La tiroide, ghiandola situata alla base della gola, nella regione anteriore del collo, è definita come un organo impari. La sua forma ricorda quella di una farfalla situata alla base del collo, davanti a laringe e trachea.
Nello specifico si tratta di una ghiandola endocrina che svolge una funzione fisiologica estremamente importante influenzando lo sviluppo vertebrale e cerebrale, contribuendo allo sviluppo della pelle, dell’apparato pilifero e partecipando alla regolazione del metabolismo corporeo.
La tiroide è composta di due lobi, uno sinistro ed uno destro, che tra di loro sono congiunti grazie alla presenza dell’istmo, una porzione trasversale. Per quanto riguarda le dimensioni ciascun lobo, in un adulto sano, misura all’incirca cinque centimetri e l’intera tiroide raggiunge un peso di circa venti grammi.
Esistono i cosiddetti autoanticorpi tiroidei. Si tratta di anticorpi che si sviluppano nel momento in cui il sistema immunitario di un soggetto reagisce in maniera scorretta contro alcune componenti presenti all’interno della ghiandola tiroidea provocando un disturbo della funzionalità tiroidea oppure tiroidite, infiammazione cronica della tiroide.
Per monitorare le patologie tiroidee è necessario fare alcuni specifici test che devono essere fatti su indicazione del proprio medico in alcuni casi, come quando sia stato riscontrato un aumento delle dimensioni della tiroide, il gozzo, o altri problemi relativi alla funzionalità tiroidea.
Molto importante, quando si parla di tiroide, è sottolineare come la condizione di nervosismo può generare molti scompensi nell’organismo e tra le ghiandole che ne risento di più, vi è la tiroide. Ci sono dei periodi in cui si è particolarmente nervosi oppure affaticati ed è importante sapere che, oltre ai normali malesseri stagionali o ad un affaticamento dovuto a lunghi periodi di stress, queste percezioni di stanchezza e spossatezza possono essere causate anche dalla tiroide, che a volte può condizionare il manifestarsi di una colite.
Nervosismo ed affaticamento da colite possono essere considerati, infatti, dei veri e propri campanelli di allarme che possono andare ad indicare da una parte una funzionalità ridotta della ghiandola, che si chiama ipotiroidismo, e dall’altra una produzione eccessiva di ormoni tiroidei che si chiama ipertiroidismo.
Perché la tiroide si ingrossa?
Le possibili cause responsabili di un netto aumento volumetrico della tiroide sono varie ed allo stesso tempo molto numerose. Può succedere che la ghiandola tiroidea si ingrossi durante il periodo della gravidanza oppure nella prima metà del ciclo mestruale. Molte altre volte capita che la tiroide si ingrossi come segno caratteristico e particolare di alcune specifiche malattie. Tra queste, ad esempio, la carenza di iodio, minerale fondamentale per una corretta sintesi degli ormoni tiroidei.
Ancora, il cosiddetto nodulo solitario, in cui la tiroide appare ingrossata a causa della presenza di un singolo nodulo di grandi dimensioni. Il gozzo può essere anche un gozzo multinodulare ovvero dettato da piccoli ammassi di cellule tondeggianti che si formano sulla base del collo.
Conosciute sono anche le cosiddette tiroiditi. Si tratta di veri e propri processi infiammatori della tiroide la quale aumenta di volume a causa di un locale accumulo di liquidi. Ancora, nei casi più gravi, si può trattare di un cancro alla tiroide. In questo caso la massa nodulare si presenta piuttosto dura ed i vari linfonodi satelliti aumentano di consistenza e di volume. I noduli tiroidei sono delle anomale protuberanze della ghiandola tiroidea che nella maggior parte dei casi non hanno una natura maligna bensì benigna. Possono essere di dimensioni diverse e presentarsi anche in modi diversi.
Le cause di tali noduli possono essere varie ma la causa principale è la carenza di iodio. I noduli alla tiroide, spesso asintomatici, altre volte possono comportare una compressione circostante alla tiroide andando a determinare difficoltà di tipo respiratorio o senso di costrizione e difficoltà nella deglutizione.
Per controllare, prevenire ed eventualmente curare i problemi alla tiroide, necessarie sono talvolta le ecografie per la tiroide. A volte vengono fatte le analisi del sangue, da farsi rigorosamente a digiuno.
Gli esami utili per diagnosticare ipotiroidismo o ipertiroidismo sono il dosaggio dell’ormone, l’analisi del TSH, le analisi degli anticorpi anti-tireoglubina.
I prezzi delle analisi alla tiroide sono variabili a seconda dell’esame che viene prescritto. Bisogna pagare un ticket che ammonta a somme differenti come, ad esempio, 9,50 euro per la triodotironina libera e per la toxorina libera e 8,44 euro per il TSH, ovvero l’ormone tireotropo.
Il nostro Sistema Sanitario Nazionale prevede un codice di esenzione ticket per la tiroidite autoimmune che è il codice 056. Tutti i pazienti affetti da questa patologia hanno il diritto di non pagare alcune prestazioni che sono utili a tenere sotto controllo e a diagnosticare la propria malattia. In regime di esenzione il paziente potrà effettuare analisi come anamnesi, valutazione e visite successive alla prima, diagnostica ecografica del capo e del collo, ecografia di ghiandole salivari, collo per linfonodi e tiroide-paratiroidi.
Ci si può operare per curare la tiroide?
La risposta è affermativa e l’intervento alla tiroide, effettuato in anestesia generale, consiste nell’asportazione completa o parziale della tiroide. L’intervento è poi seguito da un ricovero di qualche giorno.
La tecnica dell’agoaspirato funziona?
L’agoaspirato della tiroide è una procedura di esecuzione piuttosto semplice eseguita con una go molto sottile eseguita da un endocrinologo. E’ una pratica piuttosto veloce ed indolore e il suo scopo è quello di ottenere materiale da poter poi sottoporre ad un esame microscopico. Importante da sapere, soprattutto per le donne, è che è fondamentale godere di una funzionalità tiroidea nella norma per poter favorire una funzione ovulatoria regolare. La tiroide, infatti, può influire sulla fertilità attraverso diversi meccanismi.
La domanda che ci si pone, quindi è se la tiroide possa compromettere la fertilità. Prima di tutto gli ormoni tiroidei modulano la ciclicità mestruale, influenzando ad esempio la prolattina. Talvolta possono comportare il blocco dell’ovulazione dunque influire negativamente sulla possibilità di rimare incinta.
I problemi di tiroide possono essere problemi anche ereditari. E’ bene notare anche un altro aspetto consistente nella forte necessità di diminuire il sale nella propria dieta per evitare eccessi di iodio.
Si può vivere una vita normale con la tiroide compromessa?
La risposta è affermativa ma perché si possa vivere una vita normale è importantissimo che si segua la dieta corretta e che si assumano con regolarità i farmaci prescritti.