Le lobby del tabacco non ce ne vogliano. Ma dal momento che sono proprio le multinazionali a non volere bene alla salute dei cittadini, allora poco importa. Fumo e colite è un legame che esiste e sul quale è impossibile creare obiezioni.
Le evidenze statistiche, estratte da migliaia di casi di pazienti affetti da colon irritabile dimostrano come fumare e avere la colite siano in qualche maniera collegate, tanto da diventare un punto di partenza nella cura della colitis nervosa.
Oltre alle malattie legate al fumo delle sigarette che colpiscono il sistema respiratorio, i gastroenterologi di tutto il mondo oramai quasi all’unanimità, sostengono che fumo e stress possano aumentare i rischi di sviluppare la malattia di Crohn. Disturbi dell’apparato bronchiale possono quindi accentuare uno dei sintomi maggiori associati al disturbo del colon irritabile: l’asma.
Numerose testimonianze dirette e la consulta di archivi medici hanno ribadito che smettere di fumare possa ridurre drasticamente le possibilità di processi degenerativi nei soggetti sottoposti a cura per colite.
Dall’altro lato si precisa come i soggetti senza il vizio delle sigarette abbiano significative possibilità in meno di accusare irritazioni intestinali e sviluppare gradualmente quei segnali inconfutabili che spianano la strada al ricorso a terapie stressanti per l’intestino.
La malattia del fumo porta quindi strascichi anche a livello di apparato intestinale e colon, generando effetti che prescindono dal conclamato binomio tabacco / bronchi a cui troppo spesso si aggiungono aggravanti terribili come tumori.
Sigarette e colite sono una realtà da non sottovalutare, nonostante molti articoli online sembrino minimizzare questa relazione, dimostrando ingnoranza, ma soprattutto ingratitudine nei confronti della salute dei cittadini.
Smettere di fumare
Uscire dalla schiavitù del fumo è un passo molto importante per superare una colite. Tutti i fumatori colpiti da questo disturbo del retto dovrebbero impegnarsi a ultimare di danneggiare il proprio sistema immunitario in questo modo così plateale.
Il percorso che porterà il soggetto ad abbandonare il tabacco per sempre si sposa perfettamente con il processo di cura della colite nervosa. Non soltanto i benefici fisici e mentali, sia a livello di respirazione, quanto a livello nervoso, saranno notevolissimi, ma la più grande conquista sarà l’acquisto di autoconsapevolezza e l’indipendenza dalla nicotina.
Essendo per lavoro naturopata e credendo fortemente che siamo ciò che facciamo transitare dalla nostra bocca, inteso non solo come alimenti, ho più volte ribadito il concetto di come il peggior nemico sia sempre nella nostra testa.
In questo senso credo fortemente che liberarsi dal fumo possa aiutare il paziente affetto da problemi di irritabilità nello stomaco e rafforzare in maniera esponenziale la propria forza di volontà, sviluppando la convinzione di raggiungere l’obiettivo di stare bene.
Non parliamo di sigarette elettroniche per passare dalla paglia a un palliativo vero e proprio.
I disturbi nervosi a livello intestinale sono un male fluido, che si insinua nei nostri pensieri e non ci lascia pensare ad altro. Proprio come un soggetto che mostra i sintomi di una dipendenza da sigarette rullate. Per questo vorrei centrare il focus su fumo e colon irritabile, parlando più dell’importanza del processo di guarigione, più che degli indiscutibili vantaggi a livello di salute.
Uscire dal tunnel delle sigarette allenerà il paziente fumatore ad accendere le giuste luci per uscire indenne dal tunnel del proprio retto infiammato.
