La diverticolosi è un disturbo caratterizzato dalla formazione di piccole estroflessioni, o sporgenze, a carico dell’intestino e in particolare dell’intestino crasso, o colon.
Il colon è un tratto dell’intestino lungo 130 cm circa si divide in tre porzioni: il colon ascendente, il colon traverso e il colon discendente che termina nel retto.
I diverticoli sono un problema molto comune, si calcola siano presenti nel 10% della popolazione che ha superato i 40 anni di età, mentre la diverticolite, cioè un infiammazione dei diverticoli, colpisce circa il 50% della popolazione che ha superato i 60 anni di età.
È bene precisare che non in tutte le parti del mondo vi è tale incidenza, la stessa è più elevata nei paesi industrializzati. Questo fenomeno si spiega con le cause della malattia diverticolare da ritrovare nell’alimentazione povera di fibre, queste rendono le feci morbide e collose.
Natura dei diverticoli
I diverticoli possono essere divisi in due categorie: quelli congeniti e quelli acquisiti.
I primi sono più rari, si formano sia a sinistra, colon discendente, sia a destra, colon ascendente, e hanno dimensioni maggiori di un centimetro. I secondi sono più frequenti, colpiscono soprattutto il lato sinistro e sono più piccoli.
La malattia diverticolare si presenta soprattutto nella porzione sinistra del colon, corrispondente al colon discendente, e nel dettaglio nel tratto sigmoideo, perché presenta una maggiore debolezza dello strato muscolare.
Inoltre tale prevalenza è dovuta alla fisionomia di questa zona, infatti tale tratto ha un lume inferiore rispetto a quello del lato destro, ciò comporta una pressione maggiore e una facilità nella formazione di tali sacche e riempimento con feci in seguito alle contrazioni naturali dell’intestino per spingere le feci.
Come si formano i diverticoli?
I diverticoli hanno l’aspetto di bolle, le problematiche si manifestano soprattutto quando a causa di feci dure, difficili da espellere, le stesse si inseriscono all’interno di tasche formate dai diverticoli stessi.
Le feci, una volta incuneate nei diverticoli, diventano impossibili da espellere, cosa che invece non succede con feci molli. In questo caso si parla di fecaliti, cioè piccole porzioni di feci dure come pietre e che possono generare batteri.
Questi possono erodere la parete della tasca, o diverticolo, fino a farla esplodere con fuoriuscita di feci e pus nell’organismo, creando così un ascesso o una peritonite. Per capire le complicazioni è bene conoscere anche la struttura del diverticolo.
Questo è caratterizzato anche dalla presenza di una piccola arteria, se il fecalite erode questa si ha un’emorragia che si manifesta con perdite di sangue di colore rosso dal retto. Nei casi più gravi di ascesso o di peritonite sarà necessario essere sottoposti ad intervento di colostomia del tratto interessato.
Se la diagnosi arriva prima dell’ascesso sarà possibile procedere ad una terapia a base di liquidi e antibiotico che aiuterà a risolvere l’attacco acuto, curare l’infezione e ripulire i diverticoli.
Sintomi della diverticolosi
La diverticolosi nella maggior parte dei casi è asintomatica, si trasforma in una vera e propria patologia quando iniziano ad essere presenti i sintomi di un’infiammazione.
Nel momento in cui i disturbi iniziano a palesarsi è bene iniziare a cambiare stile di vita.
I principali sintomi della malattia diverticolare del colon sono rappresentati, in primo luogo, dai dolori addominali che assumono le caratteristiche di crampi di varia intensità.
Inoltre può presentarsi stipsi o cacca sciolta, coliche, meteorismo intestinale. Se vi è una forma acuta di diverticolite i dolori addominali saranno forti con difficoltà anche nei movimenti.
Nel caso di infezioni in atto sarà possibile avere febbre anche alta.
È possibile prevenire la formazione di diverticoli e la loro trasformazione in diverticolite?
Si è detto che i diverticoli sono molto comuni nella popolazione dei paesi industrializzati, ma conoscere le cause può aiutare a limitare i disturbi e a fare in modo che non vi siano complicazioni o infezioni.
Come risaputo l’infezione deriva dal deposito di feci nelle tasche, se le feci sono molli vi è sempre la corretta evacuazione. Per far in modo che ciò sia possibile è necessario curare l’alimentazione.
Di conseguenza anche stabilire che cosa mangiare con i diverticoli sarà un compito abbastanza arduo, da definire consultando un medico gastroentorogo, specializzato nella cura di questo disturbo.
Esistono alimenti che potrebbero peggiorare la condizione del colon e altri cibi che potrebbero invece aiutarlo. Sapere quali sono, analizzando anche il proprio gruppo sanguigno, sarebbe un valido aiuto per guarire.
In particolare è opportuno che ogni giorno ci sia il giusto apporto di fibre, attraverso frutta, verdura e cereali, preferibilmente integrali. Si deve bere molto, in particolare durante i pasti, nell’arco della giornata è consigliato bere almeno un litro e mezzo di acqua, mentre devono essere evitati gli alcolici, le spezie, té.
Per riportare in equilibrio la flora batterica intestinale è bene utilizzare i pro-biotici. Infine, fare sport, in particolare camminare, aiuta ad avere una motilità intestinale regolare e quindi ad evacuare correttamente.