Può succedere di sentire la pancia gonfia anche dopo aver mangiato il riso. Anche se questo sembra strano, in realtà può accadere e sono molti i pazienti che mi segnalano situazioni di questo tipo. Vorrei precisare da subito una cosa: non si può definire in assoluto se il riso è astringente o lassativo.
“Non tutti i tipi di riso vanno bene”
Il riso andrebbe scelto non solo in funzione del gusto, ma anche in virtù dei problemi intestinali che eventualmente ci riguardano. Sarebbe impensabile, nonché persino errato asserire con certezza che ad esempio il riso integrale è un toccasana per la salute, come invece molti pensano. Così come pure etichettare il riso bianco come un alimento sterile e poco nutriente.
La scelta principale però quando si parla di riso è sempre la stessa e gli schieramenti opposti tra loro farebbero di tutto per peronare la propria causa:
“Meglio il riso bianco o il riso integrale?”
In questo articolo risponderemo a questa domanda, dando delle precise indicazioni su quale tipologia di riso mangiare, a seconda del proprio stato di salute e quale invece evitare per non rischiare di peggiorare la nostra condizione, specie se si vuole smettere di andare spesso in bagno.
Considerato che una delle questioni più urgenti sollevate dai pazienti che visito nel mio studio, è legata alla domanda “Quale riso è indicato per la diarrea?”, cercherò anche di parlare di questo e quindi indicare il miglior riso per evacuare bene e regolare.
Riso e storia
Si tratta del cereale più apprezzato sul nostro pianeta, da nord a sud, da est ad ovest. Non c’è popolazione mondiale che disprezzi nel proprio menù il riso. Anche sotto il profilo storico, questo cereale risulta essere stato da sempre gradito. A cominciare da 15.000 anni fa, soprattutto in paesi d’Oriente, come Thailandia, Korea e Cina, dove tra l’altro si reputa sia nata la coltivazione di questo eccezionale prodotto alimentare.
In Italia si inizia a mangiarlo a fine del Medioevo, a simboleggiare una rinascita ed un’apertura anche sul piano alimentare, visto quello che accadrà nel Belpaese da dì in poi in campo artistico.
Le regioni italiane caratterizzate dalla presenza di importanti risaie, allora come oggi, sono la Lombardia e il Piemonte.
Integralismo alimentare
Chiamatemi pure così, ma a confermare quella che è la mia fede in cucina ci sono innumerevoli conferme scientifiche che rivelano come tutti i cereali integrali siano migliori, sul piano organolettico, di quelli raffinati (bianchi). Nel caso quindi del riso, la ragione è ben spiegata dalla natura stessa del cereale integrale, strutturalmente differente dal suo pari simile raffinato. Nel chicco di riso integrale infatti sono presenti ben 3 parti: la crusca esterna, il germe interno, e l’endosperma.
Nel chicco raffinato invece vi è solo la terza parte: l’endosperma.
Considerato come la gran parte delle proteine, vitamine, sali minerali e fibre sia presente proprio nella crusca e nel germe interno, possiamo ben immaginare quale sarebbe la scelta più sensata se ci chiedessero di scegliere tra riso marrone e riso bianco, no?
E questo è ancora più vero se pensiamo che il riso integrale contiene il 90% di vitamine B, E e K più del classico riso da tavola.
Senza contare poi l’apporto di triptofano che può garantire il riso integrale e le ricadute positive che può avere una maggiore presenza di questa sostanza in relazione all’assorbimento di serotonina (fondamentale anche per il nostro cervello).
Eppure non è tutto oro quello che è integrale….
Il riso integrale è un cereale con delle proprietà eccellenti e va benissimo se:
- si soffre di diabete
- si è obesi o in sovrappeso
- si soffre di stipsi
- si ha il colesterolo alto
Se sei alla ricerca di qualcosa di specifico, leggi questo articolo per far abbassare il colesterolo nel sangue.
Altri aspetti positivi del riso integrale sono:
- proprietà antiossidante
- assenza totale di glutine
Occhio però!! Potrà sembrarti un paradosso ma: non fidarti dei fitati !!
Che cosa sono i fitati?
I fitati sono sostanze presenti tanto nel riso integrale, quanto in tutti i cereali grezzi.
Una volta ingeriti vanno ad alterare la corretta assimilazione dei sali minerali come calcio, ferro, fosforo, manganese, ecc..
Per eliminare i fitati dai cereali però si può fare una cosa molto semplice. La soluzione è più pratica del previsto, visto che sarà sufficiente lasciare in ammollo il riso, così come siamo soliti fare per i legumi, lasciandoli in un contenitore con dell’acqua tiepida per almeno 4 ore prima della cottura.
E’ più sano il riso integrale o quello bianco?
In linea di principio e se non si è affetti da malattie specifiche, suggerirei di acquistare sempre riso integrale anche perché, il riso bianco ha un indice glicemico anche molto elevato e quindi da evitare se si ha qualche chilo di troppo o si è soggetti con tendenza diabetica.
Quando optare per il riso raffinato?
Il riso bianco è da considerare migliore del riso integrale e quindi da preferire, proprio se abbiamo un intestino infiammato. Se siamo afflitti da gastrite, ma anche da colite nervosa o da colon irritato, colite ulcerosa o anche solo una dissenteria piuttosto accentuata, compra esclusivamente riso bianco perché il riso integrale ti farebbe più male che bene.
Il riso bianco e raffinato è un potente antinfiammatorio naturale, visto che, non possedendo fibre, evita di irritare ulteriormente le pareti intestinali e può invece garantire fantastiche proprietà astringenti e antidiarroiche.