Scoprire quanto si spende per comprare le sigarette durante il mese o ripetere la solita tiritera che il “fumo fa male” non è mai il sistema giusto per convincere il “tabacco addicted” a decidere di non fumare più. Bisognerà infatti insistere sui benefici più nascosti legati a smettere di intossicare i propri polmoni. Parliamo di:
- maggior tempo a disposizione
- maggiore libertà di uscire senza il pensiero di aver dimenticato a casa l’accendino
- recuperare un’igiene orale e creare più empatia con i propri interlocutori
- essere più felici
Parliamo quasi delle stesse motivazioni che dovrebbero spingere il soggetto che soffre di colite a cercare una soluzione definitiva. Perchè dove non arrivano i continui crampi addominali o il susseguirsi di diarree notturne a dare la giustificazione al soggetto per smettere di mangiare le fritture o dedicarsi alla respirazione yoga, sino a quel momento tanto derisa, potrebbero arrivare proprio queste motivazioni appena elencate.
Mi sono scocciato di sentire pazienti che traducono la mia richiesta di smettere di fumare con un “fumerò sigarette più leggere” (più leggere di cosa? ..del catrame puro?) o con un “fumerò massimo 6 sigarette al giorno”. Una boccata d’aria cattiva resta sempre un attentato alla propria salute.
Il percorso non è agevole e necessita un buon grado di maturità e di ferma capacità nel fare sacrifici, consapevoli che presto trasformeremo filtri e cartine a sorrisi.
Tabacco al cioccolato o alla menta, come un regime alimentare a base di carne rossa vuol dire soltanto una cosa: prendersi in giro e scegliere consapevolmente di allontanare la guarigione e continuare a danneggiare i propri polmoni.
Il metodo che propongo si basa proprio sulla autostima e sull’imparare a trovare le forze per raggiungere il traguardo dove, l’abbandonare il vizietto del fumo, può rappresentare un importante tassello.
Per maggiori informazioni, scrivimi una mail, sarà mia premura fare del mio meglio per aiutarti a raggiungere l’obiettivo prefissato.
7 Commenti
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Interessante davvero.grazie
Salve Dottore ik sono una fumatrice diciamo che arrivo a un pacchetto e mezzo e ho molti problemi gastrointestinali se volessi comprare la sigaretta elettronica. Causerebbe meno problemi al colon irritato?
Ciao Cinzia, se smettessi (o riducessi gradualmente) di fumare, non solo potresti avere benefici a livello intestinale ma anche su tanti altri aspetti.
Smettere è un lavoro che parte da un impegno verso se stessi ed il proprio bene (ti parla un ex fumatore).
Ti lascio un piccolo grande aiuto, leggi questo libro => “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo” di Allen Carr, ti sarà di grande aiuto!
Soffro di un meteorismo eccessivo con flautulenza e colon irritabile, Non riesco a smettere di fumare.. Cosa fare?? Grazie.
Ciao Elena, meteorismo e SCI non sono necessariamente correlati al fumo, ma è interessante notare che le due cose hanno una forte matrice psicosomatica!
Mi piacerebbe chiederti quanto sei disposta per smettere di fumare..?
La volontà e la determinazione sono fondamentali in questo caso, e possono dare un contributo indiretto nella risouzione dei disturbi intestinali.
Per quest ultimi, da più di 10 anni propongo una soluzione naturale e permnente attraverso il mio approccio integrato di Naturopatia Psicosomatica Integrata
Qui trovi tutto => https://www.coliteaddio.it/
Beh..facile parlare…il.fumo è una dipendenza e dipende cosa deve riempire a livello emotivo..la depressione profonda da sindrome da abbandono per un fumatore che fuma proprio per questo…è un muro insormontabile!!!tutti bravi a smettere e a vantarsi…!!!
Non dico che smettere di fumare sia facile, ma la difficoltà non si deve trasformare neanche in un alibi… la volontà di smettere associata alla comprensione di cosa “significhi” fumare, rappresentano le armi più importanti dalle quali partire.
Si, è un lavoro sul piano emotivo principalmente, e molte volte dipende da fatti e storie che risalgono al vissuto infantile, ma se si vuole fortemente qualcosa.. tutto è possibile 🙂