Quella che comunemente viene definita colite nervosa o anche detta neurosi intestinale è un problema che interessa tantissime persone. Molte di queste si sentono sole e pensano di non poter ricevere nessun aiuto in grado di fargli passare gli intensi dolori che provano ogni giorno della loro vita e si rassegnano a tal punto da convincersi della futilità di chiedere aiuto per curarsi.
Il loro stare male è legato alla sporcizia intestinale accumulata in tantissimi anni di cattive abitudini alimentari, una infiammazione anche severa delle mucose, un cattivo metabolismo, ed una componente nervosa. Un tubo intestinale ricco di materiale fecale tossico non fa altro che irritare la mucosa e quindi favorire tutti quelli che consideriamo sintomi di un colon irritabile.
Che cosa accade nel tratto intestinale
L’intero colon possiede una pellicola in corrispondenza della parete interna e quindi direttamente toccata dalle feci che transitano lungo l’intestino. Subito dopo questa pellicola vi è una zona muscolare caratterizzata da terminazioni nervose che comunicano in modo diretto con il cervello, dilatandosi e contraendosi a seconda di quello che è più opportuno. Questo movimento intestinale, detto peristalsi, consente alla cacca di essere regolarmente evacuata o di espellere le fibre quando risultano in eccesso. Il muovere della parete muscolare dell’intestino permette quindi una corretta digestione e la fuoriuscita delle tossine altrimenti dannose per il nostro vivere bene.
Un apparato intestinale sovraccarico di feci non riuscirà mai a lavorare efficacemente e rallenterà la sua funzionalità. Questo stazionare forzato di residui fecali agisce infatti sulle terminazioni nervose al punto da intontire il muscolo addetto alla “lavorazione delle feci” e diffondere un malessere in tutta l’area. Conoscendo bene quello che è il legame che unisce il colon alla nostra testa, possiamo immaginare come le conseguenze di un colon soggetto ad irritazione possano condizionare negativamente anche l’operatività dell’intelletto. I classici sintomi come emicrania e vertigini, tipici dell’individuo che cerca una cura ad una colite nervosa in stato avanzato sono la prova di come l’intestino si comporti da “secondo cervello”.
Le cause della sofferenza
Tutto potrebbe dipendere dall’assenza di fibre in quello che mangiamo. Seguire un’alimentazione priva di fibre o carente di parti umide non può far altro che irrigidire le feci e necessitare uno sforzo triplo, da parte dell’intestino, per la loro espulsione. Più i resti delle feci saranno dure, maggiore sarà la quantità di veleno che andrà ad irritare il “secondo cervello”. La mancata fuoriuscita di queste tossine porterà quindi ad una grande produzione di gas interni e a dolori addominali di un’intensità tale, che solo dei malati di colon possono comprendere.
Gli esperti di gastroenterologia sostengono che il modus vitae potrebbe influenzare molto la salute dell’intestino, al punto che situazioni di tensione potrebbero essere le responsabili più o meno dirette dell’irritazione. Anche le persone che sembrano reggere apparentemente meglio lo stress, potrebbe arrivare un punto nella loro vita in cui scoppiano. Tutta la loro fragilità emotiva, celata agli occhi degli altri per tantissimi anni, potrebbe quindi trasformarsi in spasmi addominali da colite e far pagare un grosso dazio a soggetti che si sentivano forti e inscalfibili. Gli unici rimedi per porre fine al loro soffrire consistono nell’intraprendere una cura per il colon irritabile a base di antispastici, in modo da porre un tappo, alla pentola dell’intestino che sembrerebbe poter sbottare, da un momento all’altro.
Da questo male si può guarire
Tranquillizziamo subito i lettori di Coliteaddio, assicurando come per colon irritato esista una cura. Il dottor Lombardi ha ideato il P.I.P. affinchè tutti possano annientare l’infiammazione in atto e quindi iniziare un processo di disintossicazione dell’intestino. Una sorta di pulizia del colon, senza ricorrere a purghe o ad azioni più invasive di rimozione degli scarti alimentari, come nel caso di trattamenti di idrocolonterapia, come possono permettersi molti VIP.
Attraverso questo Programma Personalizzato naturale si potranno liberare gli ostacoli che impediscono la regolare fuoriuscita fecale e quindi consentire di risanare il colon dall’intossicazione. La cura intensiva proposta dal dottor Lombardi non è complicata da seguire e consiste in una dieta e consigli personalizzati, a seconda delle caratteristiche insite in ogni persona, che garantirà l’alcalinizzazione del PH del malato. Un sistema efficace per disinfiammare le mucose intestinali e quindi recuperare un buona funzionalità della propria muscolatura interna e quindi la corretta peristalsi.
Il P.I.P. in un tempo decisamente ridotto aiuterà a rigenerare la pellicola danneggiata e risolvere di conseguenza tutti i problemi di stitichezza e/o dissenteria.
Piccole idee alimentari per un colon curabile:
Un’alimentazione equilibrata è la base di ogni cura per i disturbi del colon. Gianluca Lombardi ci teneva a dare delle brevi indicazioni che potrebbero risultare molto utili ai soggetti colitici e aiutare loro a guarire, senza fare troppe rinunce a tavola.
1) Consuma almeno 50 grammi di fibra ogni giorno (non durante una fase acuta di colite)
2) bevi dai 10 ai 12 bicchieri di acqua, indipendentemente dall’avere sete o meno
3) Mangia frutta secca a colazione, ma senza esagerare
4) Fai piccoli esercizi anaerobici e segui la regola dei 3 passi
5) Sperimenta il successo di consumare aglio crudo, avendo l’accortezza di rimuovere l’anima interna
1 Commento
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Salve, l’aglio privato dell’anima interna, è comunque opportuno anche nel caso di acidità di stomaco con reflusso…?