La colite ischemica consiste in una patologia che interessa il sistema circolatorio del colon, in particolar modo mucosa e sub mucosa, generando un irritazione del colon così forte da degenerare, nei casi più gravi, in necrosi e quindi necessitare un’asportazione, attraverso operazione chirurgica. I soggetti più colpiti hanno un’età generalmente superiore ai 55 anni, mentre la sua diagnosi avviene attraverso colonoscopia che chiarirà definitivamente se si tratta di colite ischemica o di un’altra forma disturbo legato all’intestino irritato da curare con sistemi innovativi dal gusto antico. I sintomi della colite ischemica sono vari, per lo più collegati con le conseguenze connesse con l’aterosclerosi di piccoli vasi sanguigni. In questo senso la colite ischemica è molto simile ai disturbi dell’arteria coronaria, perché prevede la formazione di coaguli del sangue e depositi sebacei, chiamati aterosclerosi, che portano nel tempo all’ostruzione totale del colon e in casi più estremi alla colite cronica. Tra i segnali dominanti della colite di tipo ischemico si segnala: dolori nella zona addominale, nausea e conati, dissenteria acuta, sangue particolarmente rosso nelle feci e febbre. Tra le maggiori cause di questo particolare tipo di colite invece vanno menzionate:
- la pressione arteriosa molto bassa,
- insufficienza cardiaca congestizia,
- traumi celebro-vascolari pregressi o eccesso di radiazioni addominali.
Per questa ragione la diagnosi della colite ischemica non può avvenire né attraverso angiografia e nemmeno con risonanza magnetica. Quando si parla di colite ischemica quindi si fa riferimento ad una temporanea riduzione del sangue nel colon, associata ad un intestino irritato. Se non si segue una specifica terapia per colite ischemica, il disturbo potrebbe degenerare sotto forma di emorragia gastrointestinale. Questo disturbo dell’intestino però non colpisce esclusivamente gli individui più anziani, ma può manifestarsi anche in persone giovani, generalmente già affette da problemi intestinali come intestino irritato. La terapia migliore per combatterla prevede il linea di massima la stessa dieta per colon irritabile (liquidi, riposo intestinale) con l’aggiunta di antibiotici.
Un trattamento impegnativo, ma efficace basato principalmente su cosa mangiare, considerato come una terapia di “sostegno”. Solo nelle forme peggiori e più acute si può pensare all’opportunità di eseguire un intervento chirurgico.
Di solito i pazienti che si sottopongono ad una terapia per colite ischemica vengono alimentati esclusivamente con liquidi attraverso flebo a cui sono aggiunti antibiotici per arginare l’infezione che può seguire l’iter dell’infiammazione. Una volta superata la fase più critica, che dura di solito qualche giorno, non si somministrano più gli antibiotici e vengono introdotti alimenti solidi nella dieta, come prova di un intestino irritato in fase di miglioramento. Attraverso una mirata terapia risolutiva anti colite i dolori più intensi possono quindi essere estinti nell’arco di una o due settimane.
1 Commento
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Da quando ho riscontrato di avere i sintomi della colite ischemica ho fatto dei passi da giganti per alleviare i fortissimi dolori addominali che provavo. Grazie per la cura dott. Lombardi.