e mi sta portando una componente ansiosa non indifferente. Secondo lei col suo programma riuscirei a risolvere la cosa ?
Buongiorno Teresa, la diagnosi fatta potrebbe essere corretta. Considerando centinaia di casi simili al tuo, ti posso dire che molto probabilmente è presente un forma di irritazione/infiammazione che porta il dolore, il tutto associato ad una componente psicosomatica.
Si cerrto, tramite il mio approccio di Naturopatia Psicosomatica Integrata (N.P.I.) ho risolto diverse situazioni come la tua, agendo principalmnete su dieta, infiammazione e sfera emotiva.
Ecco il link per accedere alla N.P.I. => https://www.coliteaddio.it/
Alcune testimonianze di guarigione => https://www.coliteaddio.it/testimonianze/
A presto e buona Guarigione Teresa
dott Gianluca Lombardi
Naturopata, iridologo e counselor
https://www.coliteaddio.it
Buongiorno dottore,sono una ragazza di 27 anni, le scrivo perché oramai sono mesi che vado avanti con un dolore fisso all’addome inferiore sinistro (sento un rigonfiamento alla palpazione) che mi appare quando contraggo di più l’addome stesso o alla torsione del tronco o comunque in certe posizioni, non è sempre presente, alternato a spasmi addominali a volte e pancia gonfia.
Ho fatto esami del sangue prescrittemi dal mio medico, anche delle feci, da cui non si rileva nulla di anomalo.
Secondo lei può essere colon irritabile?
Mi preoccupa soprattutto questo dolore presente sempre nello stesso punto… potrebbe magari essere muscolare? Eh che appunto alla palpazione sento un rigonfiamento, il medico mi ha accennato ad una corda colica, può essere?
Grazie mille in anticipo
Ciao Laura, a mio avviso su una base di intestino irritabile, dovrebbe trattarsi di un dolore e un gonfiore dipendente da fattori psicosomatici da stress o tensioni somatizzate in quel punto (colon discendente).
La tua evacuazione è regolare?